Sospensione del mutuo: c'è tempo fino al 31 marzo
22 mar 2013 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.

Buone notizie per le famiglie che hanno un mutuo a carico e che sono state colpite da qualche fatto tale da comprometterne la capacità di pagare le rate in modo da restituire il mutuo stesso (un esempio tragica ente attuale è la perdita del posto di lavoro). Questi nuclei famigliari possono usufruire della possibilità di richiedere la sospensione dell'obbligo del pagamento delle ratefino alla data del 31 marzo.
La data è scaturita fuori dall'accordo tra l'Abi, l'Associazione bancaria italiana e 13 associazioni di tutela dei consumatori: Adiconsum, Acu, Adoc, Asso-Consum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori. La possibilità di procrastinare la data della restituzione delle rate è subordinata al possesso di due sole condizioni: la prima è che l'evento che impedisce il pagamento sia tale da pregiudicare ogni capacità di rimborso e sia avvenuto entro lo scorso 28 febbraio; altra condizione necessaria per chiedere la sospensione del mutuo è che la domanda di arrivi da persone che non abbiano già usufruito in precedenza della sospensione.
Secondo i dati comunicati dall'Abi, a dicembre 2012 si contavano oltre 85mila mutui sospesi dagli istituti bancari: una massa di mutui che generava un ammontare di 9,8 miliardi di euro di debito residuo. Proprio tramite la sospensione del mutuo, gli esperti stimano che sia stata garantita a ogni famiglia una liquidità complessiva di oltre 606 milioni di euro.
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