Bonus casa 2023: quali sono e come funzionano

Numerose le novità previste per l'anno nuovo

Numerose le novità previste per l'anno nuovo

Pubblicato il 5 January 2023

Prosegue per tutto il 2023 la possibilità di ottenere un consistente risparmio per quanto riguarda le spese legate alla casa. Se da un lato infatti l’aumento dei tassi rischia di presentare un conto salato ai titolari di un mutuo prima casa o ristrutturazione, dall’altro è possibile accedere ad alcune misure fiscali che rendono alcuni interventi sugli immobili ancora convenienti.

Anche per l’anno in corso è infatti possibile accedere ad un ampio menu di bonus edilizi. Rispetto al passato vi sono state tuttavia delle modifiche sostanziali: l’uscita di scena del bonus facciate, la riduzione, tranne che per alcune eccezioni, dell’aliquota agevolativa del superbonus al 90%, il nuovo tetto di spesa per il bonus mobili, sceso a 8.000 euro contro i 10.000 euro del 2022.

Un’altra novità scattata con il 2023 è l’obbligo di affidare l’esecuzione dei lavori di importo superiore a 516.000 euro a imprese che al momento della sottoscrizione del contratto di appalto o subappalto sono in possesso della certificazione SOA.

Superbonus: cosa cambia

Tra le novità più importanti si segnala il taglio dell’aliquota del superbonus, scesa, tranne che per alcune eccezioni, dal 110 al 90%.

In particolare, la misura esatta dell’aliquota da applicare nel 2023 varia a seconda del soggetto e del rispetto di determinate condizioni. Nel caso di condomini, persone fisiche proprietarie (o comproprietarie) di edifici composti fino a 4 unità immobiliari spetta nella misura del 110% anche per le spese sostenute nel 2023 se:

  • se la CILAS è stata presentata entro il 25 novembre 2022 (e, per i condomini, l’assemblea che ha approvato l’esecuzione dei lavori è stata adottata tra il 19 e il 24 novembre 2022);
  • (solo per i condomini) se la CILAS è stata presentata entro il 31 dicembre 2022 e l’assemblea che ha approvato l’esecuzione dei lavori è stata adottata entro il 18 novembre 2022;
  • nell’ipotesi di intervento da eseguire tramite demolizione e ricostruzione degli edifici se, al 31 dicembre 2022, risulta presentata l’istanza per acquisire il titolo abilitativo.

Nei casi diversi dai precedenti, la detrazione spetta nella misura del: 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022 e del 90% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023. Per le spese sostenute post 2023, l’aliquota si ridurrà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.

Bonus mobili

Nuove regole anche per il bonus mobili che consiste nella detrazione (Irpef) del 50% per le spese sostenute per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (di classe non inferiore alla classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica) destinati all'arredo di un immobile oggetto di ristrutturazione.

Una prima novità scattata riguarda l’importo complessivo massimo di spesa detraibile che scende dai 10.000 euro del 2022 a 8.000 euro. Inoltre, nel 2023 potrà fruire del bonus chi ha iniziato interventi di recupero del patrimonio edilizio dal 1° gennaio 2022.

Bonus abbattimento barriere architettoniche

A seguito della proroga disposta dalla legge di Bilancio 2023 fino al 31 dicembre 2025 è possibile fruire ancora sul bonus 75% per l’abbattimento, o eliminazione, delle barriere architettoniche, introdotto dalla legge di Bilancio 2022.

La detrazione spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

I lavori devono interessare edifici già esistenti, mentre non è invece previsto nessun limite per quanto riguarda la categoria catastale degli immobili. Possono usufruire dell’agevolazione le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni; gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale; le società semplici; le associazioni tra professionisti; i soggetti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, enti, società di persone, società di capitali).

La detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a:

  • 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti o dispongano di uno o più accesso esterno autonomo;
  • 40.000 euro per unità immobiliare nel caso di edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
  • 30.000 euro per unità immobiliare nel caso di edifici composti da più di 8 unità immobiliari.

Bonus facciate

Con il 2023 è invece arrivato a scadenza il bonus facciate. Pertanto, è possibile fruire della detrazione fiscale (pari, nel 2022, al 60%) solo per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.

Per la corretta applicazione della data di sostenimento della spesa, le persone fisiche, gli esercenti arti o professioni e gli enti non commerciali devono fare riferimento alla data di effettivo pagamento (criterio di cassa). Per i soggetti che applicano i criteri di cassa, il pagamento dell’intera spesa entro il 31 dicembre 2022, indipendentemente dallo stato di completamento dei lavori previsti, permette di beneficiare del bonus facciate anche nel 2023.

Bonus “minori”

Per gli altri bonus “minori” resta invece tutto come prima. Nel 2023 è confermata la detrazione Irpef al 50% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio con limite di spesa a 96.000 euro (anziché 48.000 euro).

Continua ad essere fruibile l’ecobonus “ordinario” al 50-65-70-75% e il sisma bonus “ordinario” (anche acquisti) al 50-70-75-80-85%. In vigore anche il bonus unico 80-85% per gli interventi su parti comuni di edifici condominiali ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica.

È poi disponibile anche il bonus verde, la detrazione Irpef del 36% per interventi di cura, ristrutturazione e irrigazione del verde privato.

Bonus acqua potabile

Nel 2023 è possibile beneficiare ancora del credito d’imposta per l’acquisto di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare e miglioramento qualitativo delle acque per consumo umano erogate da acquedotti, previsto dalla legge di Bilancio 2021. Il beneficio spetta nella misura del 50% delle spese sostenute, fino ad un ammontare complessivo non superiore a:

  • 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche;
  • 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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