La Design Week fa volare gli affitti brevi a Milano

La crescita media dei prezzi è del +14,8% rispetto al 2019
Pubblicato il 31 May 2022
Con il Salone del Mobile ritorna la Milano Design Week, un appuntamento in grado di attirare migliaia di visitatori, di cui molti addetti ai lavori, provenienti da tutte le parti del mondo.
Il fermento creato da questo afflusso investe tutta la città e la sua economia: dalla ristorazione ai negozi, dagli alberghi fino alle sistemazioni presso appartamenti, tra cui quelli dedicati in particolare gli affitti “mordi e fuggi”. La richiesta è tale da aver spinto verso l’alto i prezzi degli affitti brevi.
Nonostante si stia parlando di locazione e non di compravendite, l’effetto sul valore del patrimonio immobiliare della città è innegabile: chi ha acquistato in alcune zone della città negli anni scorsi, pur ricorrendo a un mutuo prima casa spesso importante, si ritrova oggi ad avere tra le mani un’opportunità di guadagno difficilmente replicabile con strumenti di investimento tradizionali, esposti in questo momento a un’elevata volatilità dei mercati.
L’indagine
Dall’analisi del mercato milanese degli affitti brevi nelle zone principalmente interessate dall’evento, è emerso come il livello di assorbimento abbia raggiunto ben l’80% dell’offerta totale in questo periodo, con una crescita dei prezzi medi del +14,8% rispetto al 2019.
A rivelarlo è il Centro Studi Abitare Co., società attiva nell’ambito dell’intermediazione immobiliare, che ha analizzato il mercato degli affitti brevi in sei zone di Milano (Tortona, Lambrate, Brera, Garibaldi/Porta Volta, Isola e Porta Romana) nel periodo della settimana del design, considerando un bilocale arredato, includendo tutti i costi accessori che vanno dalle tasse alla gestione della casa.
Le zone più care e quelle più economiche
Durante la Milano Design Week gli affitti brevi crescono mediamente del +273% rispetto a una qualunque settimana in un altro periodo dell’anno, passando da un canone medio settimanale di 970 euro a ben 3.615 euro. Boom nelle zone di Garibaldi/Porta Volta e di Brera,dove il prezzo rispetto ad altri periodi aumenta di oltre il 350%.
Le zone più care restano Garibaldi/Porta Volta e Brera, dove per affittare un appartamento per una settimana nelle vie più trendy come Corso Garibaldi, Corso Como o Via Solferino, occorrono in media ben 5.510 euro. Anche nella gettonata Porta Romana, dove il canone è decisamente più basso (3.490 in media), la differenza dei prezzi rispetto alle altre settimane dell’anno è elevata (+313%).
Diventano invece più “economiche”, anche se il termine in questo caso è davvero relativo, le zone tradizionalmente più legate all’evento come l’area Tortona con 2.570 euro a settimana (+156% rispetto al resto dell’anno) e quella di Lambrate con circa €2.100 (+171%).Per il quartiere Isola sono necessari 2.520 euro (+225%).
Rispetto al 2019 i prezzi sono cresciuti in tutte le zone ma con valori differenti. L’incremento maggiore si è registrato nella zona meno cara in valore assoluto, Lambrate, con un aumento del +32,6%. Seguono Brera (+18,4%), Garibaldi/Porta Volta (+15,1%) e Porta Romana (+12,5%). Crescono meno, invece, le zone di Tortona (+5,4%) e Isola (+4,6%).
Dalle zone alle vie: quelle top e quelle più convenienti
Chi desidera godersi la Design Week e tutti gli appuntamenti del Fuori Salone senza porsi limiti di spesa può scegliere le più costose Via Solferino (6.230 euro) e Via della Moscova (6.160 euro).
Chi, invece, non vuole mancare all’appuntamento ma ha un budget ridotto, ed è disposto a fare quattro passi in più rispetto alla fermata più vicina della metropolitana milanese, può optare per Via Oslavia (2.100 euro), Via Conte Rosso (2.100) o Via Massimiano (1.750 euro), tutte situate nel cuore della vecchia Lambrate.
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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
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