Valutazione immobili: dall’ABI nuove linee guida

Pubblicato il 9 December 2010
Valutare un immobile non è facile e soprattutto fa correre sempre grandi rischi a chi è in attesa di vedersi concedere un mutuo da una banca. A tal proposito, l’ABI ha appena approvato un nuovo documento con le linee guida per valutazioni più corrette, eque e trasparenti.
Quando si ha a che fare con i mutui, ci sono delle particolarità come la durata, il tasso applicato, l’entità della rata conseguente e tanti altri aspetti di carattere strettamente bancario che naturalmente vanno analizzati al microscopio. Ma per chiunque si trovi a dover richiedere un mutuo uno dei fattori più importanti è la valutazione dell’immobile, chiave determinante per stabilire l’importo complessivo del mutuo stesso. Queste valutazioni spesso sono soggette all’arbitrio di chi le fa, per questo le criticità sono molteplici.
Per questo motivo, l’ABI ha appena formulato e fatto sottoscrivere a tutti i soggetti interessati il nuovo protocollo di intesa sulle “Linee Guida ABI per la valutazione degli immobili in garanzia delle esposizioni creditizie”. Società di valutazione immobiliare, ordine dei geometri, degli agronomi, degli architetti, degli ingegneri, dei periti industriali, di quelli agrari, oltre naturalmente Tecnoborsa: l’elenco dei firmatari del nuovo documento (che trovate su www.abi.it) è davvero lungo.
Discrezionalità, dicevamo. Spesso le differenze tra una valutazione e l’altra sono notevoli, e soprattutto poco eque. Così il richiedente si trova spesso a vedere la propria casa sottovalutata rispetto a quello che è il suo valore reale. Ma c’è anche l’ipotesi opposta, vale a dire che l’immobile in questione venga sopravvalutato. Sembrerà strano, ma in questi casi il danno è addirittura maggiore: la Banca si sentirà esposta a rischi più elevati, richiederà maggiori garanzie e sarà portata ad impegnarsi per una cifra totale inferiore rispetto a quella della valutazione. Giocoforza anche il mutuatario dovrà fare i conti con rischi maggiori, visto che in queste circostanze le somme elargite sono piuttosto consistenti.
L’obiettivo dell’ABI, con questo documento, è quello di limitare il più possibile questi casi di errori nelle valutazioni. Il protocollo è dettagliatissimo in ogni suo passaggio, ma, per sintetizzare, si snoda su tre punti cruciali.
1- Maggiori livelli di professionalità ed onorabilità dei periti chiamati alla valutazione
2- Definizione e formulazione di valore di mercato secondo le indicazioni date dalla Banca d'Italia
3- Uniformità delle metodologie di valutazione immobiliare agli standard internazionali
L’ABI, nel corso della convention tenutasi a Roma a fine novembre, ha parlato chiaro a tutti i soggetti firmatari: sono questi i tre obiettivi primari del documento, e rappresentano le tre linee guida da cui in futuro non si potrà più prescindere.
Secondo l’associazione con questi paletti fissati sarà possibile recuperare il ritardo in materia dagli altri paesi europei e si tenterà di modernizzare il mercato del credito ipotecario, dotandolo di maggiore efficienza, trasparenza e conformità a quelle che sono le direttive europee. Tutto ciò consentirà anche di assicurare una più alta stabilità al nostro mercato bancario, sia in materia di erogazione dei crediti sia per quanto concerne le emissioni o acquisizioni di titoli che riguardano operazioni di cartolarizzazione. A breve l’ABI convocherà un tavolo di lavoro tra tutti i soggetti coinvolti per stabilire le strategie esecutive del protocollo e per attuare questi principi guida, arrivati nel frattempo anche sul tavolo di Bankitalia e su quello dell’Autorità garante per la Concorrenza e il Mercato.
di Valerio Mingarelli
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Il profilo dell'autore

Valerio Mingarelli Valerio Mingarelli, marchigiano, è giornalista professionista fin dall’età di 28 anni.
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