Abi: un miliardo in più di sofferenze
20 set 2012 | 2 min di lettura | Pubblicato da Vittoria G.

Il Monthly Outlook dell’Abi, relativo al mese di luglio ma reso noto in questi giorni, ci permette di tirare un po’ il fiato per quel che riguarda il mondo “mutui”. No, la crisi di liquidità non è finita, ma qualche segnale positivo finalmente arriva.
Secondo l’Abi i prestiti che le banche hanno concesso agli italiani che avevano intenzione di comprare casa sono cresciuti dell’1% rispetto a luglio 2011. Il dato – seppur peggiore rispetto al +1,9% registrato a giugno 2012 e al +5,2% di luglio 2011 – è comunque migliore rispetto al dato medio relativo alla zona Euro, che si ferma ad un +0.3%. Fanno meglio di noi la Francia (+4%) e la Germania (+1,3%), mentre la Spagna sta decisamente peggio (-2,2%).
Perché i mutui stentino a riprendersi è facile da capire: sono le compravendite ad essere diminuite. I dati di Bankitalia relativi al secondo trimetre dell’anno ci dicono che le agenzie immobiliari che hanno concluso, in un trimestre, almeno una trattativa di compravendita sono il 62,7% del totale: erano il 69,3% nello stesso trimestre del 2011. In pratica, un’agenzia su tre non ha venduto niente negli ultimi tre mesi.
Per quel che riguarda i tassi dei mutui concessi dalle banche, l’Abi rivela che ad agosto sono scesi al 3,93%, mentre solo un mese prima arrivavano al 3,99% (mentre un anno fa erano al 3,43%). Il dato rappresenta una media tra tassi fissi e variabili concessi, e tra tipologie diverse di mutuo.
Arrivano, infine, a 114 miliardi le sofferenze lorde delle banche. Il dato, relativo a luglio 2012, indica un miliardo in più rispetto al mese precedente e 15,2 miliardi in più rispetto a luglio 2011 (+15,4% in un anno).
di Vittoria Giannuzzi
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