Le spiagge che muovono il turismo estivo
1 lug 2025 | 2 min di lettura

Spiagge e riviere si confermano motore dell’estate: tra giugno e agosto, nei comuni balneari sono attesi 20,7 milioni di arrivi e 110,1 milioni di presenze turistiche, in crescita rispettivamente del +2% e dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto emerge da uno studio condotto da CST – Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, condiviso con il Ministero del Turismo.
Una manna per le strutture ricettive tradizionali, ma anche un’occasione per chi, attraverso gli affitti brevi, mette a reddito un appartamento o usa la locazione estiva come supporto per pagare il mutuo della casa al mare.
Le riviere al comando
In Italia si possono contare almeno 50 riviere, una ventina delle quali a forte vocazione turistica. Ogni regione con uno sbocco sul mare ne ha almeno una.
In assoluto, le località costiere dell’Emilia-Romagna sono quelle che intercettano la maggior quota di domanda: il 15,2% degli arrivi del turismo balneare in Italia e il 15,8% delle presenze. Al secondo posto si colloca il Veneto, con il 12,8% di arrivi e il 15,9% di presenze. Seguono Toscana, Liguria e Campania.
Stranieri in aumento
In numeri assoluti, gli arrivi dovrebbero crescere di 415.000 unità, mentre l’aumento dei pernottamenti sfiora 1,2 milioni. La domanda italiana rimarrà anche quest’anno maggioritaria (56,8% dei pernottamenti, +0,6% sull’estate 2024), ma a rinforzarsi è soprattutto l’attrattività nei confronti degli stranieri: nei tre mesi si stimano 47,5 milioni di pernottamenti di turisti provenienti dall’estero, 840.000 in più (+1,8%) rispetto alla scorsa estate.
Le riviere in ascesa
Qualche differenza di andamento del mercato è emersa dall’osservazione dei dati per macro-aree costiere. Una tendenza particolarmente dinamica è prevista per l’area del Basso Tirreno e delle Isole: la variazione stimata è del 2,5%, con una quota di mercato che salirà a oltre 11,5 milioni di pernottamenti.
Per l’Alto Adriatico la variazione stimata è dell'1,4% per un totale di 23,9 milioni di pernottamenti. In base alle segnalazioni ricevute, l’Alto Tirreno prevede una crescita dell'1%, per un totale di 31,4 milioni di presenze. Per il Basso Adriatico la crescita dovrebbe invece attestarsi allo 0,7%, per un totale di 43,2 milioni di presenze.
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