Comprare casa in Ue è sempre più difficile
26 feb 2020 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Italia e Polonia tra i paesi più ottimisti
L'acquisto della casa, per tanti giovani europei, si sta trasformando in chimera. I prezzi delle case in rialzo del 4,2% nel secondo trimestre 2019 crescono più dei salari, che sono in aumento del 3,2%; questo, unito alla generale incertezza economica, rende l'accesso all'acquisto della prima abitazione, anche tramite mutui prima casa, quasi una sfida, considerata sempre più ardua. Lo dice il sondaggio Homes and mortgages di ING, secondo cui il 70% degli intervistati sostiene che comprare casa, in Europa, sia sempre più complicato. La percentuale, anche se ancora abbastanza alta, è in miglioramento rispetto al 78% del 2015, anno del primo sondaggio ING. Un miglioramento nelle prospettive di acquisto frutto, soprattutto, delle misure di QE volute dalla Banca Centrale europea e tese a migliorare l'accessibilità economica in tanti Paesi Ue.
Italia in controtendenza. L'Italia, secondo il sondaggio di ING, è l'unico Paese europeo controcorrente: da noi i valori degli immobili continuano a scendere, tanto che gli ottimisti circa l'acquisto di una casa sono il 65% di coloro che pensano a comprare, appena sotto la media europea del 70%.
Lussemburgo e Spagna i più pessimisti, Polonia ottimista. Tra i più pessimisti, invece, ci sono il Lussemburgo, dove l'86% della popolazione considera difficile acquistare casa, la Spagna (80%), la Turchia, la Romania, la Gran Bretagna e i Paesi Bassi tutti con il 79% di pessimisti. Al contrario, tra i Paesi più ottimisti l'indagine ING annovera la Polonia, col 56% di persone che pensa sia possibile comprare una casa, la Francia (61%) e la Germania (62%).
Il prezzo è il primo ostacolo per il 77% degli europei. Uno dei fattori che rende difficile l'acquisto della prima casa secondo gli europei è il prezzo, citato come ostacolo dal 77% dei non proprietari. Subito dietro compare la preoccupazione che sorge in base alla necessità di indebitarsi, considerata ostativa dal 70% degli europei soprattutto per l'incertezza di sostenere il rimborso del prestito in futuro, nonostante in quasi tutti i paesi siano attualmente applicati bassi tassi d'interesse sui mutui prima casa.
Il 38% degli europei non è pronto a comprare casa. Tra l'acquisto e l'affitto, dicono gli esperti, la prima soluzione viene considerata la scelta migliore: ne sono consapevoli sette europei su dieci, secondo cui possedere una casa è la scelta migliore dal punto di vista finanziario. Eppure, attualmente ben il 38% dei cittadini europei, in media, non si ritiene in grado di comprare casa, con punte del 48% nei Paesi Bassi, del 45% in Belgio, del 43% in Germania, del 40% in Francia, del 39% in Australia e nel Regno Unito.
Il 23% degli italiani compra dopo i 35 anni. Quanti si dichiarano pronti ad acquistare un immobile, in genere, sono disponibili ad affrontare il grande passo dopo i 35 anni. Almeno lo sono il 23% dei possibili proprietari in Italia, con un 27% di persone che, invece, non si ritiene in grado di affrontare economicamente l'acquisto dell'immobile.
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