Mutuo cointestato e divorzio
La Banca centrale europea ha lasciato fermo il costo del denaro all’1%, il minimo storico. Così come prosegue al ribasso la corsa dei tassi interbancari. L’Euribor a tre mesi (usato per calcolare il valore delle rate del mutuo a tasso variabile) è sceso a 0,78%. Un valore vicinissimo al tasso dello 0,62% toccato nel marzo del 2010. E ai minimi viaggia anche l’Eurirs: il parametro scelto per conteggiare il costo delle rate del mutuo a tasso fisso a 25 anni è al 2,62%.
Belle notizie a cui se ne aggiunge un’altra non meno importante. Dopo mesi di totale chiusura del sistema bancario agli aspiranti mutuatari, alcuni istituti hanno riaperto le porte delle loro filiali abbassando lo spread (cioè il loro guadagno) al 3%, vale a dire mezzo punto in meno rispetto alla media.
Sembra profilarsi quindi il momento giusto per tornare ad affacciarsi in banca e chiedere preventivi sul finanziamento per realizzare il sogno di una vita: comprare casa. E, come si è ben capito, conviene arrivare preparati a questo importante appuntamento. Sono molte le richieste che verranno rivolte. In primis, la garanzia della restituzione del finanziamento.
Le banche pretendono, infatti, un contratto a tempo indeterminato o garanzie patrimoniali aggiuntive. Meglio, quindi, compiere questo passo in due visto che gli istituti apprezzano che a concorrere al pagamento ci siano più contraenti che equivalgono a più garanzie.
E poco importa se si tratti o meno di famiglie. A chiedere la cointestazione sono chi ha rapporti di parentela, i conviventi o gli amici che decidono di condividere le spese per un mutuo piuttosto che pagare un affitto. Ma secondo Mutui.it, sono state oltre 16.000 le domande di mutuo inviate alle banche anche da coppie dello stesso sesso.
Agli occhi del fisco non c’è distinzione. Le spese sostenute per l’accensione del mutuo e gli interessi passivi possono portati in detrazione da tutti i contraenti del prestito che siano contestualmente proprietari della casa, adibita ad abitazione principale. Ovviamente, ogni cointestatario può fruire della detrazione unicamente per la propria quota di interessi.
In particolare, in caso di due contitolari, questo limite si riferisce all’ammontare complessivo degli interessi, oneri accessori e quote di rivalutazione sostenuti che è pari al 19% di 2.000 euro, cioè 380 euro ciascuno. Si tratta, ad esempio, dei conviventi o dei coniugi non fiscalmente a carico l’uno dell’altro cointestatari in parti uguali del mutuo che grava sulla abitazione principale acquistata in comproprietà.
Mentre se il mutuo è cointestato con il coniuge fiscalmente a carico, quello che sostiene interamente la spesa può fruire della detrazione per entrambe le quote di interessi passivi, vale a dire il 19% di 4mila euro.
Come si sa, però, l’amore è eterno finché dura. Meglio, quindi, analizzare anche il caso dei coniugi alle prese con le rate del mutuo che mettono fine alla loro unione sentimentale. Se l’ex che va via può permettersi di continuare a pagare le rate del mutuo cointestato poco importa. Certamente questo stesso contraente molto difficilmente riuscirà ad ottenere un altro prestito per la casa mentre è ancora acceso il primo.
Ma se chi lascia la casa non vuole o non può più pagare, allora la situazione si complica e i litigi aumentano. Da contratto, infatti, le rate del mutuo gravano su entrambi i contraenti. E poco importa alla banca chi dei due paga e a quale titolo. Ogni mese, l’istituto continuerà a prelevare dal conto corrente i soldi necessari. Quindi, il problema deve essere risolto fuori dalle mura bancarie. E in questo caso si può vendere la casa per estinguere il mutuo o, chi se lo può permettere, può acquistare la quota dell’altro cointestatario e diventare l’unico titolare.
Soluzione a cui sono costretti a ricorrere il più delle volte anche tutte le coppie di fatto che mettono fine alla loro relazione.
Sul fronte fiscale, se con la separazione legale anche il coniuge separato può continuare a detrarre la propria quota di mutuo finché non interviene l’annotazione della sentenza di divorzio, con il divorzio al coniuge che ha trasferito la propria dimora abituale spetta comunque il bonus per la quota di competenza se nell’immobile hanno la propria dimora abituale i suoi familiari.
Ed, infine, nel caso uno dei due cointestatari muoia, l’altro comproprietario che si accollerà il mutuo avrà diritto alla detrazione. Agevolazione che compete anche al coniuge superstite, se contitolare insieme a quello deceduto del mutuo contratto per l’acquisto dell’abitazione principale, a condizione che provveda a regolarizzare l’accollo del mutuo e che sussistano gli altri requisiti prevista normalmente per la detrazione.
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Commenti
Buongiorno. Prendo spunto dal suo post per porle una domanda: cosa succede nel momento in cui i cointestatari si separano, vendono la casa estinguendo il mutuo, e uno dei due nello stesso anno acquista per se una nuova prima casa con un nuovo mutuo? Quando dovrà compilare la dichiarazione dei redditi in che misura varranno il limite dei 2000 euro e quello dei 4000? Spero di essere stato chiaro. Alessandro.
RispondiCaro Alessandro, la detrazione del 19% sugli interessi passivi del mutuo va portato in dichiarazione secondo il criterio di cassa. In altre parole, è possibile detrarre le rate solo nell’anno d’imposta in cui vengono pagate. Quindi calcolerà il 50% per i mesi in cui era cointestatario del mutuo e il 100% per quelli in cui era unico titolare.
RispondiBuongiorno. Essendo separato legalmente e avendo ceduto la casa alla mia ex moglie che vive con mia figlia, ho ancora diritto ad usufruire delle detrazioni del 36% su pagamenti per ristrutturazione da me effettuati?
RispondiCaro Emanuele, la Legge di conversione del DL 138/2011 ha disposto che, in caso di vendita dell’unità immobiliare sulla quale sono stati realizzati interventi di manutenzione o ristrutturazione da cui consegue il diritto alla detrazione del 36%, le detrazioni non utilizzate in tutto o in parte dal venditore non necessariamente vengono trasferite all’acquirente ma, possono essere mantenute dal venditore, diventando di conseguenza contrattabili. In caso di silenzio nel contratto di compravendita sulla questione della destinazione delle detrazioni ancora da utilizzare, la norma viene interpretata nel senso della permanenza delle detrazioni in capo al venditore.
RispondiHo una casa cointestata con mio fratello. Lui è sposato con figlio. Se si dovesse separare la ex moglie puo' prendersi la casa?
RispondiCara Elisa, anche in caso di divorzio del fratello, la sua quota di proprietà dell’immobile non verrebbe intaccata.
RispondiMutuo cointestato,la mia ex moglie vive a casa con mia figlia. Non paga nessuna bolletta, non paga le rate al 50 per cento del mutuo. Porta a casa mia un altro uomo, nota bene ancora dobbiamo arrivare alla prima udienza ......cosa fare?
