Le richieste made in UK potrebbero far salire gli affitti
12 feb 2019 | 2 min di lettura | Pubblicato da Francesca L.

Cresce l'interesse degli inglesi per le case italiane
Sono cresciute sensibilmente nel corso dell’ultimo anno le ricerche online di case in affitto o in vendita provenienti da cittadini residenti in Inghilterra e, più un generale, nel Regno Unito. Se ancora non è chiaro quali saranno realmente gli effetti della Brexit, sembra che in parte arriveranno a coinvolgere il mercato immobiliare italiano, con un aumento delle compravendite grazie a capitali made in UK. Che si tratti di nostri connazionali decisi a tornare in patria e investire nel mattone sfruttando le ancora buone opportunità di mutuo casa con tassi competitivi, oppure che siano proprio gli inglesi a volersi aprire all’area euro, fatto sta che secondo le rilevazioni riportate dal Sole24Ore le ricerche di abitazioni in vendita hanno registrato un +47% su base annua.
Ad attirare maggiormente l’attenzione è senza dubbio la città di Milano; seguono in classifica Torino e Roma. Rispetto al luogo di provenienza sembra che siano specialmente i residenti a Liverpool a generare il maggior traffico online, al secondo posto Bristol e, a poca distanza, Edimburgo seguita da Londra. Si tratta in particolar modo di ricerche collegate all’affitto di un immobile, anche se non mancano quelle per l’acquisto, con budget per le locazioni in un primo momento elevati (attorno ai 1.800 euro al mese) ma che via via si ridimensionano una volta comprese le quote di mercato.
Si tratta certamente di una dinamica positiva, che aprirebbe la strada ad un mercato più dinamico e competitivo con la provenienza di capitali anche consistenti dall’estero. Il rovescio della medaglia, però, secondo gli esperti sta nel fatto che soprattutto nelle grandi città dove ci sono maggiori opportunità lavorative i canoni di locazione subiscano consistenti aumenti. Una situazione che se dovesse avverarsi comporterà un vero e proprio cambiamento nell’intero mercato immobiliare italiano.
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