Vita di condominio: dal brindisi di Natale alla guerra per i panni stesi

Si discute maggiormente per gli odori/rumori e per gli animali
Pubblicato il 10 December 2019
Dal brindisi di Natale alle aule di tribunale il passo è breve per quei condomini che vivono la vita di condominio come una sorta di arena in cui far valere le proprie ragioni. Secondo l’Anammi, l’Associazione degli Amministratori d’Immobili, che ha interpellato circa 13mila iscritti, in Italia la situazione si conferma assai spinosa: nonostante la maggior parte abbia registrato nelle realtà amministrate buoni rapporti di vicinato (per il 62,8% dei rispondenti), i litigi si confermerebbero parte integrante della vita in condominio.
Secondo gli amministratori interpellati, circa il 30% dei condòmini si frequenta nel tempo libero: il 12,4% è coinvolto in attività di quartiere, il 2,4% organizza feste, cene di compleanno e brindisi natalizi. Un terzo arriva a condividere anche alcuni servizi organizzandosi attraverso la chat condominiale: in sintesi anche Whatsapp, in alcuni contesti, avrebbe assunto un ruolo chiave per velocizzare l’invio di avvisi, inviti, richieste e, soprattutto, per interpellare l’amministratore.
Sempre più spesso infatti il suo parere può rivelarsi risolutivo: quando si verifica un problema o una lite, quasi il 50% dei professionisti riferisce di essere coinvolto “abbastanza spesso” dai suoi amministrati, o addirittura “sempre” per il restante 46,8% degli intervistati. Solo il 3,6% ha dichiarato di essere chiamato “di rado”.
Secondo i soci Anammi, i rapporti con i condòmini, nel 62,8% dei casi, possono definirsi “buoni”, contro un 35,2% che invece vive relazioni “complicate” con il resto degli abitanti e addirittura un 2% che non ha alcun tipo di relazione con i suoi vicini.
Ma la realtà si sa, è sempre assai più variegata rispetto al ritratto scattato da un sondaggio: ci sono realtà più familiari, in cui l’aiuto reciproco si rivela fondamentale sia per gli anziani, sia per le famiglie con bambini, e ci sono invece situazioni in cui basta una goccia a far traboccare il vaso.
Alla domanda “qual è il problema condominiale che le è capitato più frequentemente”, i soci Anammi hanno indicato soprattutto la gestione di rumori e odori (55,2%), le liti per gli animali (31,2%), i contrasti sulle spese condominiali (25%), le cui rate vanno spesso a sommarsi a quelle del mutuo da pagare, e l’attribuzione dei parcheggi (22,8%). Alcuni lamentano i “dispetti tra condòmini” o il “lancio” di briciole e bottiglie di vetro.
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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
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