RispondiCaro Andrea, mi spiace per la sua situazione che evidentemente le crea disagio. Dato che il contratto di mutuo prescinde dal contratto matrimoniale, il mutuo resta in essere con tutte le conseguenze del caso. Sta a lei decidere cosa vuole fare, al netto di quel che il giudice ha disposto in sede di divorzio riguardo alla casa e all’affido di sua figlia. Senza sapere nulla della situazione le dico che, se lei vuole mantenere la proprietà della casa nonostante tutto, dovrà continuare a pagare il mutuo (magari convincendo la signora a pagare la sua parte) almeno fino alla sua estinzione, per poi eventualmente decidere di vendere la casa e dividersi il ricavato. Se la situazione si fa insopportabile, forse sarebbe meglio che uno dei due uscisse dal contratto di mutuo rinunciando alla proprietà della casa e facendosi rimborsare le rate eventualmente pagate. In ogni caso le consiglio di farsi assistere da un avvocato.
RispondiMutuo cointestato, mia moglie è stata licenziata nel 2012 e ha preso la disoccupazione fino ad aprile 2013. Come posso detrarre la sua quota di interessi passivi con il mod. 730?
RispondiBuongiorno Fabio, può farlo se sua moglie è dichiarata fiscalmente a suo carico.
RispondiBuongiorno, sono separato con consensuale, e assegnatario, come da accordi, della casa coniugale in proprietà al 50% e con mutuo in essere al 50%. La mia ex moglie non paga più la propria quota di mutuo (premetto che convive con altra persona-dopo tradimento-e 23 anni di matrimonio). Io posso vendere la mia quota di mutuo o anche tutta la casa? Siamo senza figli.
RispondiBuongiorno Carlo, teoricamente lei è libero di vendere la sua quota, ma dubito che nella pratica troverà qualcuno disposto ad acquistare solo metà casa, e per di più gravata da mutuo. Le consiglio di trovare un accordo con la sua ex moglie e di vendere la casa al 100%.
RispondiBuon giorno sono sposata in separazione dei beni e la casa è intestata solo a me ed il mutuo è cointestato. Attualmente ci vivo con nostro figlio e sono a carico del mio ex. Volevo sapere chi può detrarre gli interessi passivi, una volta effettuata la separazione consensuale, e cosa cambia con il mutuo e il relativo conto cointestato. Grazie e buona serata.
RispondiGentilissima Laura, se ben comprendo anche al momento lei è la sola a poter scaricare gli interessi passivi del mutuo, in quanto unica tra i due ad essere intestataria della casa oltre che del mutuo. In caso lei non potesse detrarre, gli interessi resteranno non detratti.
RispondiBuongiorno, sono in ritardo con chiedere spiegazioni in quanto previsto il divorzio il 01 ottobre, casa coniugale in comproprietà, ci vive lui e la casa è in vendita da 4 anni ma nessuna proposta di acquisto, con il divorzio l'accordo è che paga tutto lui il mutuo e le spese. Mi sorgono una valanga di domande: se non mette i soldi sul conto cointestato del mutuo, e quindi non vengono pagate le rate? se smette di pagare? e come se non si riesce a vendere l'immobile in quanto lui non vuole abbassare il prezzo di vendita, cosa succede nel 2025 quando sarà estinto il mutuo e lui nell'ipotesi abita ancora in casa? Grazie mille e buon lavoro.
RispondiCara Alessandra, se il mutuo è cointestato, la cosa migliore che lei possa fare è “sfilarsi” dall’essere intestataria del mutuo, in modo da evitare che in un futuro le eventuali spese non pagate ricadano su di lei. Questo si può fare chiedendo una sostituzione del mutuo in banca, stipulando quindi un mutuo nuovo nel quale l’unico intestatario risulti suo marito. Estinto il mutuo, in ogni caso, lei è cointestataria dell’immobile, e ciò non cambia. In bocca al lupo.
RispondiBuongiorno, spiego sinteticamente: sono separato dal 6/2012 con casa di proprietà al 50% con mia moglie. La casa è assegnata a lei per viverci con i nostri bambini e abbiamo la rata mutuo pagata al 50%. Ora, con difficoltà economiche, non riesco più a pagare la mia quota del mutuo, il mio affitto, le spese extra e il mantenimento bimbi. Mia moglie non vuole vendere casa (il suo 50% di muto lo pagano i suoi genitori) e non vuole ricontrattare il mutuo con la banca (nonostante sia stato offerto dalla banca stessa vista nostra situazione). Come ne esco? Con tutta la buona volontà non riesco a pagare tutto. Grazie. Luca
RispondiGentile Luca, cerchi di convincere sua moglie a ricontrattare il mutuo, come consigliato dalla banca. E’ l’unica maniera che lei ha per non doverlo più pagare. Se infatti lei non pagasse più, la banca potrebbe rivalersi sull’intero immobile, e quindi anche sua moglie perderebbe la sua parte. In caso di resistenza, forse resta solo la possibilità di rivolgersi all’autorità giudiziaria. Le converrebbe a questo punto consultare un avvocato. In bocca al lupo.
RispondiBuongiorno, siamo in separazione in attesa del divorzio, la casa è intestata alla mia ex moglie che vive con la figlia, il mutuo è al 50% , lei vive con un altro a casa, le rate del mutuo adesso le sta pagando lei, ma io sono impossibilitato a fare altri prestiti in quanto ho il mutuo insieme a lei che grave, da premettere che ho pagato per 5 anni la mia parte di mutuo.. cosa posso fare per uscirne ? Saluti.
RispondiGentile Antonio, l’ideale sarebbe che sua moglie si accollasse anche la sua parte di mutuo.
RispondiBuongiorno, mi scusi sono un malcapitato, ho sono divorziato qualche mese fa, da subito lei è andata a vivere dalla mamma, meglio per me è stata una scelta, io nel frattempo per pochi periodi, ne ho usufruito, ma senza crearle problemi pagando tutte le spese, il mutuo e dandole sempre il mantenimento per mia figlia minore, ma oggi convivo ed ho un altro bambino, rimangono ancora 10 anni di mutuo che non reggo più perché non potendo né chiedere un prestito, perché ci vorrebbe la sua firma a garanzia, vari problemi, tante volte le ho chiesto di vendere detraendo le spese dimostrabili essendo un mutuo cointestato, che da oggi ho solo pagato io, potrei chiedere aiuto ad un giudice?
RispondiGentilissimo Paolo, purtroppo a parte cercare un accordo con la sua ex moglie posso suggerirle poco altro. Provi a consultare un avvocato, nel caso la cosa si rivelasse ancora ostica. In bocca al lupo.
RispondiBuongiorno, vorrei sottoporle un quesito. Mia figlia ha convissuto per circa tre anni con un ragazzo, con il quale si è impegnata nell'acquisto di un immobile con relativo mutuo, tutto al 50%. Ora è avvenuta la rottura e lei si è aggiudicata un appartamento all'asta immobiliare per una procedura fallimentare. Avendo un margine di tempo stretto per il saldo dell'importo, la banca che ha erogato il primo mutuo sta facendo ostruzionismo per l'accollo al suo ex compagno. Le chiedo è possibile fare l'atto di vendita del 50% senza l'accollo del mutuo affinché nel giorno stabilito per l'autocertificazione possa risultare non proprietaria di alcun immobile? Naturalmente tutto questo in pieno accordo con il suo ex compagno.
