Londra, la Brexit spinge gli affitti e i prezzi
11 feb 2020 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.

Incrementi previsti per gli immobili nel settore del lusso
Nonostante il futuro del Regno Unito post Brexit appaia ancora incerto sotto molti aspetti, dal mercato immobiliare londinese sembrano invece arrivare segnali molto precisi. Chi possiede un immobile nella City starebbe già fregandosi le mani per le possibilità di spuntare dal canone di locazione un rendimento interessante a fronte di un aumento della domanda.
A confermarlo sono diverse ricerche tra cui quella divulgata poche settimane fa da HousingAnywhere e dall’ultima in ordine di tempo diffusa dalla società Savills.
Secondo l’HousingAnywhere Rent Index, un indice elaborato sulla base dei dati di cui dispone l’omonima piattaforma di intermediazione tra proprietari e affittuari, Londra è destinata a restare sul podio della classifica delle città europee con gli affitti più elevati nonostante un leggero rallentamento nella corsa dei prezzi.
La tendenza è ancora più accentuata se si guarda all’andamento del mercato degli immobili di lusso che rappresentano per gli addetti ai lavori il segmento “prime”. I prezzi nella capitale continueranno a salire spinti dalla domanda proveniente in particolare dal settore finanziario e tecnologico, contrariamente alle aspettative di chi ne aveva pronosticato la fuga per effetto della Brexit.
Secondo le previsioni del gruppo immobiliare Savills gli affitti nel settore lusso della capitale aumenteranno dell’1% nel 2020 e del 10,9% nei prossimi cinque anni. Ma non è escluso un valore ancora più elevato per gli immobili appartenenti alla fascia top del mercato: le stime indicano un incremento del 20,5% nel centro di Londra e dell’11,5% in altri quartieri della capitale.
A prescindere dalla tipologia di immobile, tuttavia, molti proprietari si starebbero preparando a sfruttare il “rimbalzo” post-Brexit per affacciarsi sul mercato. All’orizzonte appare quindi come probabile una nuova spirale di aumenti dei valori: il previsto aumento dei prezzi delle case in vendita dovrebbe causare un aumento del numero di potenziali inquilini, rappresentato dalle persone che non sono in grado di acquistare un immobile neppure facendo ricorso ad un mutuo prima casa.
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