Mutuo per casa estero
Mattone estero che passione! Che sia la casa per la villeggiatura o un buon investimento che concede maggiore sicurezza e possibilità di guadagno rispetto alla più volatile Borsa, sono molte le ragioni che spingono ogni anno migliaia di italiani a varcare i confini del BelPaese per acquistare un immobile.
Se nel 2009 sono state acquistate quasi 35mila unità all’estero, lo scorso anno si è praticamente abbattuto il muro delle 40.000. Un boom facilmente spiegabile: la crisi internazionale ha provocato una forte caduta dei prezzi, al contrario invece di quanto accaduto in Italia dove le quotazioni si sono mantenute alte e l’offerta è risultata piuttosto scarsa.
Ma per gli esperti il trend positivo è tutt’ora in corso. Anche il 2011 è, infatti, un anno buono per chi intende effettuare una compravendita estera, dato che l’euro resta ancora forte contro dollaro e sterlina e i prezzi delle case non sono aumentati.
Anzi, in determinate circostanze - come negli Stati Uniti, in Spagna, in Grecia, in Gran Bretagna o negli Emirati Arabi - tendono ad essere ancora al ribasso. Basti pensare che a Dubai un appartamento bilocale può essere acquistato con 60 mila euro, l’equivalente del costo di un box auto di una grande città italiana. Mentre nella West Coast americana, il mercato del mattone è letteralmente crollato con punte del 50%, come a Miami.
Senza sottovalutare che per investire nel mattone non bisogna essere particolarmente facoltosi: si può ricorrere a un mutuo. Ormai, infatti, è sempre più semplice accendere un mutuo per comprare oltreconfine.
Detto che in Italia è difficile trovare una banca che conceda mutui - perché le disposizioni ipotecarie e catastali differiscono da Stato a Stato - il prestito va ricercato nel luogo stesso in cui si intende acquistare l’immobile. Ma con una procedura decisamente più snella. E in questa situazione ci viene in aiuto Internet. Le banche estere con sede in Italia offrono ai clienti l’acceso alle offerte di mutui locali attraverso i propri siti.
Diversa strada da percorrere per ottenere un prestito per la casa è contattare le agenzie immobiliari specializzate per le compravendite all’estero o quelle che aderiscono alla piattaforma di un circuito internazionale e sono, quindi, in grado di offrire consulenza fino all’erogazione del mutuo.
Inoltre, c’è anche un’altra soluzione da tenere a mente e che consente di non muoversi dall’Italia: è il mutuo di liquidità - rivolto solamente ai proprietari di casa non ipotecata - che fa ottenere fino al 50% del valore di mercato attuale dell’immobile. I fondi così ricevuti possono essere utilizzati per la compravendita all’estero. Risulterà conveniente - in termini di competitività dei tassi - solo per importi superiori a 40mila euro.
Una valutazione a parte va fatta per le richieste di mutuo in divisa estera come dollaro, sterlina o franco svizzero che consentono di trarre vantaggio dall’andamento dei tassi di interesse e dal rapporto di cambio tra la valuta estera e l’euro.
In questo caso, la domanda può essere avanzata presso le banche italiane, ma bisogna sempre valutare il rischio che bisogna accollarsi, inclusi i costi di cambio per l’incasso delle rate ed eventuali commissioni aggiuntive richieste dall’istituto bancario.
Per quanto riguarda le modalità di richiesta del mutuo per comprare casa all’estero, alla banca dovranno essere prodotti gli ultimi estratti del conto corrente, la dichiarazione dei redditi e, se lavoratore dipendente, le buste paga. Nella maggior parte dei casi, inoltre, viene richiesta l’apertura di un conto corrente, da tenere per tutta la durata del mutuo.
Infine, l’aspetto fiscale. Va considerato che dal 2009 esiste l’obbligo di dichiarare gli investimenti immobiliari detenuti all’estero nel casella RW del modello Unico anche se non produttivi. L’obbligo scatta per le proprietà con un valore superiore ai 10mila euro.
Se invece l’immobile estero produce reddito, perché dato in affitto, bisogna dichiarare l’importo nel riquadro RL decurtando i canoni delle spese relative all’immobile che la legislazione locale ammette in deduzione.
*Aggiornamento: le ultime novità in fatto di mutui per case all'estero sono disponibili in questo articolo di settembre 2012.*
10 June 2011 di Patrizia De Rubertis
Floriana Liuni
03/11/2015, 13:59:56
Giorgio
21/10/2015, 12:48:57
Francesca
27/06/2011, 15:25:09
Gabriele
27/06/2011, 15:19:20
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