RispondiBuongiorno, volevo sottoporle una domanda ed approfittare della Sua gentilezza. Sposati in regime di separazione dei beni ma con possibile prossima separazione, abbiamo un figlio piccolo, risultiamo conviventi in una casa di proprietà di mio suocero, io me ne sono tornato dai miei qualche giorno fa. Prima casa intestata a me dopo il matrimonio, mutuo estinto da mia moglie tramite bonifico al sottoscritto, che poi ho girato alla banca con cui avevo stipulato il mutuo. In caso di separazione cosa rischio? Può mia moglie richiedere la sua quota parte? Per quanto tempo sono tracciabili i bonifici in banca? Grazie
RispondiGentile Mirko, dato che il mutuo è estinto, la vostra separazione non dovrebbe avere conseguenze sui suoi rapporti con la banca. Naturalmente sua moglie potrà avanzare le richieste che crede, ma questo esula dalla materia mutui e la domanda, credo, sarà da girare all'avvocato che seguirà la vostra causa di divorzio.
RispondiGentile Antonio, dato che esiste accordo tra sua figli e il suo ex compagno, se fosse quest’ultimo ad acquistare il 50% di sua figlia i problemi potrebbero essere risolti.
RispondiBuongiorno, siamo una coppia di fatto e abbiamo comprato un immobile al 50% con un mutuo cointestato. Il giudice mi ha assegnato la casa dove vivo con mio figlio compreso l'accollo dell'intero mutuo (anche nella parte della madre del piccolo). Posso scaricare dalla data del decreto del tribunale il 100% degli interessi passivi?
RispondiBuon giorno. Dopo un anno di convivenza con la mia ex compagna sono costretto a lasciare la casa di cui siamo proprietari al 50% e della quale stiamo pagando il mutuo. Lei pretende che io le paghi metà del mutuo le spese condominiali e che le lasci i mobili, nonostante abbia deciso di ritirare lei l'intero immobile. Altra domanda; quando abbiamo deciso di vendere la casa lei voleva partire da 150.000€ ora che la vuole ritirare lei si è fatta fare una perizia e dice che è stata valutata 90.000€. Io posso far fare una controperizia? Premetto non ci sono figli, come posso venirne fuori?
RispondiSalve, mio cugino e la sua ex compagna si lasciano non erano sposati, ma conviventi e pagavano il mutuo solo da un anno. Lei vuole ritirare l'intero immobile ma non si muove a formalizzare l'atto davanti ad un notaio, intanto pretende che mio cugino continui a pagare la metà del mutuo e le spese condominiali. Tutto questo con mio cugino che si è ritrovato lo stipendio ridotto per mancanza di lavoro e costretto ad avere oltre le spese per la ex, quelle da sostenere per la nuova sistemazione. Come si può obbligare lei a muoversi a notificare il tutto e fino a che punto lei può pretendere tutti questi soldi da lui? In più tutto l'arredamento nuovo che vuole tenere lei con la casa non può essere valutato per l'intera spesa e pretendere di riavere il 50%?Salve, mio cugino e la sua ex compagna si lasciano non erano sposati, ma conviventi e pagavano il mutuo solo da un anno. Lei vuole ritirare l'intero immobile ma non si muove a formalizzare l'atto davanti ad un notaio, intanto pretende che mio cugino continui a pagare la metà del mutuo e le spese condominiali. Tutto questo con mio cugino che si è ritrovato lo stipendio ridotto per mancanza di lavoro e costretto ad avere oltre le spese per la ex, quelle da sostenere per la nuova sistemazione. Come si può obbligare lei a muoversi a notificare il tutto e fino a che punto lei può pretendere tutti questi soldi da lui? In più tutto l'arredamento nuovo che vuole tenere lei con la casa non può essere valutato per l'intera spesa e pretendere di riavere il 50%?
RispondiCaro Marco, lei può scaricare gli interessi passivi del mutuo di quella delle due che risulta la sua abitazione principale.
RispondiGentile Saro, senza entrare nel merito della vostra controversia, che probabilmente richiede l’intervento di un avvocato, posso dirle che se entrambi siete proprietari della casa e cointestatari del mutuo, il pagamento del mutuo stesso spetta ad entrambi al 50%, sempre che non vi mettiate d’accordo in altro modo (previo, ovviamente, il consenso della banca). Quanto alla perizia, certamente lei può farne un’altra. Quanto a farla valere, sarà compito del suo avvocato, a meno che non riusciate a mettervi d’accordo tra di voi.
RispondiCara Sonia, la prego di leggere la risposta data a Saro, che mi pare rispecchi la stessa situazione che lei mi descrive.
Rispondimutuo cointestato ma immobile appartenente alla mamma di lei. cosa succede in caso di divorzio?
RispondiCaro Francesco, se ho ben capito voi state pagando con il vostro mutuo la casa di una terza persona. Sua moglie, figlia di questa persona, prima o poi, rientrerà comunque nella proprietà per via ereditaria, mentre lei, ahimè, no. Se vuole un consiglio consulti un notaio anche a prescindere da un eventuale divorzio, in modo che sia quantificato l’ammontare che lei sta versando a favore di una proprietà altrui, in modo che un domani le sia riconosciuta la comproprietà dell’immobile, o le siano almeno restituiti i fondi versati.
RispondiBuongiorno! Cercherò di essere sintetico. Separato dal 2009 e divorziato dopo 3 anni, comproprietario e cointestatario mutuo casa al 50% e in questi anni ho sempre pagato la mia quota parte, ma sono arrivato al punto di non farcela più (il mio stipendio non basta per sopportare affitto casa/mutuo e alimenti a nostra figlia) al punto di proporre alla ex moglie di cederle gratuitamente il mio 50% di casa a condizione che trovi eventualmente un garante da metter al posto mio. Ciò implica una nuova stipula del mutuo? o resta tale e quale basta inserire il garante nuovo? i soldi vengono prelevati dalla banca da un conto rimasto aperto e cointestato.
RispondiCaro Marco, indubbiamente si tratterebbe di una rinegoziazione delle condizioni del mutuo, che va concordata con la vostra banca.
RispondiBuongiorno, coppia non sposata con proprietà al 50% e mutuo in essere. Da due anni non viviamo insieme e ci siamo accordati sul prezzo di vendita del 50% della proprietà. La mia è interessata a comperare la quota e diventare proprietaria al 100% ma entrambi non abbiamo contante per estinguere il debito residuo del mutuo esistente. Domanda: nella cifra richiesta per il nuovo mutuo è possibile finanziare il 50% della quota di capitale residuo del mutuo esistente di pertinenza del venditore? Nuovo mutuo=50% proprietà venditore (incluso 50% del debito di capitale di pertinenza del venditore) + 50% debito di capitale dell'acquirente. Naturalmente solo nel caso in cui 80% del valore dell'immobile copra la cifra richiesta.
