Comprare casa: surroghe in crescita a doppia cifra nel 2024
31 gen 2025 | 2 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.

Dopo la tempesta, torna il sereno sopra il cielo del mercato immobiliare e in particolare su quello del credito legato al settore.
La domanda di mutui da parte delle famiglie italiane, che aveva registrato un pesante calo nel triennio 2021-2023, ha subito infatti lungo tutto il 2024 un positivo cambio di rotta: il valore medio annuale rilevato registra infatti un aumento del 12,1% come attesta l’ultimo Barometro della società Crif (sulla base dei dati del Sistema di Informazioni Creditizie Eurisc).
Da fine 2023, infatti, è iniziata la ripresa della domanda di mutui che, pur partendo da una situazione fortemente negativa, ha raggiunto picchi del 30% a novembre del 2024. Nel solo mese di dicembre le richieste di mutui sono salite del 25,4% rispetto allo stesso periodo del 2023 (che rappresenta così il terzo valore massimo per l’anno appena concluso).
Taglio dei tassi e boom di surroghe a supporto della ripresa
A supportare la dinamica positiva delle richieste di mutui prima casa, è stato il calo dei tassi applicati dalle banche, soprattutto a tasso fisso, che riflette i tagli della Bce che si sono susseguiti nel corso degli ultimi dodici mesi.
È inoltre proseguita la scelta delle famiglie verso le operazioni di surroga al fine di ridurre gli oneri della rata dei mutui stipulati a tasso variabile durante il periodo precedente, caratterizzato da forti aumenti dei tassi di interesse. Nei primi 9 mesi dell’anno, infatti, il fenomeno delle surroghe segna un’impennata del 19,5%, mentre i nuovi mutui erogati si sono ridotti del 4,1 per cento.
Importi, durata e fasce di età di chi richiede un mutuo
Nel 2024 l’importo medio richiesto dalle famiglie ha registrato un leggero aumento (+2,5%), per un valore complessivo di 148.305 euro. Inoltre, se si considera il solo mese di dicembre, il valore medio rimane pressoché stabile (+1,0%) e un importo totale di 154.021 euro.
Anche nel 2024 la fascia di importo preferita dalle famiglie italiane è quella compresa tra i 100.000 e 150.000 euro che arriva a rappresentare il 30,6% del totale. A seguire si posiziona la classe di importo 150.000-300.000 euro con una percentuale del 28,5%, mentre il 18,3% richiede un importo compreso tra i 75.000-100.000 euro, e solo il 5,1% supera i 300.000 euro.
Oltre 8 famiglie su 10 scelgono piani di rimborso superiori ai 15 anni, al fine di non appesantire troppo il bilancio familiare mensile.
Se si guarda la fascia di età, oltre un richiedente su due ha un’età compresa tra i 25 e i 44 anni, mentre il 32,6% è composto dai 45-64 anni.
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