Bce, nuovo taglio dei tassi di interesse: depositi al 2,25%
17 apr 2025 | 3 min di lettura

La Bce ha deciso di tagliare per la settima volta consecutiva i tassi di interesse, un intervento pensato per stimolare l'economia dell'eurozona. Questa mossa mira a rendere il credito più accessibile, favorendo così gli investimenti delle imprese e la spesa dei consumatori. La riduzione dei tassi avrà effetti positivi anche sui mutui e prestiti, abbassando il costo del denaro per famiglie e aziende. Sebbene il contesto economico globale resti incerto, le azioni della Banca sono orientate a sostenere la crescita e la stabilità economica nell'area dell'euro.
Taglio Bce, come cambiano i tassi di interesse
La Bce ha ridotto il tasso sui depositi, che scende dal 2,50% al 2,25%. Questo tasso è cruciale poiché determina quanto le banche ricevono sui fondi che depositano presso la Bce. Con un tasso più basso, le banche sono dunque incentivate a prestare denaro piuttosto che tenerlo inattivo, stimolando così l'economia.
Inoltre, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali è sceso dal 2,65% al 2,40%. Questo tasso influenza direttamente il costo del denaro per le banche quando lo prendono in prestito dalla Bce, e la sua riduzione comporta un abbassamento dei costi di finanziamento per i prestiti concessi a famiglie e imprese.
Infine, il tasso sui prestiti marginali, utilizzato per i prestiti di emergenza alle banche, è stato abbassato dal 2,90% al 2,65%. Questa misura garantisce che le istituzioni finanziarie abbiano accesso a un credito sufficiente in situazioni di stress finanziario.
Impatto sull'economia dell'eurozona
Con tassi di interesse più bassi, il costo del denaro diminuisce, rendendo più conveniente per le imprese e le famiglie richiedere prestiti o mutui. Questo può stimolare gli investimenti nel settore privato e aumentare la spesa dei consumatori, entrambi elementi cruciali per la crescita economica. Inoltre, un accesso più facile al credito può incentivare le imprese a espandere le loro operazioni, assumere più personale e innovare, contribuendo così a una ripresa economica più sostenibile.
Nonostante le misure prese dalla Bce, il rischio di una recessione globale non può essere escluso. Le sfide legate alle tensioni commerciali, alle incertezze politiche e alla crescita economica lenta in alcune aree del mondo restano fattori di preoccupazione. Tuttavia, le azioni della Banca Centrale sono orientate a ridurre questi rischi, cercando di mantenere la fiducia di consumatori e imprese.
Impatto sui mutui
Secondo le stime della Fabi, questa riduzione contribuirà a un abbassamento dei tassi applicati dalle banche e avrà un impatto diretto su mutui e prestiti.
Le rate mensili dei mutui si ridurranno, con il tasso fisso medio che potrebbe scendere intorno al 2,55%. I risparmi varieranno in base all’importo e alla durata del prestito, e saranno più significativi per i mutui a lungo termine: su un finanziamento decennale, il risparmio mensile potrebbe andare da 37 a 182 euro, mentre su uno trentennale superare i 200 euro.
In conclusione, la decisione della Bce di tagliare ulteriormente i tassi di interesse riflette una risposta proattiva alle sfide economiche globali. Mentre l'Eurozona naviga in un periodo di incertezza economica, la Bce continua a cercare soluzioni per stimolare la crescita e mantenere la stabilità economica.
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