RispondiBuongiorno, sto in fase di separazione, ho una casa acquistata in comunione dei beni con mutuo cointestato pagato solo da me per cause di mancanza di lavoro di lui, abbiamo deciso di vendere la casa ed estinguere il mutuo residuo, in che misura posso ottenere di recuperare ciò che ho versato per il mutuo?
RispondiGentile Paolo, se ho ben capito lei desidererebbe rinegoziare il mutuo in essere in modo che alla sua ex compagna, che diverrebbe la sola intestataria del nuovo mutuo, sia possibile acquistare la sua parte (incamerando, quindi, il suo debito), oltre che continuare a pagare la parte che le competeva nel mutuo precedente. Teoricamente, calcolatrice alla mano e in presenza delle dovute garanzie, credo che la banca non dovrebbe fare nessuna difficoltà. Le consiglio comunque di consultare personalmente la banca stessa, in quanto non mi è possibile prevedere quali condizioni vi verranno poste per la rinegoziazione di questo mutuo.
RispondiGentilissima Gaia, il fatto che lei riesca a recuperare la parte di mutuo pagata al posto di suo marito dipende dalla disponibilità di suo marito a restituirle tale somma. Se crede, passi per le vie legali.
RispondiBuongiorno, ho preso casa intestandola 30% a me, 55% a mio suocero e 15% a mio marito. Abbiamo un mutuo cointestato a me e mio marito per 15 anni e mio suocero come garante visto che mio marito è nullafacente. Dopo 6 mesi il matrimonio è finito. Ora non troviamo accordi inerenti alla casa per il prezzo di vendita visto che mio marito è rimasto a vivere lì e io sto comunque pagando il mutuo. Mi ha proposto la metà dei soldi che ho messo per buttarmi fuori di casa e al momento del mio OK ha ritrattato l'offerta. A questo punto non mi resta che fare giudiziale e togliere tutti i soldi del conto cointestato. In questo caso specifico, la casa andrebbe all'asta?
RispondiCara Laura, il caso è evidentemente da sottoporre ad un avvocato, che di certo saprà consigliarla per il meglio. Da parte mia posso dirle che se il mutuo cessasse di essere pagato sia da lei che da suo marito, e se la banca non riuscisse a rivalersi sul garante, a quel punto la banca incamererebbe l' immobile e potrebbe metterlo all'asta. In bocca al lupo.
RispondiCara Laura, il caso è evidentemente da sottoporre ad un avvocato, che di certo saprà consigliarla per il meglio. Da parte mia posso dirle che se il mutuo cessasse di essere pagato sia da lei che da suo marito, e se la banca non riuscisse a rivalersi sul garante, a quel punto la banca incamererebbe l' immobile e potrebbe metterlo all'asta. In bocca al lupo.
Rispondibuonasera. Mio fratello è separato dal 2013 e paga il 50% del mutuo della casa coniugale come stabilito dal giudice. Lo scorso anno ha comprato un altra casa, spostando la residenza,(e acceso un altro mutuo)senza poter usufruire ovviamente delle agevolazioni prima casa.Quest'anno in dichiarazione potrà presentare gli interessi della vecchia o della nuova casa? O entrambi?
RispondiCara Emanuela, suo fratello può portare in detrazione sia gli interessi passivi del mutuo prima casa, come ha sempre fatto, che anche il 19% degli interessi passivi del mutuo sulla seconda casa, calcolabile su un importo massimo di 2065 euro.
RispondiSalve sto per comprare casa insieme alla mia compagna con mutuo trentennale, come garante ci sarebbe mio padre, se ci dovessimo lasciare cosa succederebbe? Casa intestata a tutti e due.
RispondiGentilissima avvocato desidero avere una risposta alle mie domande. Nel 2005 mi sono sposato con un donna rumena cittadina Italiana. Nel 2007 abbiamo fatto un mutuo per comprare la prima casa, e per ristrutturarla abbiamo dovuto fare un finanziamento, io sono pensionato e percepisco una pensione di EURO 1.250 e tutti i debiti, compreso il mutuo, lo pago io con la mia pensione, mi viene trattenuto dalla banca, per la somma complessiva di EURO 1173,00. Sino a Settembre 2014 si viveva con i soldi guadagnati dalla mia ex moglie, poi le è venuta la brillante idea, senza motivo almeno dice lei, e se ne è andata con un altro uomo lasciandomi sul lastrico e senza un euro in tasca. Abbiamo fatto la separazione consensuale scrivendo tutto quello che lei mi deve dare la metà delle spese, ma da due mesi non vuole più pagare dicendo non c'è la fa. Io le ho detto che sono cose sue, lei mi deve dare la metà dei debiti che abbiamo fatto, la casa l'abbiamo messa in vendita, ma per adesso è tutto morto e da affittare non si trova. Lei mi dice di non pagare più il mutuo e di fare prendere la casa alla banca, a noi ancora rimangono 12 anni e la somma da pagare è di 71,00 euro. La domanda che io mi faccio sempre e non riesco a dormire la notte e questa; la banca se io non pago più le rate cosa fa nei miei o nei nostri confronti? A me cosa accade, alla mia pensione, e ai miei figli del primo matrimonio accade qualcosa? Io ho una piccola casetta ereditata dai miei genitori che è di 35 mq.; mi possono pignorare quella? Come mi devo comportare? Con la mia ex moglie e con la banca? aspetto una sua risposta, non ho nemmeno i soldi di poter andare per una consulenza da un avvocato ecco perché scrivo ,e poi mi vergogno anche a dire che sono un pensionato, dopo 40 di lavoro per un amore come mi sono ridotto. La ringrazio anticipatamente e le chiedo scusa e se si può mandare direttamente risposta alla mia email oppure su questo sito. Ancora grazie, Antonino
RispondiCaro Paolo, se vi doveste lasciare, ma rimaneste in buoni rapporti, dal punto di vista del mutuo e della proprietà della casa non cambierebbe nulla. Se uno di voi due volesse però sfilarsi dal mutuo e dalla proprietà della casa, l’altro dovrebbe essere pronto ad accollarsi l’intero mutuo (rinegoziandolo magari con la banca anche alla luce dell’eventuale cambio di garante) e a rimborsare le rate già versate.
RispondiGentile Antonino, grazie per l’avvocato ma sono solo una giornalista. Quanto alla sua situazione, in caso lei smettesse di pagare le rate evidentemente la casa che le verrebbe pignorata è quella per la quale avete stipulato il mutuo. A questo punto le converrebbe forse seguire il consiglio della sua ex moglie, smettere di pagare (recuperando la sua pensione) e lasciare che la banca se la prenda, andando invece a trasferirsi nella casa che ha ereditato dai suoi genitori. Quanto ai debiti della sua ex moglie, indubbiamente dovete attenervi a quanto stabilito in sede di separazione, quindi se lei non vuole mettersi in pari con i pagamenti occorre rivolgersi ad un avvocato (vero) e trovare una soluzione. In bocca al lupo.
