Per scelta o per lavoro? Perché gli italiani vivono in affitto
10 giu 2025 | 2 min di lettura

Sempre più per lavoro, sempre meno per studio, soprattutto per scelta: sono le motivazioni che guidano gli italiani nella sottoscrizione di un contratto di affitto. I dati, rilevati attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa nel 2024, evidenziano infatti come il 64,7% delle locazioni derivano da “scelta abitativa”, il 27,4% da trasferimenti per lavoro e il 7,9% da motivi di studio.
Rispetto al 2023, è aumentata la quota dei contratti “lavorativi”, mentre è in lieve calo quella dei fuori sede universitari. Al di là delle tendenze nazionali, ci sono grandi differenze tra città e città.
Le anomalie: Bologna e Milano
La distribuzione degli affitti è completamente diversa rispetto alla media nazionale soprattutto in due grandi città: Bologna e Milano.
Nel capoluogo emiliano, le locazioni “per scelta abitativa” sono una quota minoritaria, appena del 5,4%. Due affitti su tre, invece, sono sottoscritti da lavoratori che si sono trasferiti sotto le due torri per motivi professionali. E poi, come di consueto, a Bologna c’è un’importante fetta di mercato coperta dagli studenti universitari: c’è la loro firma (o quella dei loro familiari) sul 29,7% dei contratti.
Seppur con una concentrazione diversa, anche a Milano le locazioni per motivi di lavoro (45,3%) superano quelle per scelta (36,2%). Gli atenei meneghini attirano poi un grande flusso di studenti, che però si diluisce in una città più grande rispetto a Bologna: ecco perché la quota di affitti destinati agli studenti, comunque sostanziosa, si ferma al 18,5%.
Per studio a Torino, per scelta a Palermo
Oltre a Milano e Bologna, è forte l’incidenza degli affitti agli studenti anche a Torino (22,3%) e Genova (17,5%).
Il trasferimento per lavoro è molto ricorrente anche a Firenze (42,1%) e Bari (40%), mentre l’affitto per scelta abitativa spicca a Palermo, Napoli e Genova (tutte e tre con una quota oltre il 70%).
Opzione monolocale
La tipologia più affittata nelle grandi città italiane è il bilocale, sul quale si concentra il 37,9% delle scelte. Segue il trilocale con il 29,6%. Si tratta di un assetto consueto, anche se negli ultimi anni le agenzie Tecnocasa hanno segnalato un aumento della percentuale di affitti di monolocali, passata dal 7,5% del 2019 al 10,7% del 2024 come conseguenza al progressivo aumento dei canoni.
Infine, uno sguardo all’età degli inquilini. La maggior parte (il 45,8%) ha tra i 18 e i 34 anni. La quota scende progressivamente con il passare del tempo, evidentemente per la “migrazione” dall’affitto verso il mutuo per l’acquisto di una casa.
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