Superbonus 110% ancora vivo ma con tanti cambiamenti
16 set 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.

Importanti novità per la cessione del credito
Caduto il governo Draghi, molti, anche chi ha contratto mutui prima casa, si sono chiesti che fine facesse il superbonus 110%. Ebbene cambia dopo le tante novità introdotte dal decreto Antifrode, dalla Legge di bilancio 2022 e dal decreto sostegni ter.
Di fatto, il correttivo principale è quello che cancella la data del 1º maggio aprendo la cessione del credito ai correntisti a tutti i crediti pregressi. Le novità sono tutte racchiuse nell'ultima circolare guida dell'Agenzia delle Entrate, anche se, da indiscrezioni, si viene a sapere che i soldi sono finiti e che probabilmente non ci saranno ulteriori proroghe.
Le proroghe
La proroga stabilita adesso è differenziata: al 2023 per i condomini ed edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate anche se di proprietà di persone fisiche; fino al 2025 per condomini ed edifici composti da due a quattro unità immobiliari ma con aliquota decrescente (al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025).
Con la legge di bilancio 2022, poi, è arrivata la proroga al 31 dicembre 2022 per le case unifamiliari senza più vincolo legato al tetto Isee di 25 mila euro: c'è, invece, il vincolo del raggiungimento del 30% dei lavori al 30 settembre 2022.
Con il decreto Aiuti è arrivata la proroga della scadenza del 30 giugno 2022 spostata al 31 dicembre 2022, sempre se è stato raggiunto il 30% dei lavori. Per l'installazione di un sistema solare fotovoltaico la scadenza è stata riallineata a quella degli altri lavori oggetto del superbonus.
Detrazioni
Per quanto riguarda gli anni nei quali si può usufruire della detrazione, essa cambia a seconda dell'anno in cui vengono sostenute le spese: detrazione in cinque rate di pari importo per le spese sostenute nel 2020 e nel 2021; detrazione in quattro rate di pari importo per le spese effettuate nel 2022.
Decreto antifrode
Novità importante è l'approvazione del decreto antifrode, in vigore dal 12 novembre 2021: essa prevede che l'Agenzia delle Entrate entro cinque giorni lavorativi dall'invio della comunicazione dell'avvenuta cessione del credito può sospendere l'efficacia della comunicazione delle cessioni per massimo 30 giorni.
Novità dell'ultima ora è quella della non applicabilità del decreto antifrode agli interventi di edilizia libera e quelli inferiori ai 10 mila euro.
Cessione del credito
È uno degli argomenti più spinosi e di maggiore interesse. L'ultima novità riguarda il Decreto Aiuti che introduce, per le banche e per le società appartenenti ai gruppi bancari, la possibilità di cedere il credito a qualsiasi correntista. Questo può essere fatto sempre. In sostanza, si tratta di un'apertura alle partite iva che, però, non avranno facoltà di ulteriore cessione.
Effetto retroattivo
Novità importante è che la modifica alla cessione del credito ha un effetto retroattivo, cioè si applicherà anche a crediti maturati prima dell'entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Aiuti.
La modifica dà la possibilità alle banche di cedere tutti crediti presenti sulla piattaforma cessioni dell'Agenzia delle Entrate, ossia anche quelli precedenti alla data del 1° maggio 2022. È stato, inoltre, posticipato al 15 ottobre 2022 il termine per comunicare i lavori della cessione del credito solo per le imprese e titolari di partita iva: gli altri hanno il termine al 29 aprile.
Agenzia delle entrate, l'ultima circolare
L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la nuova circolare 23/E del 23 giugno che è una guida con le ultime modifiche in tema di cessione del credito e sconto in fattura ma anche per l'obbligo di asseverazione e l'attestazione di congruità dei prezzi e sanzioni e controlli.
L'Abi, a sua volta, ha pubblicato una circolare ribadendo la necessità di muoversi nella linea del massimo rigore per evitare ripercussioni su chi acquista i crediti.
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