Affitti brevi vs locazioni tradizionali: dove si guadagna di più
10 gen 2025 | 2 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.

La Legge di Bilancio 2025 offre nuove opportunità a chi desidera acquistare usufruendo delle agevolazioni fiscali.
Fino al 31 dicembre 2024 chi acquistava una nuova casa usufruendo delle agevolazioni “prima casa” aveva solo un anno per vendere o donare l’abitazione precedente. La Legge di Bilancio 2025, in vigore dal 1° gennaio 2025, ha invece raddoppiato a due anni questo termine, offrendo maggiore flessibilità ai proprietari che desiderano cambiare casa.
Benefici fiscali dell’agevolazione “prima casa”
L’estensione del termine favorisce chi vuole cambiare casa assecondando le dinamiche reali del mercato immobiliare. In pratica le tempistiche per la vendita della vecchia abitazione sono state adeguati a quelle che sono le condizioni reali in cui avvengono la maggior parte delle compravendite nelle grandi città (si cambia casa dopo aver venduto la precedente).
I benefici connessi alla “prima casa” sono importanti perché offrono vantaggi economici significativi:
- IVA ridotta dal 10% al 4% per acquisti da imprese costruttrici;
- imposta di registro ridotta dal 9% al 2% per acquisti da privati;
- imposte ipotecaria e catastale di 50 euro ciascuna per acquisti da privati e 200 euro per acquisti da imprese. In caso di successione invece, si applica una somma fissa di 200 euro anziché l’aliquota del 3%.
Ovviamente, se la casa già posseduta non viene venduta entro i termini previsti l’acquirente decade dall’agevolazione fiscale e in quel caso vengono applicate le imposte ordinarie e le relative sanzioni.
I requisiti per poter accedere all’agevolazione
La modifica introdotta attraverso la Legge di Bilancio riguarda:
- chi stipula un rogito dal 1° gennaio 2025;
- chi ha stipulato un rogito nel 2024, ma non ha venduto la prima casa entro la fine dell’anno.
Non rientra nella nuova normativa invece chi ha già superato il vecchio termine di un anno per la vendita e ha stipulato il rogito prima del 1°gennaio 2025.
Per beneficiare dell’agevolazione è necessario rispettare però anche alcune condizioni:
- l’immobile non deve rientrare nelle categorie catastali A/1 (abitazioni di lusso), A/8 (ville) e A/9 (castelli);
- l’acquirente deve stabilire la residenza nel Comune dell’immobile entro 18 mesi dall’acquisto o dimostrare di svolgere lì attività lavorativa o di studio;
- l’acquirente non deve possedere altre abitazioni nello stesso Comune in cui si trova quella che beneficia delle agevolazioni e non deve essere proprietario, nemmeno in quota, di altre case acquistate con agevolazioni “prima casa” su tutto il territorio nazionale.
- Se si possiede già una casa ( che non gode delle agevolazioni) nello stesso Comune, questa deve essere venduta prima del nuovo acquisto.
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