Costruzioni, cresce l'occupazione ma cala la produzione
4 nov 2025 | 2 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.

Il settore delle costruzioni accelera. Nel 2024, la filiera ha mostrato un consolidamento dell'occupazione, con un aumento di 156mila addetti su base annua (+5%) che porta il totale a 3,3 milioni di occupati.
Dopo tre anni di forte espansione, che ha consentito di recuperare e superare i livelli precrisi del 2008, il valore complessivo della produzione registra una lieve flessione, attestandosi a quota 643 miliardi di euro (-1,7% in termini reali rispetto al 2023). È quanto emerge dal Rapporto Federcostruzioni 2024. Crescita ed espansione occupazionale sono tra gli indicatori che misurano il polso del comparto, assieme ad altri, quali compravendite immobiliari e mutui erogati.
Esportazioni e filiere
La filiera conferma la sua forte vocazione all'export, con esportazioni che raggiungono 64,6 miliardi di euro, generando un surplus della bilancia commerciale di 33,4 miliardi. I settori più dinamici sui mercati esteri sono materiali in legno e marmo, prodotti in ceramica, laterizi (22,7 miliardi), produzioni meccaniche e macchine per costruzioni (15 miliardi), servizi di ingegneria e architettura (11,3 miliardi).
Per quanto riguarda le singole filiere produttive, nel 2024 cresce la filiera della progettazione e dei servizi innovativi che raggiunge 154,5 miliardi di euro (+7,6% rispetto al 2023), consolidando il trend positivo degli ultimi anni. In leggero calo invece altri comparti: la filiera delle costruzioni edili ed infrastrutturali, che rappresenta il 51,4% del sistema con 330,3 miliardi di euro, registra una flessione del -5,3%; la filiera dei materiali per le costruzioni scende a 112,7 miliardi (-2,3%), mentre la filiera delle tecnologie, dei macchinari e degli impianti per l'edilizia si attesta a 45,6 miliardi (-1,6%).
Cosa aspettarsi per fine 2025?
Secondo il rapporto, a sostenere la filiera nel prossimo futuro sarà soprattutto la realizzazione dei lavori legati ai progetti PNRR, la cui conclusione è prevista per il 2026. Finora la spesa del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza ha raggiunto 74,3 miliardi di euro (con il 52% riconducibile a interventi di interesse per le costruzioni), mentre la spesa per investimenti degli Enti Locali è cresciuta del +16,3%.
Per il sistema delle costruzioni nel complesso è attesa una flessione in termini reali del -4,6% rispetto al 2024. Per le costruzioni in senso stretto, ANCE stima un calo del 7% degli investimenti su base annua, legato soprattutto al ridimensionamento della manutenzione straordinaria abitativa per l'abbattimento delle aliquote fiscali.
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