Dalla Bei un fondo tematico per rinnovare le città metropolitane
11 apr 2023 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.

Non solo edifici ma intere aree dismesse
Le città italiane si preparano a cambiare volto. Grazie ai fondi del Pnrr sarà possibile non solo recuperare edifici dismessi, ma persino intere aree situate nelle 14 Città Metropolitane del nostro Paese. Nei prossimi anni quindi le previsioni già formulate per il mercato immobiliare, e di conseguenza anche il numero di compravendite e l’ammontare delle richieste di mutui, potrebbero essere messe in discussione dall’impatto dei progetti di rigenerazione urbana sostenibile, potenzialmente in grado di dar vita a nuovi quartieri.
Disponibile un fondo da 272 milioni
La Bei, la banca dell’Unione Europea, attraverso un fondo tematico da 272 milioni, promuove nell’ambito del Pnrr, investimenti a lungo termine volti a favorire la rigenerazione urbana sostenibile, funzionale ed inclusiva. Attraverso questo fondo, lanciato in collaborazione con il Ministero dell’Interno, sarà possibile rafforzare i Piani Urbani Integrati delle 14 Città Metropolitane, sostenendo progetti promossi dai privati.
Come funzionerà il fondo
Entrando nel dettaglio del funzionamento, la Bei convoglierà le risorse attraverso gli intermediari finanziari Equiter, in collaborazione con il Gruppo Intesa Sanpaolo, e Banca Finint, in collaborazione con Finint Investments Sgr e con Sinloc. Equiter, con il Gruppo Intesa Sanpaolo, gestirà risorse fino a 163,2 milioni di euro, mentre Banca Finint, con Sinloc, avrà a disposizione un importo fino a 108,8 milioni di euro.
Le risorse, di cui il 40% dedicate al Mezzogiorno, verranno distribuite dagli intermediari finanziari sotto forma di prestiti sulla base di una valutazione dei progetti, e potranno sostenerne i costi di investimento.
Le finalità degli investimenti
Il fondo tematico per i Piani Integrati Urbani contribuirà ad attrarre investimenti privati e a combinarli con le risorse del Pnrr, con l’obiettivo di finanziare progetti volti a promuovere la rigenerazione urbana sostenibile, l’inclusione sociale, l’efficienza energetica e l’innovazione digitale.
Gli interventi previsti dovranno essere finalizzati al rinnovamento, valorizzazione e riconversione di aree o edifici dismessi, con l’obiettivo, tra l’altro, di migliorarne l’efficienza energetica. Inoltre, sono anche previsti investimenti volti a promuovere la mobilità sostenibile e digitale, nonché la riqualificazione di spazi urbani e la loro sicurezza, con importanti ricadute per lo sviluppo del tessuto economico e imprenditoriale del Paese.
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