Case, in Europa prezzi in rimonta
19 gen 2017 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.

Mentre in Italia c'è ancora incertezza circa i tempi della ripresa immobiliare, soprattutto per quanto riguarda l’andamento dei prezzi, in Europa invece vi sono già chiari segnali di un’inversione di tendenza.
Secondo un’indagine pubblicata a inizio gennaio e condotta da Global Properties Guide, società di ricerca sul settore immobiliare residenziale, che ha analizzato l’andamento a livello mondiale, nel terzo trimestre 2016 sono già cinque i Paesi che hanno mostrato una forte crescita dei valori al metro quadro.
A mettere a segno le migliori performance sul fronte dei prezzi tra settembre del 2015 e settembre del 2016 sono state nell’ordine: la Cina con il 24,32%, l’Islanda con il 10,85%, il Canada con il 10%, la Romania con il 9% e la Germania con l’8,64%. Più in generale, i prezzi delle case sono saliti in 17 dei 23 Paesi esaminati nel corso dell’anno preso come riferimento.
Il mercato islandese, secondo nel mondo per tasso di incremento, si è rivelato anche il più forte a livello europeo: a determinare la performance positiva è il divario tra una domanda elevata e un’offerta contenuta, soprattutto nella capitale Reykjavik.
Anche in Svezia il mercato è vivace con un incremento dei prezzi del 7,56% nel periodo considerato. Altro mercato forte è quello irlandese che registra un aumento dei prezzi delle case del 7,43%. Anche le Repubbliche baltiche registrano una leggera ripresa. A Riga, in Lettonia, le quotazioni delle abitazioni sono salite del 7,32%. Solo un anno prima la performance del mercato era stata dello 0,16%.
In Estonia, a Tallinn, comprare un appartamento oggi costa il 7,2% in più rispetto a settembre 2015. A seguire, tra gli altri mercati in ripresa si segnalano la Romania con i prezzi in aumento del 9,2%, la Repubblica Slovacca con il 6,18%, seguita da Vilnius in Lituania, con un aumento del 5,1%, Istanbul in Turchia (4,92%), Regno Unito (4,17%), e Norvegia (3,8%)
La tendenza all’aumento dei prezzi non è tuttavia omogeneo: la Russia rimane il mercato più debole con un calo dei prezzi di circa l’11% anno su anno. Cali inferiori invece in Montenegro (-5,33%), Ucraina (-2,93%), Svizzera (-1%), Macedonia (-0,57%) e Grecia (-0,53%).
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