C’è una casa per te
17 giu 2025 | 4 min di lettura | Pubblicato da Cristina B.

Aumentano le donazioni in Italia e soprattutto quelle di immobili. Lo evidenziano i notai con il report dedicato a questo istituto giuridico. Si donano immobili, soprattutto prima casa e in misura maggiore ai giovani. Ecco cosa succede
Una crescita di quasi il 2% rispetto al 2023, ripartono le donazioni di beni mobili, nel 2024. Crescita più decisa per quelle immobiliari: sono state oltre 271 mila rispetto al 2023, un segno positivo in aumento del 6,8%. Le donazioni di case, capannoni e altri immobili rappresentano oltre la metà degli atti che anticipano i passaggi di ricchezza.
In Italia le donazioni di beni mobili sono state 47.085 nel 2024, superiore dell’1,7% rispetto al 2023 quando si erano fermate a 46.289 e quasi pari al 2022, anno in cui erano state 47.574. Le donazioni immobiliari presentano un andamento ancora migliore: sono state 217.749 nel 2024, con un netto aumento, +6,8%, rispetto al 2023 in cui erano state 203.888 e al 2022 in cui erano state 212.992, avvicinandosi al numero record di 221.642 raggiunto nel 2021. Sono i risultati contenuti nel Rapporto Dati Statistici Notarili (DSN) 2024 elaborato dal Consiglio Nazionale del Notariato relativo alle donazioni. Il campione di dati analizzato è raccolto e elaborato sulla base dell’attività di tutti gli studi notarili sul territorio nazionale e sono da considerare dati reali, spiega il consiglio nazionale del notariato, in quanto rappresentano le effettive transazioni effettuate in Italia nel corso del 2024. Dal punto di vista economico-giuridico le donazioni sono considerate un’anticipazione sulla futura successione, specificano i notai, per questo motivo sono un valido strumento per gestire in vita il passaggio generazionale di denaro, aziende, immobili o più genericamente del patrimonio familiare.
Donazioni di beni immobili
Aprendo il capitolo casa, le donazioni di beni immobili nel 2024 sono state 217.749 in aumento rispetto agli anni precedenti, nel 2023 erano state 203.888 e nel 2022 212.992. Le donazioni di abitazioni o fabbricati in genere (capannoni, negozi, ecc.) Rappresentano il 56,45% del totale, con un incremento rispetto al 2023, in cui erano il 55,81%. Rimane invece identico all’anno precedente il numero delle donazioni della nuda proprietà dei fabbricati (16,64 % del totale) e quasi invariato quello dei terreni agricoli (in percentuale si tratta del 13,25% nel 2024 a fronte del 13,72 % del totale nel 2023).
Da un punto di vista geografico lo strumento delle donazioni immobiliari risulta utilizzato più di frequente al sud e nelle isole, dove complessivamente vengono stipulati il 48,82% degli atti in questione. Nel 2024 però, come già era accaduto nel 2023, si registra un aumento delle donazioni stipulate al centro (14,67% del totale) rispetto a quelle stipulate nelle isole (12,75%).
Le regioni in cui in termini assoluti si donano di più immobili sono la Campania con il 13,07% del totale, il Trentino Alto Adige con il 10,68%, la Sicilia con il 10,53% e la Puglia con il 9,94%. Da un punto di vista anagrafico, l’età in cui si riceve un immobile per donazione o se ne effettua una è costante rispetto a quanto rilevato negli anni precedenti: i donatari hanno solitamente tra i 18 ed i 55 anni e la fascia d’età che percentualmente riceve più donazioni è quella tra i 46 e i 55 anni, con il 26,11% del totale, mentre si dona a partire dai 56 anni. L’unica eccezione in questo ambito è costituita dalla donazione del solo usufrutto di fabbricato che viene effettuata con una certa frequenza anche a favore di persone avanti negli anni: il 16,47% di chi riceve questo tipo di donazione ha tra i 76 e 99 anni.
Tra coloro i quali richiedono l’agevolazione prima casa prevalgono i soggetti che hanno tra i 18 ed i 35 anni (sono il 34,32% del totale), segno che quando si dona ai più giovani si dona una prima casa, mentre andando avanti con gli anni l’oggetto della donazione può essere anche una seconda casa o un altro tipo di fabbricato.
Donazioni di beni mobili
Nel 2024 il numero di donazioni di beni mobili è stato di 47.085, superiore a quello del 2023, anno in cui si erano fermate a 46.289. I beni mobili più donati sono le quote e le azioni (42,39% in piena proprietà 5,32 % in nuda proprietà), seguite dal denaro (40,64 % del totale delle donazioni mobiliari).
Sono stabili le donazioni di partecipazioni societarie (42,39%) che restano le più frequenti tra le donazioni di beni mobili e risultano sostanzialmente invariate anche le donazioni di azienda, che nel 2024 sono state il 6,14% (contro il 6,32% del 2023 e il 6,49% del 2022), che rimangono comunque al terzo posto tra le tipologie di oggetti donati nel 2024. Restano marginali le donazioni di altri beni mobili, tra cui i titoli (0,79 % del totale).
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