Documenti Mutuo
Mutui: quali documenti presentare
Il ricorso ad un mutuo può dipendere da differenti necessità. Sono in costante aumento coloro che richiedono un mutuo, con finalità ben precise e dettate da specifiche esigenze. In linea generale, si richiede un mutuo per le seguenti ragioni:
• acquistare la prima o la seconda casa
• ristrutturare o costruire un immobile
• disporre di liquidità
• esigenze varie di consumo
• consolidamento dei debiti personali e familiari
La motivazione più ricorrente che porta a richiedere un mutuo è quella relativa all'acquisto della prima casa, alla ristrutturazione o alla costruzione. A tal riguardo, si usa parlare proprio di mutuo prima casa, quando il mutuo viene finalizzato all'acquisto dell'abitazione principale. Questa tipologia di mutuo viene accordata con maggior successo, poiché molto spesso la concessione del prestito viene accompagnata dalla concessione dell'ipoteca sull'immobile, con conseguenti maggiori garanzie in favore della banca. Diversamente, il mutuo per mancanza di liquidità viene concesso con minor frequenza, dal momento che tale forma di prestito espone l'istituto di credito a maggiori rischi in ordine alla solvibilità del richiedente. Alcuni istituti di credito possono concedere mutui per esigenze di consumo particolarmente importanti, come quelle finalizzate all'acqusito di grossi autoveicoli oppure all'acquisto di attività commerciali. Non meno infrequenti sono i casi in cui il mutuo viene richiesto per saldare finanziamenti in corso o vari debiti pendenti, con la finalità di estinguerli ed impegnarsi a pagare un'unica rata. Il riassorbimento di finanziamenti rateali in un solo debito ha lo scopo di ricondurre il rimborso di tutti i prestiti all'interno di una sola rata con pagamento regolare. In questi casi si parla anche di consolidamento dei debiti: ad un aumento della durata del rimborso, si accompagna una modalità di estinzione più agevole per il mutuario, obbligato al pagamento di una sola rata.
I tassi sui mutui: fisso, variabile o misto?
Al giorno d'oggi i mutui differiscono essenzialmente in ragione del tasso d'interesse applicato. Da molto tempo, alle figure classiche si aggiungo sistemi ibridi che combinano le caratteristiche fisse e variabili che attengo tanto al tasso che alla rata. Il più utilizzato è certamente il tasso fisso, ovvero il mutuo che mantiene il medesimo tasso d'interesse per tutta la sua durata. Il tasso fisso viene calcolato e fissato al momento della stipula del contratto di mutuo, secondo le previsioni percentuali del tasso europeo IRS, Interest Rate Swap, rese note costantemente dalla Federazione Bancaria Europea.
Con il tasso variabile la rata del mutuo sarà soggetta a variazioni, in quanto legata all'andamento dell'Euribor, quindi ad un tasso che sale o scende. Anche in questo caso il tasso interbancario di riferimento viene fissato dalla Federazione Bancaria Europa.
Il mutuo erogato a tasso misto prevede invece una modifica del tasso d' interesse da fisso a variabile, oppure viceversa, durante tutto il corso della durata del mutuo. Saranno le condizioni concordate alla stipula del contratto di mutuo a dettare le modalità di modifica del tasso. Ad esempio, si potrà decidere se iniziare con l'applicazione di un tasso fisso e successivamente modificarlo con uno variabile oppure procedere all'inverso. Generalmente il cliente avrà la facoltà di scegliere l'importo della rata relativa al periodo fisso, in un arco temporale compreso fra 2 e 5 anni. Alle scadenze stabilite, verrà altresì offerta al mutuario la possibilità di cambiare il tasso, anche più volte e durante tutta la durata complessiva del contratto.
Una particolare tipologia di mutuo è quella a rata costante con tasso variabile, in cui l'importo delle rate periodiche da versare rimane inalterato per tutta la durata del finanziamento. Tuttavia, per effetto del rialzo o del ribasso dei tassi di interesse, in questo tipo di mutuo resta variabile la scadenza del prestito. Questa soluzione è un buon compromesso per avere la certezza in merito all'importo della rata ma i tassi restano legati all'andamento del mercato: quando le condizioni sono favorevoli il periodo delle rate diminuirà; diversamente, in caso di condizioni negative il periodo delle rate è soggetto ad aumentare. Mettersi d'accrodo su quale possa essere la tipologia di mutuo più vantaggiosa e conveniente non è possibile stabilirlo a priori. Ogni caso necessita di soluzioni su misura, legate inevitabilmente e condizionate dall'andamento finanziario. Mutui: quali documenti presentare
L'iter burocratico e i documenti necessari per accendere il mutuo
La richiesta del mutuo viene preceduta da un iter burocratico e da procedure specifiche che possono variare da un istituto di credito all'altro. In linea generale, la documentazione necessaria da presentare presso l'istituto di credito varia a seconda della posizione lavorativa occupata dal richiedente. Più nello specifico, in presenza di lavoratori dipendenti oppure pensionati occorrerà presentare: una dichiarazione del datore di lavoro in merito all'anzianità di servizio del dipendente, le ultime due buste paga o gl'ultimi due cedolini della pensione, copia del modello cud oppure del modello 730. Potrebbe essere necessario presentare anche l'ultimo estratto del conto corrente.
Quando il richiedente è un libero professionista o un lavoratore autonomo, la richiesta del mutuo dovrà essere corredata dai seguenti documenti: le copie degl'ultimi due modelli unici, modello F24, un estratto della camera di commercio industria e artigianato, l'eventuale attestato di iscrizione all'albo professionale di appartenenza e l'estretto ultimo del conto corrente.
Qualunque sia la posizione lavorativa del richiedente, gli istituti di credito necessitano altresì di documenti integrativi che attengono alla posizione anagrafica del mutuario e dell'immobile. A tal fine dovranno essere presentati i seguenti documenti anagrafici: carta di identità e codice fiscale, certificato di residenza e di famiglia, certificato di stato civile o l'estratto dell'atto di matrimonio con eventuali annotazioni e compreso di convenzioni patrimoniali, copia della sentenza del tribunale oppure di omologa in caso di separazione o divorzio legale e certificato di nascita. Con riferimento all'immobile i richiedenti dovranno presentare la seguente documentazione immobiliare: copia del preliminare di vendita, ovvero del cosidetto compromesso o proposta di acquisto, l'atto di provenienza comprovato dal rogito del venditore, la planimetria catastale indicante anche confini e pertinenze e la concessione edilizia nel caso di nuove costruzioni. Qualora l'iimobile fosse pervenuto a causa di successione sarà altresì necessario presentare il modello 240 o il modello 4 rilasciato dall'ufficio competente per le successioni. Dopo aver raccolto la documentazione necessaria e averla presentata, sarà cura dell'istituto di credito procedere alle perizie sull'immobile e a svolgere tutte le operazioni del caso al fine dare parere positivo e di procedere all'erogazione del mutuo. In genere, i tempi necessari si completano nell'arco di quattro settimane.
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