Da ottobre nuove regole per le aliquote Imu 2024

I comuni potranno diversificare le aliquote Imu per gli immobili presenti nel loro territorio. Il criterio di variazione utilizzato dovrà però essere uguale per tutti i comuni. Cosa vuol dire? Che dovranno utilizzare un applicativo informatico comune.

È l’effetto della pubblicazione (e quindi entrata in vigore) nella Gazzetta Ufficiale del 25 luglio del decreto del Ministero dell’Economia del 7 luglio sulle fattispecie in materia Imu ai fini della diversificazione delle aliquote. Il debutto vero e proprio del nuovo sistema per le tasche dei contribuenti ci sarà con l’Imu da pagare per il 2024 ma già a ottobre 2023 i comuni dovranno procedere alla deliberazione con il nuovo meccanismo e nuove facoltà.

La classificazione

Le categorie sulle quali i comuni potranno decidere sono le seguenti:

  • abitazione principale di categoria catastale A/1, A/8 e A/9;
  • fabbricati rurali ad uso strumentale;
  • fabbricati appartenenti al gruppo catastale D;
  • terreni agricoli;
  • aree fabbricabili;
  • altri fabbricati (fabbricati diversi dall'abitazione principale e dai fabbricati appartenenti al gruppo catastale D).

Il comune, nell'ambito della propria autonomia regolamentare, inoltre ha la facoltà di introdurre ulteriori differenziazioni all'interno di ciascuna delle categorie ma incontra dei limiti che gli dà il ministero. Dovrà attenersi alle condizioni individuate nell’allegato A del decreto che descrive paletti ulteriori e possibilità in merito ad esempio ai terreni agricoli o ai fabbricati rurali.

Comunque il comune nel fissare le aliquote Imu non potrà fare di testa propria ma la diversificazione delle aliquote dovrà rispondere, stabilisce il decreto, ai criteri generali di ragionevolezza, adeguatezza, proporzionalità e non discriminazione.

Come si procede

I comuni elaborano e trasmettono al Dipartimento delle finanze del ministero dell'economia e delle finanze il Prospetto tramite l'applicazione informatica disponibile nell'apposita sezione del portale del federalismo fiscale. I comuni possono diversificare le aliquote dell'Imu solo utilizzando l'applicazione informatica. L'applicazione informatica deve essere utilizzata anche se il comune non intende diversificare le aliquote.

Le aliquote così stabilite dai comuni nel Prospetto hanno effetto per l'anno di riferimento, a condizione che il Prospetto medesimo sia pubblicato sul sito internet del dipartimento delle finanze del ministero dell'economia e delle finanze entro il 28 ottobre dello stesso anno. Ai fini della pubblicazione, il comune è tenuto a inserire il Prospetto, entro il termine perentorio del 14 ottobre dello stesso anno, nell'apposita sezione del portale del federalismo fiscale. In caso di mancata pubblicazione entro il 28 ottobre, si applicano le aliquote vigenti nell'anno precedente.

Al via la sperimentazione. Al solo fine di consentire ai comuni di testare l'applicazione informatica, la stessa viene resa disponibile nel corso dell'anno 2023 in vista dell'obbligatorietà a decorrere dall'anno di imposta 2024.

12 September 2023 di

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