Stop all’IMU per gli iscritti all’Anagrafe dei residenti all’estero
24 dic 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria Barrile

Dalla Camera dei Deputati è arrivato il via libera alla proposta di legge che riscrive le agevolazioni fiscali sui beni immobili degli italiani residenti all’estero.
Il provvedimento, ora al vaglio del Senato, mira a mantenere i legami con la terra d’origine di tanti italiani emigrati all’estero, con un impatto stimato su circa 100mila immobili situati prevalentemente nei comuni che contano un massimo di 5.000 abitanti.
Il provvedimento punta a salvaguardare i piccoli borghi, territori fortemente colpiti da abbandono edilizio, spopolamento demografico e scarsamente attraenti in termini di opportunità occupazionali da parte di chi cerca casa. Nella maggior parte dei casi, si tratta infatti di proprietà ereditate dalla famiglia o che sono state acquistate per importi molto contenuti senza neppure fare ricorso a un mutuo prima casa.
Esenzione dall’Imu e sconto per del 50% per la TARI
Il testo, appena approvato all’unanimità dalla Camera e composto da un solo articolo, stabilisce l’esenzione dall’IMU se l’immobile è situato in un comune con meno di 5.000 abitanti, non è locato né dato in comodato d’uso e se il proprietario iscritto all’AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) ha vissuto o ha svolto un’attività in Italia per almeno cinque anni prima del trasferimento all’estero.
La proposta di legge introduce tre fasce di agevolazione in base alla rendita catastale degli immobili. Quindi, l’IMU viene azzerata se la rendita catastale è sotto ai 200 euro, viene ridotta al 40% se è compresa fra i 201 e i 300 euro, viene abbassata al 67% se è compresa fra i 301 e i 500 euro. Nel caso di più unità immobiliari, è considerata abitazione principale quella con il minor valore catastale.
Nello stesso tempo anche l’imposta sui rifiuti (TARI) verrà dimezzata in considerazione del fatto che i proprietari che risiedono all’estero non producono quantità consistenti di rifiuti.
Tutti i casi di esenzione dal pagamento dell’IMU oggi previsti dalla legge
Accanto all'esplicita esenzione prevista per l'abitazione principale, in Italia esistono altre situazioni che prevedono l’esclusione di un immobile dall’applicazione dell’IMU.
Oltre all’esenzione appena approvata, che va a beneficio dei cittadini iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE), il pagamento dell’IMU è escluso anche per altre categorie di immobili tra cui:
- le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari;
- le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari, anche in assenza di residenza anagrafica;
- la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli, a seguito di provvedimento del giudice che costituisce altresì, ai soli fini dell'applicazione dell'imposta, il diritto di abitazione in capo al genitore affidatario stesso;
- un solo immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, posseduto e non concesso in locazione dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e, salve le specifiche ipotesi di legge, dal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica.
Ferme restando le sopra indicate ipotesi di assimilazione all'abitazione principale, che sono stabilite dalla legge e non possono essere in alcun modo modificate dal comune, quest’ultimo ha la facoltà di prevedere, attraverso un proprio atto regolamentare, l'assimilazione ad abitazione principale dell'unità immobiliare posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti data in affitto.
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