Affitti: cresce la domanda ma si riduce l’offerta di case
7 mag 2025 | 3 min di lettura

Il taglio dei tassi di interesse da parte della Bce, rendendo l’accesso al credito più conveniente, sta spingendo molte famiglie a tornare sul mercato delle compravendite, favorendo per l’anno in corso una revisione delle stime verso l’alto per le transazioni sostenute da un mutuo ipotecario.
Nonostante ciò, valori al mq ancora sostenuti, hanno spinto molti potenziali acquirenti a cercare un immobile in affitto. All’aumento della domanda di locazione fa da contraltare però una riduzione dell’offerta che ha fatto crescere i canoni del 3-4% negli ultimi due anni, con picchi in particolare a Bologna (+5,2% nel 2024) e Milano (+3,2%).
Secondo l’ultimo Osservatorio Affitti 2024, condotto da Nomisma per conto di CRIF e in collaborazione con Confabitare, la diminuzione dell’offerta dipenderebbe soprattutto da una disponibilità di immobili in affitto sempre più limitata: le abitazioni inutilizzate e sottoutilizzate, secondo le stime, si aggirerebbero intorno ai 4,5 milioni a livello nazionale, di cui circa 80mila a Milano e 18mila nella città di Bologna.
Le preoccupazioni dei proprietari: danni e morosità
Nel 2024 l’Osservatorio ha analizzato le percezioni di locatari e locatori, evidenziando come per il 35% di coloro che hanno scelto l’affitto si tratti di una soluzione non temporanea, bensì stabile, in particolare tra gli over 60, che costituiscono il 71% di coloro che vivono in affitto da oltre 15 anni.
Sul fronte dell’offerta, i locatori richiedono principalmente garanzie come il deposito cauzionale (70%), fideiussioni bancarie o assicurazioni (20%) e, in alcuni casi, garanzie da familiari. Tuttavia, le principali preoccupazioni dei proprietari riguardano il rischio di danni all’immobile (50%) e la difficoltà nel trovare inquilini affidabili, che pagano regolarmente l’affitto (47%), con una preoccupazione maggiore per una normativa che, secondo loro, tutela eccessivamente gli inquilini. Questi timori, insieme ai rischi di morosità, portano molti locatori a mantenere gli immobili all’interno della famiglia o a scegliere affitti brevi. Circa il 30% dei proprietari inoltre non intende affittare la propria casa.
La puntualità nei pagamenti: un aspetto cruciale della relazione proprietari - inquilini
Il 9% dei proprietari che in passato erano soliti dare in affitto un immobile ha smesso di farlo, motivato da timori di pagamenti mancati, danni all’immobile e necessità familiari, oltre al timore di non riavere la disponibilità dell’immobile in tempi brevi in caso di morosità.
La puntualità nei pagamenti è un aspetto cruciale nel rapporto tra locatori e locatari: 3 affittuari su 5 dichiarano di rispettare le scadenze insieme ad un ulteriore 24% che riesce a pagare in tempo nonostante le difficoltà. Tuttavia, circa il 20% degli affittuari ha vissuto episodi di morosità o ritardi, soprattutto a causa di una temporanea perdita di lavoro o, più in generale, di difficoltà legate al reddito. Dal punto di vista dei locatori il 24% risulta aver ricevuto con ritardo il pagamento degli affitti mentre il 10% dichiara di non aver ottenuto i pagamenti dei canoni dovuti. Tra i locatori che hanno registrato delle morosità solo un terzo ha intrapreso azioni specifiche per i ritardi, mentre gli altri due terzi non hanno ancora avviato azioni legali contro gli inquilini morosi.
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