Giovani: mammoni, ma pronti a lasciare la casa
9 gen 2020 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.

Il 76% è andato a vivere da solo tra i 20 e i 30 anni
Pubblicato il 9 January 2020
“Mammoni” sì, ma autonomi e pronti ad andare a studiare o a lavorare lontani da casa.
In Italia 7 fuori sede su 10 si dichiarano orgogliosi di essere spesso definiti in questo modo perché il legame con la famiglia d’origine è saldo e irrinunciabile. A raccontare come dietro lo stereotipo via sia invece un mondo complesso fatto di affetti e di spostamenti, nel week end e durante le festività, per riabbracciare i propri cari residenti a chilometri di distanza, è HousingAnywhere, una piattaforma di alloggi per studenti e giovani professionisti che ha condotto un sondaggio tra i giovani italiani fuori sede.
Nonostante il 49,3% dei giovani tra i 25 e i 34 anni in Italia viva ancora con i genitori (contro una media europea del 28,5%), vi è una quota crescente che tenta di tener salde le proprie radici pur trasferendosi in altre regioni.
Nella maggior parte dei casi allo spostamento in un’altra città non corrisponde l’acquisto di una nuova casa attraverso un mutuo, bensì si predilige la formula dell’alloggio in affitto magari in condivisione con colleghi e amici. Secondo il sondaggio, tuttavia, il parere dei genitori nella scelta dell’appartamento da affittare resta fondamentale: il 50% dei giovani fuori sede ha seguito il consiglio di mamma e papà, mentre un consistente 29% ha lasciato che se ne occupassero direttamente loro.
A smentire il luogo comune dei giovani abituati alle comodità del nucleo familiare d’origine, Il 76% degli intervistati dichiara di essere andato a vivere da solo tra i 20 e i 30 anni (di cui 3 su 5 prima di averne compiuti 25), mentre solo il 24% è uscito dalle mura di casa dopo i 30 anni.
Ma cosa spinge i giovani a cercare nuove strade, anche lontano dalla propria città natale? Per il 63% il distacco è avvenuto per motivi di studio (prevalentemente di tipo universitario), mentre per il 35% si è trattato di una scelta legata a motivi professionali.
Le attenzioni di mamma e papà e la buona cucina sono ciò che il 42% dei fuori sede rimpiange di più. Nonostante gli impegni, e compatibilmente con le possibilità economiche e gli orari lavorativi, il 18% torna a casa tutti i weekend, il 34% una volta al mese, mentre il 17% solo durante le feste comandate. Potendo invece scegliere esclusivamente secondo i propri desideri, ben il 33% dei giovani italiani farebbe un salto a casa almeno una volta a settimana e il 58% ogni 30 giorni.
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