Città sostenibili: la classifica
29 ott 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.

Alcune città si dimostrano a buon punto, ma – in generale – “l’evoluzione delle performance ambientali è ancora troppo lenta”. Lo afferma Legambiente, commentando il rapporto Ecosistema Urbano, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore.
Lo studio ha analizzato i 106 capoluoghi tenendo conto di 19 indicatori distribuiti in 6 aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia.
Promossi e bocciati
Ancora nessuna città raggiunge l’eccellenza assoluta, che corrisponde a 100 punti. Solo due città superano quota 75: Trento con 79,78 e Mantova con 78,74.
Trento, in cima alla classifica dopo il secondo posto della passata edizione, “rappresenta il meglio della vivibilità in città”. Mantova, medaglia d’argento, guadagna 5 posizioni in un anno, grazie soprattutto al calo di perdite e consumi idrici e all’efficienza della raccolta differenziata, all’84%.
Bergamo, al terzo posto con un punteggio del 71,82% ha fatto un salto di ben 13 posizioni. È stato decisivo l’impegno soprattutto nel settore della raccolta differenziata e della ciclabilità. Le altre città che rientrano nel top ten sono Bolzano, quarta, seguita da Pordenone, Reggio Emilia, Parma, Rimini, Bologna, Forlì. Tutte aree urbane del nord Italia, con Bologna, al nono posto, che si conferma la migliore tra le grandi città anche se perde una posizione rispetto alla passata edizione.
Il Sud è sempre in grande affanno. L’unica città del Meridione in top 20 è Cosenza, 16esima (anche se perde 3 posizioni). In fondo alla classifica ci sono nove città del sud: Caltanissetta, Caserta, Catania, Palermo, Catanzaro, Napoli. Le ultime - Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria – non arrivano neppure a 25 punti.
Smog “emergenza nazionale”
Essere una città sostenibile non è solo una questione legata all’ambiente. La sostenibilità sta diventando un fattore di scelta per i cittadini e un elemento che, nel settore immobiliare, influisce sul valore delle case e sui mutui (che possono essere più pesanti in aree con elevato rischio ambientale).
Al di là della classifica, lo studio evidenzia delle tendenze nazionali. Secondo Legambiente, “lo smog resta un’emergenza”: nessun capoluogo, infatti, riesce a rispettare tutti i nuovi valori guida dell’Oms per la qualità dell’aria, sebbene aumentino le città che rispettano i limiti normativi.
Rifiuti, energia e sprechi
Migliora la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti, che per la prima volta supera la media del 65%. Torna però ad aumentare la produzione di spazzatura. Restano alte le perdite della rete idrica, sebbene cali leggermente la media complessiva, i capoluoghi perdono nel loro insieme ancora più di un terzo dell’acqua immessa in rete.
Complessivamente nei comuni capoluogo cresce, purtroppo, seppur di poco, il consumo di nuovo suolo. Torna ad aumentare il monte complessivo di energia prodotta da fonti rinnovabili.
Trasporti
Per il quarto anno consecutivo continuano, seppur lentamente, a crescere i passeggeri trasportati dai mezzi pubblici, anche se con performance generali ancora molto lontane dai livelli delle migliori città europee.
Dopo anni di crescita, scende la media della superficie urbana dedicata alla ciclabilità, diminuiscono anche i metri quadrati destinati ai pedoni e alle zone a traffico limitato.
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