I prezzi delle case in Italia sono in "crescita stabile"
27 nov 2025 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.

Si mantiene stabile la crescita dei prezzi delle case in Italia nel terzo trimestre 2025. A dirlo è il Sondaggio Congiunturale sul mercato delle abitazioni di Bankitalia che registra anche una domanda in recupero, mentre l'offerta continua a ridursi e lo sconto medio continua ad attenuarsi con tempi di vendita sono ai minimi storici. E, in tutto questo, i mutui, compresi i mutui prima casa, risultano favorevoli, almeno per quanto riguarda la concessione da parte delle banche.
Crescita dei prezzi robusta
Nel terzo trimestre 2025, secondo Bankitalia, il saldo tra giudizi di aumento e diminuzione dei prezzi delle abitazioni è salito al 7% dal 5% del trimestre precedente. Il dato è in netto aumento rispetto allo stesso periodo del 2024. Il saldo è positivo in gran parte del territorio nazionale, a eccezione del Mezzogiorno, dove resta negativo anche se in crescita rispetto al trimestre precedente. L’incremento è risultato più marcato nelle aree urbane del Nord-Est e del Centro Italia.
Sconto medio
Lo sconto medio rispetto ai prezzi richiesti dai venditori si è leggermente ridotto, al 7,5% da 7,8% nel trimestre precedente, confermandosi sui livelli più bassi dall’inizio della rilevazione; nelle città più grandi del Nord-Est lo sconto è sceso sotto il 5%. Il tempo medio di vendita è appena salito a 5,6 mesi (da 5,4) rimanendo anch’esso vicino ai minimi storici.
Recupera la domanda, si riduce l'offerta
Il saldo negativo fra giudizi di aumento e diminuzione dei potenziali acquirenti si è attenuato con un miglioramento più accentuato nelle aree metropolitane. Dal lato dell’offerta, gli agenti immobiliari continuano a segnalare una riduzione degli incarichi: il saldo relativo agli incarichi da evadere è pari a -32% (-30% nel trimestre precedente e -25% in quello corrispondente) e quello dei nuovi incarichi a vendere si è attestato a -30%.
Accesso al mutuo favorevole
Secondo Bankitalia le difficoltà di accesso al credito si mantengono su livelli contenuti, con una quota di agenzie che le segnala tra le cause prevalenti di cessazione dell’incarico pari al 19%. La quota di compravendite finanziate con mutuo (65,9%) e il rapporto tra l’ammontare del prestito e il valore dell’immobile (78,4%) si sono riportati su livelli prossimi a quelli registrati prima dell’avvio, nel luglio 2022, del ciclo di rialzo dei tassi d’interesse, confermando condizioni di credito complessivamente favorevoli.
Le prospettive per il mercato
Le attese sulla situazione del mercato sono migliorate rispetto al trimestre precedente e al periodo corrispondente del 2024. I giudizi sul livello atteso dei prezzi di vendita per il quarto trimestre dell’anno indicano una lieve diminuzione con saldi nettamente meno negativi rispetto al periodo corrispondente del 2024.
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