Barometro Crif ancora positivo sui mutui in Italia
15 dic 2015 | 2 min di lettura | Pubblicato da Francesca L.

L’appena passato mese di novembre si riconferma, ancora una volta, positivo per ciò che riguarda la richiesta di mutui casa da parte delle famiglie e dei privati italiani che hanno segnato, nel complesso, un +42,4% rispetto allo stesso mese del 2014 che a sua volta aveva registrato un +2,1% rispetto all’anno precedente.
Ecco quanto emerso di recente dall’ultimo Barometro Crif, che si occupa ciclicamente di analizzare l’andamento della richiesta di finanziamenti e mutui da parte degli italiani.
Un incremento di entità importante che risulta essere particolarmente lampante sopratutto se si analizza l’andamento delle nuove richieste di mutuo nell’arco dei primi 11 mesi di questo anno in corso che sono aumentati, nei fatti, di un eloquente +55,1%. Alla base di questi numeri positivi è comunque importante sottolineare che non si tratta solamente di richieste di mutuo prima casa ma che la maggior parte delle domande pervenute riguarda la surroga del proprio mutuo, grazie anche alle condizioni più vantaggiose offerte negli ultimi mesi dai vari istituti bancari data la grande riduzione dello spread.
C’è però anche un rovescio della medaglia: se è vero che ad aumentare sono le richieste di mutuo è altrettanto vero che cala l’importo medio richiesto dagli italiani. Anche nel mesi di novembre questo è risultato piuttosto debole e si è attestato attorno a 121.050 euro confermando nuovamente il trend in discesa ormai da molto tempo. Basti pensare che, nei primi 11 mesi del 2015, il calo dell’importo medio dei mutui richiesti è stato del -1,7% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Una domanda vivace quella dei mutui casa, che da segno tangibile di una nuova mobilità per l’intero settore e per l’economia del nostro Paese: gli italiani stanno riconquistando gradualmente fiducia, un numero maggiore di persone pensa a realizzare il desiderio di acquistare una casa di proprietà. Si tratta di segnali importanti ma che comunque vanno interpretati con la giusta cautela in quanto, seppur positivi, i risultati rimangono ancora distanti dai livelli pre- crisi.
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