Mutuo per completare casa
Un italiano su due teme di non riuscire a ripagare i propri debiti, tra cui ovviamente anche le rate per l’acquisto di casa. Una fotografia, quella che emerge da un’indagine condotta da Ipr Marketing, che mostra chiaramente come la crisi abbia sconvolto le famiglie, condizionandone anche il futuro, visto che per i prossimi mesi la metà degli intervistati teme addirittura un peggioramento.
Un quadro che risulta fortemente condizionato dal timore di un aumento delle tasse e della perdita d’acquisto. Un avvitamento che, come abbiamo analizzato in questi ultimi mesi, ha messo a terra non solo il comparto dei mutui ma anche quello immobiliare. Del resto è evidente che per la maggior parte degli aspiranti proprietari di casa coronare il sogno di una vita senza un prestito è abbastanza difficile, se non impossibile.
Eppure proprio questa congiuntura economica ha portato ai minimi storici l’Euribor e l’Eurirs, rispettivamente gli indicatori per i mutui a tasso variabile e fisso. E, anche se dalla fine di gennaio è iniziata una lentissima risalita dei valori, il costo del denaro è saldamente ancorato allo 0,75%. Secondo gli esperti solamente tra la fine di quest'anno e gli inizi del prossimo la scadenza trimestrale dell’Euribor potrebbe raggiungere lo 0,4%, calcolando che in questi giorni segna lo 0,23%.
Buone notizie, insomma, per i mutuatari che possono fare anche affidamento su di una normativa a loro vantaggio. Chi accende un prestito per la casa, oltre alle detrazioni sul mutuo stesso, ha infatti un’agevolazione fiscale conveniente. E questo non solo per il normale mutuo per l’acquisto della casa, ma anche nel caso richieda un finanziamento per esigenze più specifiche come il completamento costruzione.
Si tratta, in particolare, di un mutuo per coprire le spese di completamento e consente di ottenere fino all’80% del valore dell’immobile. In questo caso si intende il valore che la casa acquisterà una volta ultimati i lavori. Ma ovviamente la percentuale è su carta. Meglio ricordare che la crisi finanziaria non solo sta portando a meno erogazioni, ma anche a una diminuzione dell’importo concesso. Il loan to value - così si chiama questo rapporto tra quanto richiesto e il valore della proprietà - è quindi più basso, intorno al 70%.
Ma anche se c’è questa limitazione, l’occasione di richiedere questo particolare mutuo resta ghiotta. A beneficiarne, in particolare, sono quanti hanno ereditato un immobile o hanno iniziato a costruirlo in passato e sono ancora in ballo con i lavori per terminarlo e consentire così di andarci a vivere.
Semplice il meccanismo per accedere al mutuo di completamento costruzione.
Il mutuatario deve avere la proprietà e il possesso dell’immobile ancora in costruzione e, come per qualsiasi altro finanziamento, anche la capacità di restituzione grazie a un’affidabilità reddituale e patrimoniale. Ma ad affiancare un reddito certo, molti istituti bancari possono richiedere anche la presenza del fideiussore.
Accertate le garanzie, va ricordato che il mutuo è erogato sulla base dei preventivi della ditta costruttrice e il capitale sarà corrisposto progressivamente in base all’avanzamento dei lavori di costruzione. La motivazione è chiara: il mutuo viene solitamente richiesto nel caso in cui si acquisti un’immobile da una ditta costruttrice che si presenta sotto forma di cooperativa. Quindi molta attenzione va prestata all’impresa che deve vantare affidabilità e solidità.
Tra i vantaggi più evidenti del mutuo per il completamento costruzione c’è l’Iva agevolata al 4% se l’immobile in oggetto è la prima casa. Mentre nel caso di una seconda casa l’aliquota da applicare è al 10%.
8 February 2013 di Patrizia De Rubertis
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