In Italia calano le aste immobiliari
10 nov 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Aumenta, però, il ricorso a modalità telematiche
Brutte notizie in arrivo per chi vuole accendere un mutuo prima casa e provare a fare l'affarone con le aste. Nei primi nove mesi del 2023 è sceso il numero delle vendite giudiziarie immobiliari.
Lo dice l'Osservatorio Immobiliare delle vendite giudiziarie di Abilio Spa, società del gruppo Illimity, in collaborazione con PwC: dai dati emerge che le esecuzioni si sono attestate in nove mesi a 115mila, in calo del 20% rispetto alle 144mila al 30 settembre 2022. Il corrispondente volume di base d’asta è stato pari a 18 miliardi di euro, valore che si confronta con i 24 miliardi nel corrispondente periodo del 2022 (-25%).
Oltre 111.000 immobili in asta nel 2023
Secondo il report, sono stati messi in vendita, attraverso procedure concorsuali ed esecutive, 111.453 immobili: il dato è in ribasso del 20% rispetto ai primi nove mesi del 2022. Di conseguenza, scendono anche i tentativi di vendita che passano da 143.957 esperimenti al 30 settembre 2022 a 114.820 esperimenti nei primi nove mesi dell’anno in corso.
I primi nove mesi dell’anno hanno anche visto la decisa riduzione di nuovi immobili immessi alla procedura di asta: 34.000 contro 45mila del corrispondente periodo del 2022.
A chi rivolgersi per l'esecuzione
Tra i soggetti che si fanno avanti in aiuto degli acquirenti, è in crescita il supporto ai Tribunali dei Soggetti Specializzati che consentono l’implementazione di un’azione di vendita mirata e capace di massimizzare la platea dei potenziali acquirenti e i risultati della liquidazione. Lo studio ha evidenziato come i tempi di pubblicazione degli esperimenti risultino minori in quei Tribunali che fanno maggiormente ricorso all’ausilio dei Soggetti Specializzati: 100 giorni rispetto ai 141 del corrispondente periodo del 2022.
Aumentano le procedure esecutive telematiche
L’Osservatorio evidenzia, inoltre, come vi sia un sempre maggior ricorso da parte dei Tribunali a modalità telematiche di vendita. Questo, non solo per effetto della sua imposizione da parte del Legislatore a partire dal 2018, ma anche grazie all'adeguamento da parte dei Tribunali che, post pandemia, hanno accelerato l'utilizzo del metodo online per velocizzare il processo di vendita. Gli esperimenti esecutivi celebrati con modalità telematica sono passati dal 33% a marzo 2019 al 77% a dicembre 2022, incidenza salita all’81% nel primo semestre del 2023.
Le previsioni
Stante che, nei primi nove mesi, si è stabilizzato a 4.000 il numero di nuove procedure e si è pertanto interrotto il trend di calo avviato dopo la pandemia, l'Osservatorio ritiene “che la fase di rallentamento del mercato possa essere prossima a concludersi e che sia quindi possibile aspettarsi un’inversione di tendenza nel prossimo futuro”.
Il mercato, secondo gli esperti, potrà “tornare a crescere quando cesseranno di produrre effetti gli interventi straordinari citati ed emergeranno pienamente per le imprese le sfide connesse agli attuali contesti di mercato, che oggi non si riflettono ancora nei numeri analizzati”.
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