Ricerca casa: acquisto o affitto, sempre una mission impossible

Lo sforzo economico è maggiore del reddito disponibile

Lo sforzo economico è maggiore del reddito disponibile

Pubblicato il 7 November 2023

Acquisto o affitto? Sono sempre più le famiglie che con l’aumento dei tassi di interesse si stanno chiedendo quale possa essere la soluzione meno gravosa per il proprio bilancio in una prospettiva anche di lungo termine. A cercare di fornire un’indicazione di massima sull’incidenza della rata del mutuo e del canone di locazione sul reddito è una recente analisi condotta da Idealista che rivela le differenze tra le diverse aree geografiche del Paese.

Il metodo utilizzato per misurare lo sforzo

L’impegno economico richiesto per acquistare o per trovare casa in affitto in Italia rappresenta una preoccupazione per una larga fetta della popolazione italiana. L’Ufficio Studi del portale immobiliare Idealista, attraverso un’analisi sulle località italiane, ha provato a misurare in maniera scientifica l’entità dello sforzo. In sintesi, il tasso di sforzo misura il peso della casa sul potere d’acquisto delle famiglie.

Nel caso dell’affitto consiste nella percentuale del reddito familiare netto annuo destinato alla locazione di un trilocale nella zona d’interesse identificata. I prezzi degli affitti provengono direttamente dalla fonte di dati Idealista, che elabora i valori in tutti i mercati di maggior rilievo. I dati sul reddito familiare utilizzano il reddito famigliare netto annuo così come viene indicato nelle tabelle dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT).

Nel caso della compravendita, il tasso di sforzo è la percentuale del reddito familiare netto annuo (ISTAT) destinato all’acquisto di un trilocale nella zona d’interesse identificata, con un mutuo di 30 anni, un tasso di interesse in linea con l’aggiornamento mensile dalla Bce e un contributo iniziale del 20%. Il calcolo viene effettuato utilizzando il prezzo mediano di zona dei trilocali, al quale viene scontato il margine di negoziazione.

Le località più onerose rispetto al reddito…

Sulla base dell’analisi condotta da Idealista, Forte dei Marmi è la località italiana in cui è maggiore lo sforzo delle famiglie locali per l'acquisto di una casa, il cui costo è pari al 78,2% del reddito familiare medio del comune. Seguono Menaggio (75,7%) e Courmayeur (67,7%), quindi Bardolino (61,1%) con tassi maggiori del 60%. Nella top 10 stilata da idealista si trovano anche Lagueglia (57,5%), Riccione (54,8%) e Alassio (54,4%). Chiudono il ranking Lazise (49,7%), Bordighera (49,4%) e Sirmione (49,2%)

Anche per quanto riguarda l'affitto la percentuale di reddito maggiore si raggiunge in una località in provincia di Lucca, a Marina di Pietrasanta, dove le famiglie dovrebbero impiegare l’80,9% del proprio reddito per il pagamento mensile dell'affitto. Seguono il comune ravennate di Cervia (64,6%) e Gaeta (60,9%), in provincia di Latina. Carovigno, nel brindisino, è in sesta posizione con il 57,8%, seguita da Massa (54,9%) e Sestri Levante (54%), in provincia di Genova. Jesolo e Courmayeur,chiudono questa classifica, rispettivamente con il 52,6% e il 51,9% del reddito familiare.

…e quelle più convenienti

Nello stesso contesto, sono individuabili alcuni comuni in cui lo sforzo economico per l'acquisto di una casa è decisamente più marginale. Spezzano della Sila, in provincia di Cosenza, è il centro, tra quelli rilevati in questo report, che richiede lo sforzo minore con appena il 7,6% del reddito familiare.

A seguire si collocano altri 9 comuni il cui l’onere rimane nettamente sotto il dieci per cento delle capacità reddituali delle famiglie: si va dal 7,7% di Novi Ligure all’8,4% di Soresina e Mondovì, rispettivamente in provincia di Cremona e di Cuneo.

Per quanto riguarda il mercato degli affitti, i comuni che richiedono minor impegno presentano invece un onere notevolmente più elevato rispetto a quelli in vendita. Il comune di Rende, sempre in provincia di Cosenza, è la località in Italia in cui l'onere per l'acquisto è il più basso: rappresenta l’11,4% del reddito familiare. In altri 4 comuni l'onere resta sotto il 15%: Novi Ligure (Piemonte), Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Faenza (Ravenna) e Adria (Rovigo). La classifica dei comuni con l'onere più contenuto per l'acquisto si conclude con Voghera (15,2%), Jesi (15,9%), Milazzo (16,2%), Francavilla a Mare (16,7%) e Castagneto Carducci, comune in provincia di Livorno, con il 16,8%.

Maggiore e minor sforzo per regione

Lo studio offre anche dati dei mercati che richiedono il massimo e il minimo sforzo in ciascuna regione, sia per la vendita che per l'affitto. Le differenze in questo caso sono molto marcate.

Il mercato più oneroso per quanto riguarda gli acquisti a Forte dei Marmi (Lucca) presenta una percentuale del 78,2%, mentre quello più esoso della regione Umbria (Perugia) si attesta al 17%. Il divario per gli affitti è simile: l’80,9% a Pietrasanta, in Toscana, rispetto al 14% di Matera o il 24% di Soverato e Vasto, i mercati più economicamente “impegnativi” per le famiglie calabresi e abruzzesi.

Le differenze percentuali tra le località con minor impegno economico all'interno delle singole regioni mostrano variazioni più contenute rispetto ai mercati che richiedono uno sforzo maggiore per le famiglie che intendono acquistare un’abitazione. Ad esempio, Rovereto in Trentino-Alto Adige segna un 23,7% come richiesta più bassa, mentre Spezzano della Sila, in Calabria, segna un minimo dell'7,6%.

Nel contesto del mercato degli affitti, si evidenzia ancora una volta un maggiore impegno economico richiesto alle famiglie: nel ranking regionale le percentuali variano dall'11,7% a Rende, in provincia di Cosenza, fino al 24,1% in provincia di Trento, configurando la regione Trentino-Alto Adige come l'area che ha i costi iniziali più elevati per l'affitto, rappresentando la soglia più alta per l'accesso a una locazione in Italia.

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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