Immobiliare giù: i tassi fanno precipitare i mutui
19 mar 2024 | 2 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.
Compra chi ha liquidità
Anche l’Agenzia delle Entrate sancisce le difficoltà del mercato immobiliare residenziale. Il 2023, secondo i dati diffusi il 7 marzo, si è chiuso con quasi 710.000 compravendite in meno, per un calo che sfiora il 10%.
A voler guardare il classico bicchiere mezzo pieno (operazione non facile in questo caso), c’è da dire che il confronto è con un anno – il 2022 – molto positivo e che la flessione è andata attenuandosi: nel quarto trimestre, ossia tra ottobre e dicembre, è stata del 3,3%, molto più contenuta rispetto alla media annuale.
L’impatto dei tassi
Il calo, come ormai ampiamente dimostrato, è figlio della combinazione tra l’inflazione (che ha eroso i budget disponibili) e i tassi elevati. Risultato: tra le persone fisiche, solo il 37% ha sottoscritto un mutuo. È la prima volta, sottolinea l’Agenzia delle Entrate, che la quota scende al di sotto del 40%. Gli italiani hanno quindi evitato o rimandato l’acquisto, a meno che non avessero un’importante disponibilità liquida.
Nel 63% dei casi, l’acquisto è stato “prima casa”. Il taglio dimensionale più scambiato, riguardando quasi un terzo delle compravendite, rimane quello delle abitazioni con superficie tra i 50 e gli 85 mq. Gli acquisti di abitazioni di nuova costruzione rappresentano poco più del 9% del totale: una quota in crescita, che conferma come il nuovo abbia retto meglio dell’usato.
La geografia delle compravendite
La diminuzione degli scambi rimane però diffusa in tutte le aree del paese. L’unica eccezione sono le Isole dove, in particolare per i capoluoghi, il tasso tendenziale annuo degli scambi è positivo.
Nelle grandi città i tassi tendenziali, seppure tutti negativi anche in quest’ultimo trimestre dell’anno, rallentano la caduta. Roma e Firenze mostrano i cali maggiori, rispettivamente dell’11% e dell’8%.
Gli affitti
Esaminando i dati dellelocazioni residenziali, nel quarto trimestre del 2023 sono state prese in affitto poco più di 240.000 abitazioni, facendo arrivare il conteggio dell’intero 2023 a 890.000 abitazioni locate. Anche in quest’ultimo trimestre il numero di abitazioni locate è in diminuzione (-4,6%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Il calo coinvolge tutti i segmenti di mercato esaminati, con le locazioni ordinarie di lungo periodo che si confermano il segmento in maggiore sofferenza (-7,6%).
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