Un 2023 positivo, seguito da un 2024 al rallentatore.
16 ott 2024 | 2 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.

Rallentamento del settore edilizio: il futuro si gioca sull’efficienza energetica
Un 2023 positivo. È il bilancio del biennio dell’edilizia italiana tracciato dal Rapporto Federcostruzioni presentato nel corso di Saie, la Fiera delle Costruzioni. Nel 2023, afferma il rapporto, a produzione della filiera italiana ha toccato quota 624 miliardi di euro, in aumento di 44 miliardi, pari a un +6,9% in valori correnti e a un +4,2% al netto dell’inflazione di settore rispetto al 2022 (altro anno in ascesa).
L’andamento positivo del 2023 è confermato anche dall’occupazione, cresciuta di 76.000 unità, corrispondenti a un aumento del 2,5% della forza lavoro. In tutto, i lavoratori collegati al sistema delle costruzioni sono poco più di 3,1 milioni. Bene anche la bilancia commerciale, cioè la differenza tra quanto viene venduto verso l’estero e quanto viene importato: presenta un surplus di 34 miliardi di euro, a conferma della vocazione all’export di tanti comparti della filiera.
Le previsioni per il 2024
Le stime per l’anno in corso non sono all’altezza dei risultati del 2023. Federcostruzioni si aspetta infatti di chiudere il 2024 con una flessione della produzione del -4,4% in termini reali. Pesano soprattutto il calo degli investimenti (-7,4%) e i costi dell’energia che sono i più alti in Europa.
Impatterà, secondo l’Ance (l’Associazione nazionale costruttori edili), anche il mancato apporto della manutenzione straordinaria (-27% su base annua), penalizzata dal venir meno delle specifiche agevolazioni fiscali. Crescerà invece il comparto delle opere pubbliche, in espansione del 20%, grazie soprattutto all’impatto del Pnrr.
Energia sfida del decennio
“I numeri - affermato la presidente Federcostruzioni, Paola Marone - ci dicono che la filiera delle costruzioni è stata determinante per la crescita del Paese. Oggi però ci troviamo con un quadro fortemente incerto per il futuro dettato da squilibri internazionali che rischiano di pesare negativamente sulla crescita economica e sull’export”. In particolare, ha sottolineato Marone, “sull’energia si giocherà la sfida competitiva del prossimo decennio”. Non solo per una questione di costi ma anche di efficientamento. La direttiva case green esige infatti un miglioramento diffuso delle classi energetiche, che non potrà non avere un impatto su costruzioni, compravendite e mutui.
Scrivi un commento
Offerte di mutuo confrontate
Calcola un preventivo e scegli il mutuo più adatto a te tra le alternative proposte dalle banche partner di Mutui.it!
MUTUO PRIMA CASA
Confronta i mutui per la prima casa.
SURROGA MUTUO
Abbassa la rata del mutuo.
News dal mondo mutui

Mutui a tasso fisso: le 5 migliori offerte di luglio 2025

Direttiva case green, Italia a metà dell'opera

Mutui da 100.000: i 3 tassi più convenienti di luglio 2025

Le spiagge che muovono il turismo estivo

Mutui Green: le migliori offerte di fine giugno 2025 a confronto

Mutui Credit Agricole giugno 2025: le migliori offerte a tasso fisso con TAN da 2,19%

Vita da single: l’acquisto di un monolocale batte ancora l’affitto

Mutui Intesa Sanpaolo giugno 2025: offerte per giovani e soluzioni green a confronto

Mercato immobiliare: boom a inizio anno

Real estate, accelerazione nel residenziale

Offerte mutuo di giugno 2025: 2 offerte BPER con tassi che fanno risparmiare

Le 3 offerte mutui al 90% con i tassi fissi più bassi di giugno 2025
Guide ai mutui

Le novità 2025 sui mutui under 36

Cos'è l'inflazione e come influisce sui mutui

Acquisto programmato

Mutuo senza busta paga: è possibile?

Mutui a 5 anni

Cosa succede dopo la perizia del mutuo

Mutuo integrativo
