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Prima casa e Superbonus, trasferimento di residenza lungo

9 set 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Cristina B.

Ristrutturazioni

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta 230/25, riconosce l’applicazione del termine “lungo”, 30 mesi, invece dei canonici 18 mesi, per trasferire la residenza nell’immobile adibito a prima casa soggetto a lavori di ristrutturazione tra cui quelli legati al superbonus; in questo caso si cumulano le interruzioni e le proroghe legate al periodo Covid e la decorrenza parte dalla fine dei lavori e non dalla data di acquisto. Ecco di cosa si tratta.

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Il principio in breve

Così l’Agenzia delle Entrate si esprime sul quesito in tema di prima casa e superbonus: il termine entro cui l’acquirente deve stabilire la residenza nel Comune in cui si trova l’immobile, per poter ottenere il beneficio fiscale legato al regime agevolato “prima casa”, è di 30 mesi, decorrenti dal 31 ottobre 2023. Tale termine si applica al caso specifico di immobile acquistato il 26 novembre 2021 e identificato al catasto urbano. Vediamo bene la questione affrontata e risolta.

Il quesito 

Un contribuente ha rivolto all’Agenzia delle Entrate un quesito inerente il calcolo del termini per il trasferimento della residenza per mantenere le agevolazioni prima casa. La legge stabilisce, articolo 1 della Tariffa, Parte prima, allegata al Dpr n. 131/1986, e dalla Nota II-bis ,che, tra l’altro, l’acquirente debba stabilire la propria residenza nel comune in cui si trova l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto. Tuttavia, a causa delle misure emergenziali legate alla pandemia, i termini per adempiere a tali obblighi sono stati più volte sospesi e prorogati. Inizialmente fino al 31 dicembre 2020, poi estesi fino al 31 dicembre 2021, successivamente al 31 marzo 2022 e infine rimandati fino al 30 ottobre 2023. 

Il caso esposto dal contribuente vede un acquisto di immobile nel 2021, con la casa soggetta a ristrutturazione con normativa Superbonus, comunicazione inizio lavori asseverata (Cila) depositata presso il comune in cui si trova l’immobile. I lavori oggetto dell'agevolazione di cui al Superbonus sono terminati in data 29 dicembre 2023, mentre i lavori di ristrutturazione ordinaria/straordinaria degli immobili al momento della presentazione dell’interpello non risultato ancora finiti.

Le proroghe per la pandemia e il calcolo dei termini

A seguito delle disposizioni normative che hanno sospeso vari termini legati alle agevolazioni “prima casa” durante la pandemia, in particolare quelli per il trasferimento della residenza, il contribuente ritiene che il termine di 30 mesi per stabilire la residenza nell’immobile agevolato con il Superbonus debba decorrere non dalla data di acquisto (26 novembre 2021), ma dal termine della sospensione, ossia dal 30 ottobre 2023.

Quindi la domanda all’Amministrazione finanziaria è se tale sospensione si applichi anche al termine di trenta mesi, previsto dal comma 10-ter dell’articolo 119 del Dl 34/2020 (Superbonus), per stabilire la residenza nell’immobile agevolato ai fini della conservazione dell’agevolazione “prima casa”.

La risposta 

L’Agenzia dopo aver ripercorso la regola generale e il sistema di proroga introdotte per il Covid e portato avanti con successivi rinvii dal 2021 fino al 2023 ricorda che le circolari dell’Agenzia hanno confermato che la sospensione si applica a tutti i termini essenziali per conservare i benefici fiscali della “prima casa”, quali:

  • il termine di diciotto mesi per trasferire la residenza nel comune dell’immobile;
  • il termine di un anno per acquistare un altro immobile se si vende quello agevolato entro cinque anni;
  • il termine di un anno per vendere un precedente immobile acquistato con agevolazione prima casa.

Con l’introduzione del Superbonus, è stato previsto un termine più lungo, di 30 mesi, per stabilire la residenza negli immobili sottoposti agli interventi agevolati. L’Agenzia ritiene che anche questo termine sia soggetto alla sospensione prevista dalla normativa emergenziale.

Di conseguenza, scrive FiscoOggi che ha commentato l’interpello, nel caso in esame per non perdere i benefici fiscali legati alla “prima casa” e al Superbonus, l’Istante dovrà trasferire la propria residenza nel comune dell’immobile entro 30 mesi a partire dal 31 ottobre 2023, data dunque di ultimazione dei lavori godendo quindi di un tempo maggiore.

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