Dichiarazione 730: come chiedere il bonus affitti per gli under 31

Valido per i primi 4 anni del contratto

Valido per i primi 4 anni del contratto

Pubblicato il 1 September 2022

Per molti giovani, la stipula del primo contratto di lavoro rappresenta spesso il momento più adatto per lasciare il nucleo famigliare. Prima di decidere però di compiere il “grande passo”, e quindi di acquistare un immobile chiedendo magari in banca un mutuo prima casa, molti giovani ricorrono all’affitto per periodo più o meno lunghi.

Il livello dei costi al mq in alcune grandi città non consente di accedere subito al mercato delle abitazioni senza l’aiuto dei genitori o di risparmi già accumulati. Nonostante l’aumento dei canoni di locazioni, sono ancora molti i giovani quindi che preferiscono prendere un appartamento in affitto soprattutto nelle grandi città.

Bonus affitti

A fornire un aiuto economico, è il Bonus affitti 2022 che permette ai giovani che non abbiano compiuto il trentunesimo anno di età di usufruire dello sconto fiscale, anche quando il contratto d’affitto riguarda solo una stanza della casa. Si tratta di una detrazione fiscale riconosciuta ai giovani tra i venti e i trentun anni che non abbiano un reddito superiore ai 15.493,71 euro.

Il bonus può essere richiesto quando il giovane firma un contratto d’affitto per un immobile, una sua porzione o anche solo per una stanza. L’agevolazione viene concessa per i primi 4 anni del contratto d’affitto. La detrazione dall’imposta lorda è pari a un minimo di 991,60 euro e, se è più favorevole al contribuente, pari al 20% dell’importo del canone di locazione, entro il limite massimo di 2mila euro. 

Tecnicamente però il bonus non è uno sconto sul canone d’affitto e nemmeno un rimborso in denaro erogato dallo Stato, ma una detrazione fiscale Irpef da utilizzare quindi in sede di dichiarazione dei redditi. La somma va portata in detrazione al momento della denuncia dei redditi.

L’ultima Legge di Bilancio 2022 è intervenuta per apportare modifiche e miglioramenti e per estenderla all’anno in corso. Le variazioni principali comprendono sia l’età, sia l’entità dell’agevolazione.

Riepilogando: limite massimo è stato portato a 31 anni (non compiuti), a partire dal 1° gennaio 2022, e la detrazione ora spetta anche a chi affitta una sola porzione dell’immobile oggetto del contratto mentre il periodo riconosciuto per il beneficio fiscale passa da 3 a 4 anni di durata contrattuale. Il conduttore deve aver trasferito la propria residenza nell’immobile affittato e la detrazione deve essere rapportata al numero di giorni nei quali l’unità immobiliare sia stata destinata a residenza del conduttore. Ma, la caratteristica più importante, seppure per molti aspetti ovvia… è che non si può trattare dello stesso immobile in cui vivono anche i genitori!

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Il profilo dell'autore

Cristina Bartelli Calabrese, ma da tempo trapiantata a Milano, è giornalista professionista dal 2004. Lavora per ItaliaOggi scrivendo del Fisco in ogni sua forma. Ha fatto incursioni su Classcnbc e Tgcom per raccontare le novità di manovra di bilancio, sanatorie fiscali e storie di elusione. Modera convegni e tavole rotonde su temi come l’antiriciclaggio, la pianificazione fiscale e gli adempimenti con l’agenzia delle entrate.

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