RispondiGentilissimo avvocato, sono separata da quasi 5 anni. Affidamento condiviso e ho intenzione di chiedere il divorzio. La mia domanda è: voglio acquistare il 50 % della casa coniugale e vorrei farlo mettere per iscritto in sede di divorzio. In questo caso pago l’atto di compravendita dato che viene messo sul divorzio? Grazie
RispondiGentilissima, premesso che per migliori delucidazioni le conviene affidarsi ad un avvocato (quale io non sono, essendo invece una giornalista), le dico però che gli atti di acquisto di quote della casa coniugale in sede di divorzio sono esenti da tasse, come da circolare n.27/E del 2012 dell'Agenzia delle Entrate (http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/wcm/connect/c9a58d804bb315b89603f7d94f8d55f4/Circolare+n.+27+del+21+giugno+2012.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=c9a58d804bb315b89603f7d94f8d55f4). Saluti.
RispondiIo e il coniuge abbiamo un mutuo cointestato trentennale ipotecario sulla casa di sua proprietà, in quanto donatagli tramite notaio da suo padre. La mia intenzione è di separarmi fisicamente, per ora, e se riesco, sfilarmi dal mutuo.Se un domani dovessi ereditare beni o soldi da mio padre vedovo sarò obbligata a versare alla banca quanto ereditato oppure quello che sarà di mia proprietà rimarrà tale? Spero di essermi spiegata bene. Grazie
RispondiBuongiorno, nel dicembre 2011 ho acquistato una casa con il mio ex al 50 %. Ora ci siamo lasciati ed io vorrei riacquistare un'altra casa e vendere ad un terzo. questo mi permetterebbe di usufruire nuovamente delle agevolazioni prima casa. Ma al mio ex cosa comporterebbe visto che non riacquisterebbe?Quali spese dovrà sostenere?Grazie mille.
RispondiGentile Simona, non mi è chiaro se sul vostro immobile pende ancora un mutuo o meno. In caso si tratti solo di vendere la sua parte, già di sua proprietà, le spese sono solo di sua competenza. In caso contrario, se, quindi, c'è un mutuo da pagare, bisogna che il suo acquirente si accolli anche il mutuo.
RispondiGentile Roby, tra il vostro mutuo ipotecario e la sua eventuale eredità non ci sono connessioni. Ciò che lei erediterà resta suo.
RispondiLa ex compagna chiede l'affitto di 2 mesi di casa di comproprietà nonostante il mutuo lo pago io per intero dal mio c/c. E’ giusto?
RispondiCaro Roberto, tecnicamente affitto e mutuo sono due cose distinte; vi conviene accordarvi su chi debba pagare cosa, e mettere tutto nero su bianco.
RispondiSalve volevo chiedervi una domanda. Noi abbiamo un mutuo cointestato siamo due sorelle un fratello e un cognato abbiamo deciso di lasciare l'appartamento e venderlo ma uno dei fratelli per dispetto non vuole lasciarci vendere..possiamo agire e quindi estinguere il mutuo senza la sua firma? Grazie
RispondiCiao ho un mutuo cointestato con una persona latitante e senza dimora.Come posso fare per cambiare mutuo se lui non si presenta per firmare anche se sono io sola a pagare?
RispondiCara Angela, mi spiace ma la firma di tutti è necessaria per procedere alla vendita.
RispondiGentilissima Anna credo che il caso sia delicato, e in merito vadano consultati quanto meno la banca stessa e un avvocato, per certificare lo stato di irreperibilità di questa persona.
RispondiSono divorziata da poco di un mese. Nella sentenza del divorzio consensuale ,mio ex marito rinuncia alla sua parte di proprietà al mio favore. Sono in fase di firmare dal notaio il accollo del mutuo tra un po’. Ho saputo che la banca può non essere d'accordo Con quali problemi mi posso confrontare? Grazie
RispondiSalve, i miei genitori hanno entrambi in corso un mutuo cointestato con mio fratello per l'acquisto di una casa dove vivono i miei genitori ( la casa risulta intestata a mio fratello ) . Il mutuo viene pagato con la pensione dei miei genitori la quale arriva direttamente in banca. La questione è che mia madre non vuole più vivere con mio padre, lo tratta male, dorme in camera separata, quando cucina lo lascia mangiare da solo ecc , mio padre ne soffre e io le vorrei chiedere come potrebbe fare mio padre per avere la sua pensione e trasferirsi in un altro appartamento, a chi si può rivolgere affinché venga sbloccata la sua pensione visto che nella casa che sta pagando è' impossibile viverci? Mio padre è malato, ha subito interventi al cuore e tumore alla prostata non so quanto camperà ancora vivendo in quella casa mi aiuti a capire che strada giuridica breve devo seguire ... grazie !!
RispondiBuonasera io ho una casa comprata per metà con la mia ex compagna. Nel momento dell’acquisto, di tasca mia ci ho messo 120 mila euro e ho pagato il mutuo per il primo anno. Poi la mia ex compagna ci è andata a vivere con la figlia e io con gravi problemi economici non ho più pagato il mutuo e lo ha pagato lei. Ora io vorrei la mia parte e cedere a lei la proprietà per intero della casa. Posso farlo?
RispondiGentilissima Laura, le consiglio al riguardo la lettura del nostro ultimo articolo: http://www.mutui.it/mutuando/mutui-e-separazione.html
RispondiGentilissima Silvana, la situazione è complicata anche emotivamente. La sola cosa che posso consigliarle è la lettura del nostro ultimo pezzo sul tema (http://www.mutui.it/mutuando/mutui-e-separazione.html) per farsi un’idea. Se dovesse avere domande più specifiche, noi siamo qui. In bocca al lupo.
RispondiGentilissima Carla, di comune accordo potete farlo. Le consiglio di leggere il nostro ultimo post in merito: http://www.mutui.it/mutuando/mutui-e-separazione.html
RispondiBuonasera, sono separata legalmente, e ho il 50% di proprietà di una casa dove vivono il mio ex marito e i nostri due figli. Io mi sono trasferita e sono in affitto. Le rate del mutuo le sta pagando lui ma il mutuo è al 100% a mio nome. Lui non vuole liquidarmi la mia metà di proprietà. Come posso fare per liberarmi dall'accollo del mutuo? Non posso nemmeno fare un finanziamento per un'auto per colpa del mutuo. Attendo sua cortese risposta. Grazie e saluti
RispondiGentilissima Cecilie, le consiglio a questo proposito la lettura di un nostro recente post: http://www.mutui.it/mutuando/mutui-e-separazione.html
RispondiBuonasera, mi sono lasciata con il mio ex ragazzo da un anno con casa e mutuo intestati al 50%. Abbiamo sempre pagato regolarmente il mutuo insieme, ma ora sono arrivata al punto di non poter più pagare la mia meta perché sono in disoccupazione. Lui ha fatto scrivere dal suo avvocato che, nel caso in cui lui anticipi anche la mia parte del mutuo, un domani quando si venderà l’appartamento dovrò restituirgli i soldi da lui anticipati. Ma è obbligatoria una cosa del genere? In fondo nessuno lo costringe a pagare anche la mia parte.
RispondiGentile Lilla, il suo ex ragazzo ha agito bene e a propria tutela perché in caso di mancato pagamento della metà del mutuo la banca si rivale comunque su di lui.
