Mutui, è il momento di passare dal tasso variabile al fisso
Pubblicato il 28 May 2012
Considerata l'attuale situazione dei tassi d'interesse, chi è titolare di un mutuo a tasso variabile è meglio passi al tasso fisso. Lo dice l’Adusbef, l'associazione di difesa dei consumatori che informa i possessori di qualsiasi mutuo a tasso fisso circa la possibilità di cambiare mutuo scegliendone uno a tasso variabile, in virtù dell'art. 8 comma 6 legge 106/2011 che consente il passaggio gratuito del mutuo fino alla fine di dicembre di quest'anno.
La legge 106 del 2011 stabilisce che chiunque abbia sottoscritto un mutuo con tasso variabile da utilizzare per l'acquisto o per la ristrutturazione di una casa può, entro il 31 dicembre 2012, riconvertire il tasso il tasso portandolo da variabile a fisso senza che questo comporti spese aggiuntive. La riconversione è possibile a patto che il mutuo, di importo inferiore ai 200 mila euro, sia stato sottoscritto in periodo antecedente all’entrata in funzione del decreto 70 del 2011.
I titolari del mutuo a tasso variabile inoltre non devono avere un reddito Isee superiore a 35 mila euro né essere titolari di situazioni di morosità. Il tasso fisso che verrà applicato ex novo non dovrà essere superiore al tasso ottenuto sulla base del tasso minore tra l'Irs euro a 10 anni e l'Irs euro della durata residua del mutuo: per quanto riguarda lo spread, quello applicato all'Irs dovrà essere uguale a quello applicato al mutuo precedente, quello a tasso variabile.
Secondo Mauro Novelli, segretario di Adusbef, a conti fatti sono parecchi i vantaggi del passaggio dal variabile al fisso. “I tassi fissi che sono applicati oggi dalle banche e dagli istituti di credito - spiega Novelli - si aggirano attorno al 6%-7% con spread compreso fra 3,7% e 4%”. Il cambio di tasso, sottolinea Novelli, è conveniente poi solo a pensare che nel breve e nel medio periodo molto probabilmente i tassi d'interesse cresceranno ancora”.
di Franco Canevesio
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Il profilo dell'autore
Franco Canevesio Franco Canevesio, genovese, è giornalista professionista specializzato in economia e Borsa.
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Commenti
Ho chiesto alla mia banca la possibilità di passare al mutuo a tasso fisso (ora variabile) e di sapere quanto andrei a pagare mensilmente. La risposta è stata che posso passare al fisso, ma che non possono dirmi quanto poi spenderò. Chiedo a voi se questa risposta è legittima da parte loro. Come potrei comportarmi? Grazie.
RispondiLa banca deve dare le indicazioni sulle mutazioni di quello che è un aspetto essenziale del contratto. Al di là del rapporto con il cliente è un aspetto essenziale del mutuo. Le consiglierei di risentire la banca ed esporre le sue ragioni.
RispondiBuongiorno, ho un mutuo acceso di 204.000 euro con capitale residuo di 134.000 euro; la rinegoziazione si basa sul mutuo iniziale o sul capitale residuo? Grazie.
RispondiCara Monica, si tratta di intervenire sul contratto originario riparametrando alcuni elementi come la durata delle rate. La rinegoziazione affronta in linea di massima questi aspetti: una riduzione dello spread del mutuo, la riduzione dei costi amministrativi, la variazione del tasso del mutuo e modifiche alla durata residua del mutuo.
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