Studenti fuori sede: posti in aumento, ma sono ancora pochi
3 ott 2023 | 2 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.

Continuano le proteste nelle città
Pubblicato il 3 October 2023
Da Milano a Roma, da Cagliari a Firenze: in oltre venti città italiane sono tornati gli studenti in tenda. Si accampano davanti agli atenei per protestare contro il caro-affitti e la scarsità di posti disponibili negli studentati. I due problemi sono intrecciati: l’aumento dei canoni, in case messe a reddito per pagare un mutuo o avere un’entrata supplementare, ha reso ancor più pressante l’esigenza di nuove residenze universitarie.
Ma qual è, a oggi, la situazione? La risposta si trova nell’ultimo report dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca).
Posti in aumento
La buona notizia è un aumento, attorno all’11%, dei posti nelle residenze universitarie: si passa dai 44.733 dell’anno accademico 2022/2023 ai 49.251 dell’anno accademico 2023/2024. Sono in grande maggioranza, per l’85%, riconducibili a enti pubblici (regionali o atenei). Il restante 15% è gestito invece da enti privati.
La distribuzione non è omogenea sul territorio nazionale, come peraltro non lo è quella degli studenti. Dai dati a disposizione, la Lombardia risulta essere la regione con il maggior numero di posti (11.125) di cui il 21,9% in collegi di merito o enti privati.
Regioni: promosse e bocciate
Nonostante il passo avanti, la disponibilità non è ancora sufficiente. Considerando i 446.603 studenti fuori sede, c’è in media un posto in residenze universitarie ogni 9 iscritti.
In Molise, ci sono appena 200 posti disponibili, tutti in residenze di enti privati, per i 4.113 fuori sede iscritti. Un posto ogni 20 iscritti. Rapporto simile anche in Basilicata (un posto ogni 22 studenti) ed Emilia-Romagna (18). Quest’ultima, nonostante sia la regione con più posti dopo la Lombardia (4.775), non riesce a coprire l’enorme afflusso dei 86.227 fuori sede. Il rapporto studenti posti è a due cifre anche per Umbria (15), Lazio (13), Veneto, Piemonte e Toscana (tutte e tre attorno a 10). Situazioni opposte si registrano in Calabria e in Sardegna, dove il rapporto tra alloggi e studenti fuori sede è di 1 a 1. C'è un posto ogni 3 studenti in Sicilia e ogni 2 in Puglia. Si tratta di regioni che però devono sostenere un numero decisamente inferiore di fuori sede (sono 1.236 in Sardegna e poco più di 2.600 in Calabria).
E, come sottolinea l’Anvur, i dati richiedono ulteriori approfondimenti, “con analisi a livello territoriale che prendano in considerazione anche la qualità delle residenze e dei collegamenti rispetto alle sedi universitarie”.
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