RispondiGentile Cristina, se la coppia è d’accordo saprà fare le dovute proporzioni, sapendo quali quote sono state investite, altrimenti bisognerà coinvolgere un avvocato o un notaio.
RispondiSalve, io e il mio ragazzo stiamo comprando casa: proprietà al 50% e anche il mutuo è condiviso. Non avendo un conto bancario condiviso, sottrarranno i soldi del mutuo dal suo conto (e io gli darò i soldi in contanti). Questo in futuro, in caso di problemi, potrebbe avere rilevanza? Potrebbe dire di aver pagato solo lui il mutuo? Grazie
RispondiCara Sara, mi spiace dirlo ma è proprio così. Quel che conta sono gli atti registrati e tracciabili, quindi se i soldi sono sottratti dal conto del suo ragazzo, risulterà che a pagare in toto è lui. Le consiglierei di stilare una scrittura privata presso un notaio dove indicare le condizioni che mi ha descritto, e suggerirei a lei di farsi fare una ricevuta ogni volta che versa al suo ragazzo una quota in contanti. Non si sa mai.
RispondiBuongiorno! Ho bisogno di un consiglio. Sono divorziata. Ho fatto un mutuo cointestato al 50% con l'ex marito, già pagato 10 anni. Da più di un anno lui non vuole pagare, perciò pago da sola, e ovviamente ho affittato l’appartamento per riuscire a pagare le rate. In questo momento l'immobile ha un valore minore rispetto al debito residuo da pagare alla banca. Se lui fosse d'accordo a cedere la sua parte, può comunque chiedermi soldi? Se sì, a quanto può ammontare l'importo? Che consiglio mi può dare? Vendere? Grazie
RispondiCara Nicoleta, innanzitutto se suo marito vuole cederle la sua parte stia attenta a mettere tutto nero su bianco davanti ad un notaio in modo che un domani lui non possa chiederle più nulla. In secondo luogo, una volta avuta la piena proprietà della casa, la decisione spetta a lei. Può tenerla e continuare ad affittarla, oppure venderla, ma in questo caso dovrà trovare un acquirente che si accolli le rate residue del mutuo.
RispondiBuongiorno, volevo chiederle: ho un mutuo cointestato con la mia ex ed un conto corrente sempre cointestato dove versavo lo stipendio solo io. Volevo sapere se posso richiedere alla mia ex la metà di tutti i pagamenti effettuati da me visto che a pagare sono solo io.
RispondiCaro Massimo, lei può certamente farlo purché sia in grado di provare quello che dice e purché le sua ex sia d'accordo. Altrimenti rischiate di dover chiedere l'aiuto di un avvocato
RispondiBuongiorno, avrei bisogno di una sua risposta. Io e mio marito siamo sposati in regime di separazione dei beni. Stiamo per acquistare un immobile prima casa al 50%, io posso saldare la mia metà (per via della vendita di un altro immobile), lui deve accendere un mutuo, intestato quindi solo a lui, mentre la casa sarà cointestata. Volevo chiedere cosa potrebbe accadere in futuro in caso di separazione, il mutuo potrebbe finire anche su di me? Sarebbe una scelta migliore a questo punto che accendessimo un mutuo cointestato e io mi tenessi i soldi in più? Grazie
RispondiGentilissima Barbara, io sarò all'antica, ma se lei è in grado di liquidare la sua parte per l'acquisto della casa le consiglierei di farlo subito, in modo da liberarsi del debito. Tenga conto che così facendo spenderebbe, in totale, di meno, perchè non dovrebbe pagare gli interessi, anche se naturalmente dovrebbe pagare subito. In questo modo suo marito sarebbe l'unico ad avere il mutuo e la comproprietà della casa, potendo anche scaricare gli interessi passivi. In caso di separazione, se suo marito non volesse più continuare a pagare, si possono prospettare le situazioni che descrivo qui: http://www.mutui.it/mutuando/mutui-e-separazione.html. Deve quindi valutare quanto le interesserebbe, in caso di separazione, continuare a vivere in quella casa, prima di decidere se pagarla subito o meno. In caso di decesso di suo marito, poi, lei dovrebbe subentrare in ogni caso al pagamento della sua quota di mutuo, sia che paghi prima la sua parte, sia che decida per un mutuo cointestato.
RispondiBuongiorno, avrei bisogno gentilmente di un vostro consulto, in quanto non so più' come uscirne. Spiego brevemente la mia situazione, ho una casa cointestata con un mutuo cointestato con un'altra persona che ci vive all'interno ed io sono fuori. Tre anni fa era stato fatto regolare accordo controfirmato da entrambe le parti, dove ci si accordava, o per l'accollo dell'altra persona, in quanto avente possibilità di farlo con liberatoria nei miei confronti, oppure per la vendita a terzi. Gli acquirenti dopo tre mesi che la casa è stata messa in vendita, sono arrivati e, la cifra che pagavano serviva per saldare il mutuo totalmente, andando a pari. Lui però ha ritrattato l'ultimo giorno della scadenza della proposta fatta dall'agenzia, con regolare mandato scritto. Ha detto poi che la comprava lui ma, ormai sono passati due anni e non è stato fatto nulla. Io continuo a pagare il mutuo, a non riuscire neanche a detrarmi le spese di quello che pago, perché non ho più la residenza e non so più come fare. Spero in un Vostro gentile riscontro. Cordiali Saluti
RispondiCara Ilenia, credo le convenga fare un ultimo tentativo per ricordare a suo marito gli accordi presi e regolarmente formalizzati. In caso lui si rifiuti le consiglio di rivolgersi ad un avvocato.
RispondiBuonasera, sono fidanzata con un ragazzo che ha un’azienda e fra un anno ci dobbiamo sposare. Lui ha intenzione di acquistare una casa prima del vincolo del matrimonio, pagandola in questo modo: il 50% in contanti e l’altro 50% con un mutuo bancario, le cui rate inizierà a pagarle in concomitanza con il nostro matrimonio. Ora io mi chiedo o meglio ci chiediamo, il proprietario della casa rimarrà sempre lui oppure diventerei anch'io proprietaria di quel 50%, di quota di casa, pagata dopo il matrimonio? L’altra domanda è questa: stare in comunione o in regime di separazione di beni avrà un'influenza sul concetto di proprietà in questo contesto? Grazie
RispondiGentile Laura, il proprietario resterà colui che ha stretto il contratto di acquisto, quindi il suo fidanzato, tanto più che ha acquistato la casa prima di sposarsi. Se opterete per la comunione dei beni comunque il proprietario resterà lui, dal momento che l’acquisto è stato fatto precedentemente al matrimonio.
