Mutui: importi e durate più elevate nei primi sei mesi dell’anno
29 ago 2025 | 2 min di lettura

La riduzione del costo del denaro e un aumento generale della fiducia dei consumatori hanno avuto un impatto positivo sul mercato dei mutui nel corso dei primi sei mesi dell’anno: tutti gli indicatori principali sono di segno positivo, tra cui l’importo medio e la durata del piano di ammortamento. A evidenziare quest’andamento è un’analisi Facile.it – Mutui.it su un campione di oltre 450.000 richieste di finanziamento raccolte online nei periodi gennaio-giugno 2024 e 2025.
In aumento l’importo e la durata media dei mutui richiesti
Secondo l’analisi, nel corso dei primi sei mesi dell’anno chi ha presentato domanda di finanziamento ha puntato ad ottenere, in media, 137.315 euro, valore in aumento del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2024.
L’importo richiesto non è l’unico parametro ad aumentare: a crescere sono il valore medio degli immobili oggetto di mutuo, arrivato a 208.405 euro (+1%), la durata del piano di ammortamento, passato da 24 a 25 anni e il Loan to Value medio, vale a dire il rapporto tra valore del mutuo e dell’immobile, che ha raggiunto il 72%.
I giovani tornano a sottoscrivere un mutuo prima casa
Un dato positivo emerso dalla ricerca congiunta Facile.it – Mutui.it è quello legato all’età media di chi ha presentato domanda di finanziamento, passata da 41 anni del primo semestre 2024 ai 40 di quest’anno; tale calo rileva un aumento della quota di giovani che si presentano in banca. A conferma, se si guarda alle fasce anagrafiche dei richiedenti, emerge che la percentuale di under 36 è passata, in 12 mesi, dal 36% al 38% del totale richieste. In lieve aumento anche il peso percentuale delle surroghe, che nei primi sei mesi del 2025 hanno rappresentato più di un quarto della richiesta totale (28%).
Il tasso fisso resta protagonista nelle scelte degli italiani
Dal punto di vista dell’offerta disponibile sul mercato nel corso del 2025 si è verificato un riallineamento delle proposte. I tassi fissi, a causa dell’andamento dell’indice IRS, sono lievemente aumentati; per contro, quelli variabili, sulla scia dell’Euribor in calo grazie ai tagli BCE, sono scesi diventando l’offerta attualmente più conveniente sul mercato.
Dati alla mano, per un mutuo medio da 126 mila euro in 25 anni, Loan to value al 70%, le migliori offerte disponibili online al 31 luglio a tasso fisso partivano da un TAN pari al 2,92%, con una rata mensile di 592 euro, mentre quelli variabili partivano da un tasso del 2,33% e una rata di 554 euro.
La preferenza degli italiani rimane però ancorata al tasso fisso tanto è vero che, nei primi sei mesi del 2025, 9 mutuatari su 10 si sono orientati verso questa tipologia di finanziamento.
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