Il mattone straniero fa gola agli italiani
Pubblicato il 17 June 2015
Crisi o no, il mattone continua a far gola agli italiani che investono fuori dai nostri confini. Non si parla, in questo caso, di persone che hanno il problema del mutuo prima casa o delle rate di qualche finanziamento. Gli italiani che investono nel real estate estero sono solidi finanziariamente e aumentano sempre più. Soltanto nel 2014, i nostri connazionali che hanno potuto permetterselo hanno investito all'estero, in immobili, 6,4 miliardi di euro, utilizzati per effettuare 45.700 compravendite, l’8% in più rispetto allo stesso periodo del 2013. Non solo: le previsioni parlano di un 2015 atteso con un ulteriore incremento del 5% nelle compravendite al di là del confine. I moltivi per cui gli italiani più facoltosi spostano i loro capitali verso i Paesi esteri, investendo in real estate, sono principalmente tre: una tassazione considerata più conveniente, l’appetibilità dei mercati esteri e la loro profittabilità futura.
Spagna in testa. Quali sono le mete più gettonate dagli italiani per l'acquisto di un immobile? Al primo posto tra i paesi che accolgono a braccia aperte gli investitori di casa nostra c’è la Spagna, che nel 2014 ha concentrato il 23% degli investimenti immobiliari italiani, in aumento del 18% sul 2013. Perché proprio la Spagna? Il motivo principale è il crollo dei prezzi delle case che il paese iberico ha subito negli ultimi anni, conseguenza della crisi pesante in cui è precipitato il paese. Un solo dato basta a chiarire la situazione: in sei anni, in Spagna, il costo delle case è precipitato, in media, del 45% (in Italia, in sei anni, si è abbassato del 20-25%) con la crisi che ha lasciato oltre 600.000 immobili invenduti. Una lenta ripresa ha indotto le banche ad allentare il cordone nei confronti degli investitori, anche di quelli stranieri, con il mercato che sta giovando di questa iniezione di fiducia. Perché poi, in fin dei conti, risulta che, in questo momento, comprare alle Baleari o alle Canarie sembra convenire: Formentera, paradiso sognato da tutti i turisti europei, ha dei prezzi considerati abbordabili, variabili dai 1.500 ai 4.000 euro al metro quadro. Ed è tornata a rappresentare un investimento sicuro. Ancora più convenienti sia Madrid che Barcellona, per cui si parla di prezzi variabili da 3.700 a 4.000 euro di media a metro quadro. Ancora meno Valencia, che vale di media 3.400 euro al metro quadro.
Seconde New York e Miami. Secondi tra le preferenze degli italiani che investono in real estate estero ecco comparire gli Stati Uniti che presentano, ad aprile, secondo Standard&Poor’s, una variazione di prezzi positiva, pari allo 0,9% (a marzo era lo 0,5%). E' ancora New York la meta preferita dalla gran parte degli investitori italiani oltreoceano, soprattutto le zone dell'Upper Side e quelle vicine a Central Park, zone nelle quali il prezzo degli immobili sfiora i 18.000 euro al metro quadro. Molto gettonata anche la zona di Brooklyn, meno centrale ma di gran moda, soprattutto la parte nei pressi del ponte.
Altrettanto appetibile Miami, con prezzi intorno ai 15.000 euro al metro quadro, mentre comincia a interessare anche il mercato immobiliare del Texas, con città come Dallas o Fort Worth, che si presenta con una rivalutazione degli immobili prevista intorno al 30%.
Sul podio il Regno Unito. Terza posizione il Regno Unito, che sale del 45% nell'indice di gradimento degli investitori italiani all'estero In Gran Bretagna, ormai si concentra l’11% degli acquisti, giustificati dal fatto che proprio nel regno di Sua Matestà è previsto un potenziale di rendimento altissimo, con prezzi che potrebbero lievitare, nei prossimi anni, anche del 25%. I prezzi, in Inghilterra variano parecchio: se acquistare un'abitazione in zone centrali di Londra, come Chelsea, South Kensington e Knightbridge significa dover investire non meno di 4 milioni di sterline, visto che il prezzo si aggira intorno ai 20 mila euro al metro quadro - è addirittura superiore a quello di Manhattan – le quotazioni in città universitarie come Oxford, Cambridge o Bristol sono decisamente più ragionevoli.
Brasile pre olimpico. L'ultimo posto di questa speciale classifica del gradimento degli investitori italiani all'estero se lo spartiscono Brasile, Messico e Thailandia. I nostri connazionali che mettono soldi nel mattone lo fanno in queste zone spinti soprattutto dalle situazione fiscali (particolramente favorevoli) di questi paesi, paradisi low cost per quanto concerne tasse e prezzi d’acquisto. Phuket e Kho Samui, in Thailandia, per esempio, sono mete molto battute dai turisti italiani e promettono dei rendimenti fino all’8%. Per quanto riguarda il Brasile, tutta l'attesa è concentrata sulle Olimpiadi del 2016 dalle quali si attende una discreta rivalutazione dei prezzi. Infine, in Messico, città come Cancun o Los Cobos, a Baja California, promettono la risalita dei rendimenti dopo il crollo di prezzi degli ultimi anni.
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Il profilo dell'autore
Franco Canevesio Franco Canevesio, genovese, è giornalista professionista specializzato in economia e Borsa.
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