Compravendite: l’aumento dei mutui sostiene la ripresa
31 ott 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.

Grazie alla progressiva riduzione dei tassi di interesse e a una maggiore disponibilità delle banche a concedere mutui, le compravendite a scopo residenziale sono tornate a crescere: in un contesto in cui il potere d’acquisto delle famiglie italiane rimane debole, la possibilità di accedere a finanziamenti ha ridato fiducia alle famiglie in cerca di una nuova soluzione abitativa.
Il mercato immobiliare italiano prosegue quindi il suo percorso di crescita, come attestano i dati relativi al terzo trimestre del 2025 raccolti dal nuovo report G – Market Pulse a cura del dipartimento Research & Data Intelligence di Patrigest – società del Gruppo Gabetti.
Mutui e compravendite in crescita
L’aumento dei prezzi delle abitazioni, unito alla stagnazione dei salari e all’inflazione ha reso il ricorso al credito indispensabile per molte famiglie che vogliono acquistare casa. Nel primo semestre del 2025 le compravendite immobiliari sostenute da mutuo ipotecario registrano una crescita molto forte (+32,8% nel primo trimestre e +19,9% nel secondo).
Nel terzo trimestre 2025, secondo i dati Monety (società creditizia del Gruppo Gabetti), l’importo medio dei mutui richiesti per acquisto casa sale a 141.500 euro, in aumento costante di circa 9.000 euro l’anno rispetto allo stesso periodo del 2024 e del 2023 (rispettivamente 132.530 e 122.840 euro). Si osserva anche uno spostamento verso fasce di finanziamento più elevate: i mutui sotto i 100.000 euro scendono al 28,3% del totale (dal 34,9% del 2024); crescono i mutui superiori ai 100.000 euro: la fascia 100.001–150.000 € copre il 38,5% delle richieste di mutuo, quella 150.001-200.000 € il 20,5%, e quella oltre i 200.000 euro il 12,8% del totale.
A essere richiesti sono soprattutto mutui della durata tra i 25 e 30 anni: rappresentano infatti ben il 63,2% delle richieste (+9,5% rispetto al 2024). Sul piano della tipologia, si registra un predominio quasi totale dei mutui a tasso fisso, passati dal 75,2% del 2023 al 98,8% nel 2025, segno della ricerca di stabilità da parte delle famiglie, e una maggiore avversione al rischio di potenziali rincari della rata dei mutui variabili.
Le caratteristiche della domanda
Nel complesso il mercato residenziale registra un incremento del 9,5% nel primo semestre del 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024, trainato soprattutto dagli acquisti effettuati tramite un mutuo. La motivazione principale resta l’acquisto della prima casa (87,1%), in leggero calo rispetto al 2023, mentre cresce l’interesse per la seconda casa, che passa dall’1,7% al 2,8%.
Nei dieci principali mercati urbani il report realizzato da Patrigest registra una crescita del +6,9%, in linea con il trend positivo del 2024 (+1,5% sul 2023).
Il confronto tra le preferenze della domanda e gli immobili effettivamente disponibili sul mercato evidenzia un forte squilibrio: la domanda si concentra principalmente sui trilocali (37%) e bilocali (21%), mentre l’offerta è fortemente sbilanciata sui quadrilocali (37%) e i tagli più ampi. Questo dato in particolare sottolinea il divario ormai strutturale nel nostro Paese tra ciò che cercano gli acquirenti e ciò che viene effettivamente messo sul mercato.
Offerte di mutuo confrontate
MUTUO PRIMA CASA
Confronta i mutui per la prima casa.
SURROGA MUTUO
Abbassa la rata del mutuo.
News dal mondo mutui












Guide ai mutui







