Superbonus, preoccupa lo stop alla cessione del credito
22 feb 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.

La novità è operativa dal 17 febbraio
Il decreto legge 16 febbraio 2023, intitolato "Misure urgenti in materia di cessione dei crediti" ha decretato lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura per il superbonus 110 e per gli altri bonus fiscali.
Uno stop che ha provocato un vero terremoto nel mondo delle imprese di costruzione e delle banche. E che preoccupa non poco i consumatori, primi fra tutti quelli che hanno sottoscritto mutui prima casa e che vedono in pericolo la ghiotta possibilità di avere un beneficio per il rifacimento e la messa a norma esg delle loro case.
Lo stop, già entrato in vigore, vale per tutte le nuove operazioni di cessione: sono previste anche delle casistiche di esclusione, per chi potrà continuare a usufruire delle cessioni.
L'incontro con le banche
Per trovare una soluzione al problema dei crediti incagliati, il governo ha incontrato Abi e Ance, ossia i rappresentanti delle banche e del mondo delle aziende: da loro è avanzata l'ipotesi di una compensazione dei crediti nell'F24.In pratica, questo vorrebbe dire che le banche, le quali non possono più acquistare crediti, potrebbero scaricare i debiti compensandoli con gli importi dei pagamenti fiscali fatti dai clienti con i modelli F24 ai propri sportelli. L'ipotesi presuppone un costo immediato da parte del governo e che andrebbe di pari passo con una garanzia statale.
Stop in decreto dal 17 febbraio
Lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito è operativo a partire dal 17 febbraio 2023, giorno di entrata in vigore del decreto legge che prevede ancora una serie di casistiche per alcune spese per il superbonus 110 e per gli altri bonus fiscali i quali potranno continuare a usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura.
In questo senso si fa riferimento alle operazioni già avviate o a quelle per cui è stata già presentata la Cilas, la Comunicazione di inizio lavori asseverata per il superbonus.
I costruttori esprimono soddisfazione
"Siamo soddisfatti – sottolinea al termine dell'incontro la presidente Ance, Federica Brancaccio - Abbiamo trovato un confronto franco e un'apertura e una grande consapevolezza da parte del Governo che vanno sbloccati i crediti pregressi. Il governo ci ha dato aperture e rassicurazioni sui crediti pregressi anche attraverso l'utilizzo dell'F24. Un ragionamento invece per le misure stabili sul futuro, in base alla possibilità di copertura del bilancio".
Ipotesi cartolarizzazione e Cdp
Per quanto riguarda la cessione del credito, una delle ipotesi al vaglio è quella della cartolarizzazione. “È una possibilità che stiamo studiando con il Mef, con gli esperti del settore - sottolinea Alessandro Cattaneo, presidente dei deputati di Forza Italia - Il tema è complesso : bisogna evitare che il conto dello spendi e spandi che qualcuno in passato non ha saputo governare ricada su famiglie e imprese".
Un'altra ipotesi contempla il possibile intervento della Cassa depositi e prestiti, allo studio del viceministro al Mit, Edoardo Rixi.
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