Casa: nel secondo trimestre le compravendite riprendono a correre
9 ott 2024 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.

La fase peggiore per il mercato dovrebbe essere ormai alle spalle.
Il taglio dei tassi della Bce potrebbe definitivamente interrompere la serie dei trimestri negativi tra il 2022 e il 2024.
Dopo sei trimestri di variazione negativa, che ha caratterizzato il periodo che va dall’ultimo trimestre del 2022 al primo trimestre del 2024, le compravendite di abitazioni ritornano a posizionarsi in territorio positivo. La ripresa del mercato è stata confermata dagli ultimi dati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate relativi all’andamento delle transazioni a scopo residenziale al secondo trimestre 2024.
I comuni più piccoli guidano la ripresa
Secondo l’elaborazione effettuata dall’Ufficio Studi Gabetti sui dati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate, la ripresa delle compravendite sarebbe stata lieve ma in grado di interrompere la serie negative e di dare un segnale di fiducia al mercato: la crescita è stata del +1,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, pari a complessive 186.324 compravendite.
Il trimestre è stato trainato dalle compravendite realizzate nei comuni minori (1,6%); i **capoluoghi,**invece, fanno fatica a ripartire. Crescono, ma in misura nettamente inferiore e pari allo 0,2%.
Per quanto riguarda gli acquisti di immobili, sono stati effettuati per ben il 71% da chi ha potuto usufruire dell’agevolazione fiscale “prima casa”, in aumento di sette punti rispetto al secondo trimestre del 2023. Aumentano gli acquisti con mutuo ipotecario (41%), anche alla luce del calo del tasso di interesse medio che dal 4,31% del secondo trimestre 2023 è sceso al 3,7%.
Compravendite: battuta d’arresto per Milano e Firenze
Come riporta la nota trimestrale dell’Agenzia delle Entrate, i dati delle compravendite di abitazioni nelle otto principali città italiane per popolazione evidenziano una variazione tendenziale annua lievemente negativa, contrariamente al dato nazionale.
A crescere sono Genova (3,9%), Roma (3,4%), e Palermo, con un incremento più lieve (0,7%). Segue con un lieve calo Napoli (0,9%), quindi Torino (2,0%) e Bologna (-2,5%). Chiudono invece con un calo più marcato, Milano (7,3%) e Firenze (8,1%).
La fase peggiore resta ormai alla spalle
Secondo l’analisi effettuata da Gabetti, la fase peggiore per il mercato dovrebbe essere ormai alle spalle.
“Questo secondo trimestre dell’anno si potrebbe definire ‘l’anno zero’ del mercato residenziale italiano, in cui i due parametri economici, che avevano messo alla finestra tante famiglie nell’acquisto dell’abitazione, hanno imboccato un’inversione di tendenza positiva. Questo perché è stata ormai superata quella fase turbolenta che, come noto, ha provocato una brusca impennata dell’inflazione e, di conseguenza, dei tassi di interesse. Al processo di disinflazione e al percorso di taglio dei tassi va aggiunto il cambiamento in corso del modello abitativo”, ha commentato Diego Vitello, Research Manager di Gabetti Property Solutions.
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