Agevolazione prima casa ampia

In caso di successione l'erede può fruire dell'agevolazione prima casa in relazione ad uno solo degli immobili ereditati, da individuare nella dichiarazione stessa, anche se questo è formalmente costituito da due particelle catastali a condizione che le stesse risultino "unite di fatto ai fini fiscali".

È questo il chiarimento fornito dallAgenzia delle entrate con la risposta all’interpello n. 155 del 24 gennaio.

Il caso

La nonna muore e lascia un appartamento in eredità al nipote. Quest’ultimo vive già nello stabile dove risiedeva la nonna, in diverso appartamento, adibito a sua prima casa. La situazione che si viene a creare è di uno stabile composto da più appartamenti e pertinenze, individuati in distinte particelle catastali con intestazione diversa ma senza autonomia funzionale e reddituale da essere dunque ai fini fiscali, riunite di fatto.

Il contribuente chiede il chiarimento all’Agenzia delle entrate prospettando la sua soluzione. Se in pratica, in sede di successione, conservi l’agevolazione prima casa per alloggio e pertinenze anche intestate in maniera diversa, per il contribuente ciò è possibile senza ritornare in catasto e procedere a fusione catastale con l’accorpamento dei mappali come avviene nel caso di immobili contigui.

La risposta dell’Agenzia

L’Agenzia concorda con quanto prospettato dal contribuente. L’Agenzia dopo aver percorso le norme che disciplinano i requisiti per il mantenimento dell’agevolazione prima casa ricorda che "il beneficio in argomento possa essere riconosciuto una sola volta per ciascun beneficiario in relazione all'immobile cui egli faccia riferimento nella dichiarazione resa e allegata alla denuncia di successione; pertanto, l'agevolazione può essere accordata per tanti immobili caduti in successione quanti sono i beneficiari in possesso dei requisiti, purché si costituisca per mezzo della dichiarazione­ una diretta relazione tra il bene ed il soggetto beneficiario dell'agevolazione».

Ciò posto, nel caso di specie, in presenza di tutte le condizioni sopra descritte, l'istante potrà richiedere l'agevolazione "prima casa" in relazione ad uno solo degli immobili caduti in successione, da individuare nella relativa dichiarazione, anche se lo stesso risulti formalmente costituito da due particelle catastali (con distinta titolarità),  a condizione  che  le  stesse  risultino  "unite  di  fatto"  ai  fini  fiscali,  in  quanto  prive  di  autonomia funzionale e reddituale.

In buona sostanza il beneficiario delle agevolazioni deve dichiarare il possesso dei requisiti nella dichiarazione di successione. Il mantenimento dell’agevolazione, in una sorta di trattamento di favore si applica a uno solo degli immobili che sono arrivati in successione o in donazione, per gli altri immobili si seguirà la tassazione ordinaria.

31 January 2023 di

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