Decreto Sostegni bis, la sorpresa dei mutui prima casa
Discrepanza tra le bozze del testo e la decisione finale
Pubblicato il 21 May 2021
Non è andata come ci si aspettava. Il testo del decreto Sostegni bis sui mutui prima casa così come è stato approvato dal Consiglio dei ministri, in sostanza, ridimensiona le aspettative create dall’annuncio fatto dal premier Mario Draghi alla Camera il 26 aprile scorso.
“Imposta di registro e importa sul mutuo sono state cancellate. La cosa vale per tutti i giovani fino a 36 anni. Per i meno abbienti con Isee fino a 40 mila euro, c’è anche la garanzia dello Stato sull’esposizione bancaria”, spiega Draghi.
Il fatto è che sul primo punto, cioè le imposte, c'è una discrepanza tra le bozze del decreto e la decisione finale: per ottenere l’esenzione da imposte di registro, ipotecaria e catastale sulla compravendita e l'esenzione dall‘imposta sostitutiva sul mutuo, infatti, occorre avere un reddito basso.
La garanzia pubblica, che esisteva anche prima, adesso sale dal 50 all’80%, a patto che l’Isee sia sotto la soglia prevista.
Tutti parametri ragionevoli, a detta dei più, ma inattesi
Le bozze fissavano l’Isee massimo a 30 mila, poi la soglia è stata alzata a 40 mila.
Vale per tutti solo il credito d'imposta che sia di importo pari all’Iva versata riservato a chi acquista dal costruttore: una spinta per il settore dell’edilizia, che si sta già godendo i primi effetti del Superbonus 110%.
Altra sorpresa negativa: il dimezzamento degli onorari notarili che era previsto nelle precedenti bozze e che invece è scomparso nel decreto definitivo.
Fondo di garanzia mutui prima casa
Si conferma, dunque il Fondo di garanzia mutui prima casa, gestito dalla società pubblica Consap: creato nel 2013 e rifinanziato nel 2019, l'anno scorso ha accolto oltre 43 mila domande.
I requisiti per l’accesso sono stati modificati più volte, attualmente non ci sono restrizioni: chiunque può chiedere la garanzia pubblica fino al 50% della quota capitale su mutui fino a 250 mila euro per l’acquisto della prima abitazione (che non sia villa o casa di lusso) o per ristrutturazioni che aumentino l’efficienza energetica.
La priorità va alle giovani coppie sposate oppure conviventi in cui almeno uno dei due sia under 35, i genitori single e gli under 35 con un rapporto di lavoro atipico.
Il decreto Sostegni bis aumenta di 290 milioni (rispetto ai 160 milioni oggi disponibili) la dotazione del fondo.
La terza categoria prioritaria è modificata eliminando il riferimento al lavoro atipico e viene aumentata di un anno l’età. Il terzo comma dell’articolo 63 aumenta all’80% la misura massima della garanzia che si può concedere col fondo alle categorie prioritarie tra cui gli under 36: è necessario, però avere un reddito basso, con un Isee sotto i 40 mila euro e comprare entro il 30 giugno 2022.
Per evitare che a questi mutuatari che sono assistiti dalla garanzia pubblica vengano applicati tassi più alti rispetto a quelli richiesti agli altri mutuatari, il decreto specifica che la banca deve “indicare, in sede di richiesta della garanzia, le condizioni economiche di maggior favore applicate ai beneficiari in ragione dell’intervento del Fondo”.
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Il profilo dell'autore
Franco Canevesio Franco Canevesio, genovese, è giornalista professionista specializzato in economia e Borsa.
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Commenti
Buonasera, potreste segnalarmi quale degli istituti bancari con cui collaborate, accoglie richieste da giovani lavoratori, iscritti all'AIRE e residenti all'estero? Grazie mille.
RispondiCaro Pasquale, quasi tutti gli istituti di credito riconoscono mutui e finanziamenti per i lavoratori italiani iscritti all’Aire. È possibile che si chieda una modulistica e documentazione differenziata e un po’ più approfondita da istituto a istituto. Per chi è residente all’estero ma iscritto all’Aire è possibile beneficiare anche delle agevolazioni prima casa a determinate condizioni.
RispondiSalve, avrei bisogno di un chiarimento. Io e il mio compagno, attualmente non conviventi, vogliamo acquistare casa e usufruire delle agevolazioni per l'Isee sotto ai 40.000 euro. L'Isee delle nostre attuali famiglie, però, è intorno ai 30 mila ciascuna; come viene considerato? Il nucleo familiare della casa sarà composto solo da noi due. Grazie.
RispondiCaro Luca, al momento, da come è scritta la norma, si fa riferimento all’Isee del soggetto che intende acquistare l’immobile: se costui è nel nucleo familiare originario con la propria famiglia il suo Isee sarà quello complessivo. Non so se converrebbe valutare di fare già un nucleo familiare a sé e presentare in questo modo l’Isee sulla propria situazione reddituale e patrimoniale.
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