Casa: domanda e compravendite in ripresa già dal secondo semestre 2024

Mercato residenziale: ripresa graduale col taglio dei tassi

A risentire di più dell’aumento dei tassi di interesse e quindi del rallentamento del mercato immobiliare nel 2023 è stato il settore residenziale: la riduzione delle compravendite è stata di quasi il 10% rispetto al 2022. Per quanto riguarda l’anno in corso però, l’effetto del taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea, ipotizzato per il mese di giugno, dovrebbe riflettersi gradualmente sull’andamento del mercato nei mesi successivi, favorendo un aumento graduale della domanda nella seconda parte del 2024.

Secondo l’analisi del Real Estate Data Hub qualche timido segnale di ripresa si sarebbe manifestato già nel 2023 con un’attività più intensa nella prima parte dell’anno e un lieve rallentamento nel terzo e quarto trimestre.

Aumenta l’offerta: la provincia batte la città

A livello nazionale si osserva un maggior aumento dell’offerta in provincia rispetto alle città, con qualche eccezione nei grandi centri urbani. L’analisi degli immobili scambiati, riportata nel Real Estate Data Hub, rivela come le preferenze dei consumatori si siano mantenute sostanzialmente stabili rispetto al 2022, confermando al primo posto i trilocali (42,55% del totale) in tutte le regioni italiane, seguiti dai bilocali (23,93%), soprattutto al Centro e al Nord, e dai quadrilocali (17,74%), particolarmente ricercati nel Sud e nelle isole. I monolocali, invece, risultano essere la tipologia di immobile meno scambiata in tutte le regioni, con un’incidenza intorno al 2% sul totale.

Tempistiche e prezzi di vendita

Nel panorama del mercato immobiliare residenziale la Lombardia emerge come la regione trainante seguita nel Nord da Veneto e Piemonte. Nel Centro Italia, il Lazio si posiziona al vertice, seguito da Toscana ed Emilia-Romagna, mentre al Sud, la Puglia e la Campania mostrano una significativa attività. Nelle isole, la Sicilia guida il mercato.

Nell’ultima parte del 2023, i giorni necessari per la vendita sono ritornati ai livelli del 2022: occorrono in media 7 mesi per concludere un’operazione di vendita e 3 mesi per l’affitto. Analizzando il mercato nazionale per macroaree, si osserva una maggiore dinamicità al Nord, dove i tempi di vendita si riducono a circa 5 mesi.

Sul fronte dei prezzi si registra una lieve crescita nel lungo periodo. Nel breve invece vi sono ancora delle oscillazioni: nel 2023 il prezzo al mq si attesta sui 1.762 euro, rispetto ai 1.812 euro del 2022.

Mutui: il tasso fisso resta prevalente

Secondo le previsioni, la domanda nella seconda parte dell’anno dovrebbe registrare un graduale aumento in virtù anche di una dinamica positiva dei mutui. Secondo i dati elaborati dall’Ufficio Studi di 24MAX, società di mediazione creditizia del Gruppo RE/MAX, nel secondo semestre del 2023 il 93,78% dei mutui erogati è stato finalizzato all’acquisto.

Il tasso fisso resta la soluzione preferita, con il 79,66%, il tasso variabile rappresenta il 18,77% mentre il tasso misto il 1,57%. Aumenta la percentuale di richiedenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Per le fasce di età, quella compresa tra i 35-44 anni si conferma essere la più attiva, rappresentando il 36,3% della domanda. Resta stabile l’importo medio erogato, che si mantiene in un intervallo compreso fra i 100 e i 140 mila euro.