RispondiIo e la mia ex moglie nel 2007 abbiamo acquistato una casa facendo un mutuo cointestato, però la banca trattiene tutto sulla mia pensione. Nel 2014 la ex moglie se ne va con un altro, abbiamo fatto la separazione consensuale, e sulla separazione lei di volontà sua ha fatto mettere che non vuole mantenimento e che paga la metà del mutuo e di altri prestiti che abbiamo fatto per ristrutturare la casa. L'ammontare di tutto e di euro 1.176,50 praticamente tutta la mia pensione. Dividendo in due parti sarebbe euro 588,25 a testa, io abito nella casa, pago quello che c'è da pagare ma lei adesso non mi dà più nulla, io non ho nessun reddito e non so cosa fare per andare avanti. Come devo fare ad avere la somma della ex moglie? La ringrazio e aspetto una sua risposta; io non posso andare da un avvocato perché non ho nulla, io adesso ho deciso di cambiare banca e di non pagare più il mutuo cosa mi accade o ci accade a noi o a me? Grazie. Antonino
RispondiGentile Antonino, chiedere un altro mutuo per estinguere il primo non farebbe che spostare il problema. Potrebbe provare a vendere, ma dovrebbe vendere la casa ovviamente già gravata dal mutuo. Smettendo di pagare, la casa prima o poi le verrebbe pignorata: lo faccia solo se ha un altro posto dove stare. Se lei ha in mano tanto di documento legale in cui sua moglie si impegna a pagare, e poi non paga, e' evidente che lei debba far valere le sue ragioni, e che per questo debba chiedere l' intervento, se necessario, anche di un giudice. Un avvocato purtroppo le serve. Non saprei davvero che altro scenario prospettarle. In bocca al lupo.
RispondiSalve, buona sera, vorrei sapere alcune cose; sono divorziato da 2 anni e ho un mutuo cointestato con la mia ex moglie e i miei ex suoceri. Essendo che la casa è intestata ai miei ex suoceri, come posso fare per uscire dal mutuo visto che io ero l'unico con reddito e visto che la mia ex moglie vive con un altro uomo nella stessa casa?
RispondiSalve, vorrei chiedere informazioni relative all'acquisto di una prima casa. Mia figlia ha chiesto con il suo ragazzo un mutuo di 190.000 euro. Il mutuo e la casa sono cointestati al 50%. Solo lui ha reddito dimostrabile. Mia figlia ha dato 50 mila euro. Ora mi chiedevo se la loro storia dovesse finire, lui può chiedere l’intera proprietà della casa perché paga solo lui la rata? E i soldi che ha messo lei, cioè i 50 mila, sono perduti? Grazie mille.
RispondiSalve, ho un mutuo cointestato con mio fratello per ľ acquisto di un immobile (prima casa), successivamente abbiamo effettuato dei lavori e sono diventate due abitazioni distinte, adesso era nostra intenzione dividere il mutuo in due ed ognuno avere la sua parte sia di ipoteca e sia di debito residuo, come posso fare? È possibile liquidare il mio debito con la banca aprendo un altro mutuo (prima casa o liquidita?) Ed uscire completamente dal mutuo cointestato?
RispondiCaro Giuseppe, questo tipo di situazioni mi sembrano sempre assai rischiose, quindi le consiglio di andare da un notaio e far mettere nero su bianco il fatto che sua figlia abbia versato 50 mila euro per la proprietà della casa, che è quindi a tutti gli effetti anche sua, pur in caso di fine della storia con il suo ragazzo. Il quale, nel caso, si dovrebbe impegnare a restituire il denaro, o comunque a lasciare a sua figlia la parte che le spetta. Attenzione anche al fatto che il mutuo sia intestato anche a sua figlia, benché solo il suo ragazzo si sia impegnato a pagare. Sarebbe stato meglio che il solo intestatario fosse lui, ma dato che così non è farei almeno firmare, davanti al notaio, anche un documento in cui il ragazzo si impegna formalmente a non scaricare addosso a sua figlia l’onere di pagare tutto il mutuo qualora, in caso di litigio, lui dovesse rifiutarsi di continuare a saldare le rate. Fidarsi è bene…
RispondiGentile Gianfranco, per uscire dal mutuo lei dovrebbe sostituirlo in modo da ridefinire i termini del mutuo stesso, tra cui gli intestatari, e farsi escludere quindi dal nuovo mutuo. Ci vorrà però l'accordo di tutti gli intestatari, quindi anche i suoi ex suoceri e moglie dovranno essere d'accordo. In alternativa, se lei è tenuto al pagamento degli alimenti, potreste chiedere al giudice che ha firmato il vostro divorzio se sia possibile pagare la sua quota di mutuo al posto della quota degli alimenti. O, comunque, potreste consultarlo per trovare un accordo che le consenta di riavere le somme versate per la casa.
RispondiGentile Andrea, la cosa è complicata ma immagino sia fattibile. L'unica unità immobiliare infatti è stata divisa in due unità, quindi il mutuo che prima si riferiva ad un immobile solo adesso ha come sottostanti due immobili. Quindi è legittimo che siano necessari due mutui per coprirli entrambi. Rivolgetevi alla vostra banca per capire come sostituire il mutuo in questo senso.
RispondiGentile Alex, il modo più semplice, a mio parere, è che sua moglie acquisti la sua metà della casa accollandosi anche l'altro 50% del mutuo. Naturalmente, la signora deve essere d'accordo.
RispondiGentile Alex, se tra voi avete concordato che il passaggio di proprietà avvenga gratuitamente, basterà far figurare almeno una cifra simbolica. L'accollo liberatorio è senz'altro una buona soluzione.
RispondiBuongiorno, sono cointestataria di un mutuo prima casa con il mio ex coniuge. La casa è rimasta a lui e lui paga interamente la quota della rata mensile. Vorrei liberarmi da questa cointestazione ma la banca non rinnoverebbe il mutuo al mio ex perché sprovvisto di sufficienti garanzie. C'è una possibilità per la quale io riesca ad uscire da questa situazione? Se chiedo il divorzio posso uscirne automaticamente? Io già da anni risiedo da un’ altra parte. Grazie
RispondiBuongiorno, sono in fase di separazione, io dovrei ritirare la casa e ci sono ancora 12 anni di mutuo. Mio marito pretende di avere da me non solo il capitale, ma anche gli interessi versati in questi 13 anni. È corretta questa cosa? Grazie, cordiali saluti
RispondiGentile Ale, con il divorzio non si risolve questa situazione in quanto è irrilevante per il contratto di mutuo. Se voi siete già d'accordo nel senso di far pagare a lui tutta la rata, questo è già un passo avanti: ma per uscire dalla cointestazione occorre che il mutuo sia sostituito. Bisogna che suo marito trovi un garante.
RispondiCara Frances, in caso l'accordo sia che la casa resta interamente a lei mentre suo marito esce tanto dal pagamento quanto dal contratto di mutuo, direi che è assolutamente legittimo che suo marito venga risarcito di tutto quanto versato per una casa che alla fine non è più sua (quindi interessi+capitale). E' come se le chiedesse di ricomprare la sua metà.
RispondiSono separato legalmente, ho il mutuo della casa cointestato con la mia ex moglie. Tuttavia l'ho sempre pagato io. In sede di divorzio è possibile intestare la casa ai nostri due figli e pagare il mutuo al 50% con la mia ex?
RispondiGentile Mario, presso il vostro avvocato potete trovare tutti gli accordi che ritenete opportuni. Le consiglio di leggere l'articolo: https://www.mutui.it/mutuando/mutui-e-divorzio.html
RispondiBuongiorno, sono separata legalmente da 2 anni e mezzo. Ho una casa e un mutuo al 50% cointestata con il mio ex marito. Per questi 2 anni e mezzo ci ha vissuto lui in casa accollandosi al 100% il mutuo. Adesso io vorrei vendergli la mia parte. A chi devo rivolgermi per capire che cifra chiedergli? Lui dice di regolarizzare i conti fra di noi senza mettere nessuno in mezzo, come mai vorrebbe raggirando?
