Usa, crolla la fiducia dei consumatori: soffre l'immobiliare
26 apr 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Calano le vendite di case
In aprile la fiducia dei consumatori statunitensi è scesa ai minimi da nove mesi a questa parte. Secondo il Conference board, l'indice di fiducia dei consumatori è sceso da 104 di marzo a 101,3 di aprile, la lettura più bassa dal luglio 2022: gli economisti si aspettavano che l'indice rimanesse invariato a 104.
A far paura sono le crescenti preoccupazioni per il futuro e il rischio, in aumento, che l'economia possa cadere in recessione quest'anno. La cosa ha un pesante riflesso sul mercato immobiliare e su quello dei mutui, anche dei mutui prima casa.
Lo scetticismo dei consumatori Usa colpisce l'immobiliare
Secondo quanto comunicato dall'Associazione nazionale degli agenti immobiliari le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a marzo 2023 un ribasso del 2,4%, dopo il +13,8% riportato a febbraio: una brutta batosta, visto che le aspettative del mercato erano di un rialzo del 5%.
Negli Usa, a marzo, sono state vendute 4,44 milioni di unità rispetto ai 4,55 milioni di febbraio e ai 4,50 milioni di unità previste dagli analisti. Su base annua, le vendite sono scese del 22%.
Le vendite Usa dipendono dai tassi dei mutui
"Le vendite di case stanno cercando di riprendersi e sono molto sensibili alle variazioni dei tassi ipotecari - spiega Lawrence Yun, capo economista dell'Associazione degli agenti immobiliari - Tuttavia, allo stesso tempo, sono abbastanza comuni offerte multiple su case di avviamento, il che implica una maggiore offerta per soddisfare pienamente la domanda. È un mercato immobiliare unico".
In calo i tassi dei mutui
Il tasso medio del mutuo trentennale, il più popolare negli Usa, ha raggiunto un picco del 7,03% alla fine del 2022 ma si è ridotto a marzo scorso, secondo i dati dell'agenzia finanziaria Freddie Mac. I segnali di una stabilizzazione del mercato immobiliare a livelli più bassi sono stati rafforzati da altri dati che mostrano come i prezzi delle case unifamiliari siano aumentati a febbraio dopo sette cali mensili consecutivi.
L'indice nazionale dei prezzi delle case S&P CoreLogic Case-Shiller è aumentato dello 0,2% mese su mese a febbraio: ciò ha fatto seguito al calo dello 0,2% registrato a gennaio. L’S&P Case-Shiller US National Home Price Index è l'indice che misura i prezzi delle case a livello nazionale: non solo, quindi, in una determinata area metropolitana o regione, ma in tutti gli Stati Uniti. Tale indice, nel 2012, registrava un valore pari a 140, mentre alla fine del 2022 ci ritroviamo poco sotto 300. In pratica, in 10 anni i prezzi delle case negli USA sono praticamente raddoppiati, nonostante un’inflazione che, ad eccezione degli ultimi mesi, si è sempre tenuta generalmente bassa.
I prezzi delle case toccano il fondo
“I mercati immobiliari continuano a variare a seconda delle regioni e delle fasce di prezzo, ma i tassi ipotecari più bassi e le scorte ridotte hanno contribuito a fornire una base per i prezzi nei mercati in cui sembravano essere scesi in seguito all'aumento dei tassi ipotecari - spiega Selma Hepp, capo economista di CoreLogic - I prezzi delle case a livello nazionale hanno toccato il fondo”.
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