Mutui, garanzie rafforzate ma occhio alle detrazioni

Dal fondo di garanzia per i mutui extra large al taglio della convenienza delle detrazioni sugli interessi passivi, la Legge di Bilancio 2024 presenta novità per i mutui, vediamole insieme.

Il costo degli interessi passivi nei fringe benefit

Per il 2024 la Legge di Bilancio eleva il tetto dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti fino a 2.000 euro se hanno un figlio a carico e a 1.000 euro per chi non ha figli (la soglia originaria era di 258 euro). Nel perimetro, così allargato, della disciplina dei fringe benefit (tecnicamente: esclusione dal computo del reddito imponibile del lavoratore dipendente per i beni ceduti e i servizi prestati al lavoratore medesimo) sono ricompresi il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale e delle spese per il contratto di locazione della prima casa, e gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.

Saranno poi interventi di prassi amministrativa a determinare procedure e modalità di erogazione del benefit ma dunque si potrà scaricare il costo degli interessi sul mutuo prima casa nei fringe benefit aziendali.

Interessi passivi, detrazione con franchigia a 260 euro

Per coloro che hanno redditi lordi superiori ai 50mila euro, nel decreto legislativo di riforma fiscale in tema di Irpef (dlgs 216/2023) è previsto una riduzione della detrazione del 19% sugli interessi dei mutui che solitamente si applica in dichiarazione dei redditi; la detrazione potrà essere calcolata a partire da 261 euro, o meglio, il valore complessivo degli interessi pagati per essere portati in detrazione dovranno essere diminuiti di quella franchigia. Il taglio è stato valutato necessario dal legislatore per controbilanciare l’applicazione delle nuove soglie Irpef da quattro a tre scaglioni.

Mutui under 36, proroga solo per il fondo di garanzia

Le disposizioni per l’acquisto della prima casa per gli under 36 trovano la strada della proroga ma solo per quanto riguarda il regime di favore del Fondo di garanzia a supporto dell’acquisto e dell’applicazione del particolare calcolo del tasso del mutuo. Non sono state prorogate le disposizioni di sgravio fiscale che prevedevano l’azzeramento di imposte e tasse sulla compravendita, concluse quindi al 31 dicembre 2023.

Per gli under 36 dunque si potrà richiedere l’intervento del Fondo prima casa per acquisti di immobili prima casa con mutui fino a 250 mila euro a patto che si abbia, oltre il requisito anagrafico, anche quello dell’Isee pari a 40 mila euro.

Fondo garanzia extra large

Come abbiamo già avuto modo di analizzare in un precedente articolo, l’altro intervento a favore dei mutuatari è quello del potenziamento del Fondo di garanzia prima casa per le famiglie numerose: al crescere del numero dei componenti cresce la copertura della garanzia dello stato che può arrivare fino al 90% del finanziamento.

Ci sono però tetti e condizioni. In particolare, la copertura sarà dell’80% per le famiglie con tre figli under 21 e Isee sotto i 40 mila euro, dell’85% per quattro figli under 21 e Isee inferiore a 45 mila euro e al 90% per quelle con o più di 5 figli under 21 e Isee inferiore a 50 mila euro.

9 January 2024 di

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