RispondiCara Monica, per far valutare la casa serve necessariamente un perito o un agente immobiliare. Le consiglierei di "mettere in mezzo" loro, soprattutto se pensa che suo ex marito abbia secondi fini. Se invece lui vuole solo risparmiare qualche spesa, provi a chiedere a qualcuno, magari di sua conoscenza, una valutazione gratuita dell'immobile, o altrimenti cerchi di farsi un'idea del valore dell'immobile confrontandolo con altri della stessa tipologia nella sua zona (può trovare facilmente annunci di agenzie immobiliari o usare un portale on line). Le ribadisco comunque, se non si fida del suo ex marito (ma sarebbe consigliabile in ogni caso) di concludere la transazione magari rivolgendosi a un notaio e al suo relativo perito, per non dover poi avere altri problemi.
RispondiBuongiorno, nel 2001 con mio marito facemmo un mutuo cointestato con l'ipoteca della casa. Nel 2016 abbiamo divorziato e lui continua ad abitare in quella casa mentre io e mio figlio siamo andati via; lui è disoccupato e non sta pagando il mutuo io sono stata chiamata dalla banca, cosa posso fare per uscire dal mutuo di quella casa che non usufruisco? Grazie per l'attenzione.
RispondiCara Cinzia, le consiglio la lettura di questo articolo: https://www.mutui.it/mutuando/mutui-e-separazione.html In caso di altri dubbi ci ricontatti.
RispondiCiao, io e la mia ragazza abbiamo comprato casa, lei ha pagato la sua metà e io ho acceso un mutuo. In caso ci lasciamo cosa succede e cosa dovremmo fare? Se ci lasciamo io non vivrò più in quella casa. Grazie attendo risposta
RispondiGentile Luca, è bello che vi siate posti questo problema ora, per non dover poi incorrere in guai seri nel caso, che non vi auguro, di una separazione. In teoria la sua ragazza sarebbe "a posto", mentre lei dovrebbe ovviamente continuare a pagare il mutuo fino alla sua estinzione, in ogni caso. La sua ragazza però, in caso vi doveste lasciare, potrebbe ad esempio impegnarsi a riscattare la sua metà, oppure potreste decidere di comune accordo di vendere la casa, anche se sarebbe difficile in caso il mutuo non fosse estinto. Vi consiglio caldamente di concordare ora una possibile linea di condotta, e di metterla per iscritto davanti ad un notaio, in modo da sapere subito come comportarvi nel caso peggiore. Auguri.
RispondiBuongiorno vorrei un chiarimento; sposata in regime di comunione dei beni acquisto al 50€ la casa che ora mi è stata affidata in sentenza di separazione e con un mutuo al 50%. Il mutuo era di 18 anni e per 10 anni è stato pagato regolarmente da entrambi anche se ormai eravamo separati. Nel 2011 lui decide di non pagare più il mutuo e io avendo con lui due figli decido di pagarlo per intero pur di non farmi togliere la casa. Mancano ancora due anni all’estinzione, volevo sapere se una volta che avrò estinto il mutuo a lui spetterà qualcosa, vorrei avere io tutta la casa, inoltre lui non ha mai pagato neppure le spese extra effettuate nel palazzo e ha saltato quote che mi spettavano per il mantenimento dei figli. Ora ha anche ereditato e rivenduto una casa in quanto i suoi genitori sono deceduti e non ha voluto pagare nulla degli arretrati; un giudice terrà conto di tutto ciò a cui io avrò fatto fronte da sola e con non poche difficoltà? Grazie
RispondiGentilissima Eleonora, le consiglio di affidarsi ad un avvocato. Lei per 8 anni ha pagato da sola il mutuo sella casa: se il suo ex marito vuole avere diritto alla sua metà deve ridarle la metà delle rate che non ha pagato. Se invece lui non vuole più la casa, deve riscattare la sua parte, almeno per quanto attiene alle rate pagate insieme per 10 anni. E su questo non ci piove. Gli faccia presente la situazione e cerchi un accordo, e poi siglatelo davanti ad un notaio. Se lui invece, come temo, farà orecchie da mercante, le vie legali sono la sola strada. In bocca al lupo.
RispondiBuongiorno, sono divorziato consensualmente da 2 anni, lei si è risposata e vive in quella che era casa nostra, provvede da sola a pagarsi il mutuo come deciso in tribunale, visto che la casa è solo intestata a lei, il problema è che io sono vincolato finanziariamente in quanto risulto cointestatario di un mutuo per altri 15 anni.. cosa posso fare ?
RispondiGentile Giuseppe, potreste di comune accordo recarvi in banca e concordare una sostituzione del mutuo, mantenendo le stesse condizioni ma modificando gli intestatari, in modo che la sola intestataria risulti la sua ex moglie.
RispondiBuongiorno. Nel caso in cui io abbia stipulato un mutuo intestato solo a me prima del matrimonio e successivamente mi sia sposata con comunione dei beni, in caso di separazione cosa succederebbe?
RispondiGentile Elisa, se il mutuo è stato stipulato per acquistare un immobile a suo nome, in ogni caso essendo tutto intestato a lei, continuerà ad essere lei a doverlo ripagare. Se invece tale mutuo è stato stipulato per acquistare la casa nella quale lei abita ora con suo marito, e se questa casa sia intestata anche a lui la faccenda si complica. Provi a leggere questo articolo https://www.mutui.it/mutuando/mutui-e-divorzio.html e anche questo https://www.mutui.it/mutuando/mutui-e-separazione.html, e se ha ulteriori dubbi ci riscriva.
RispondiCasa intestata a mia moglie, però il mutuo lo stiamo ancora pagando. Siamo già separati consensualmente da anni ma ancora non abbiamo divorziato. Ora vorremmo dividere la casa in due parti. D'accordo e prima del divorzio. Basta una scrittura privata davanti al notaio o potrebbero sorgere problemi? Qual è la via più semplice per dividere la casa con un mutuo ancora acceso che paghiamo entrambi?
RispondiGentile Carlo, le consiglio la lettura di questo nostro post: https://www.mutui.it/mutuando/mutui-e-divorzio.html In caso abbia altri dubbi ci riscriva pure.
RispondiBuongiorno. Convivevamo, la casa intestata solo a lui, mutuo cointestato sullo stesso conto. Me ne sono andata e lui non vuole vendere la casa né dare gli alimenti a nostro figlio, così io mi sono rifiutata di pagare la metà del mutuo. Quali sono ora le conseguenze? Può chiedermi la metà del mutuo? È sufficiente essere cointestataria sullo stesso conto o avrei dovuto far risultare che ogni mese mandavo un bonifico con l'importo? Non vorrei che decida di non darmi i 3 anni di mantenimento bimbo dicendo che da quando me ne sono andata non pago le rate, ma è stata una scelta sua il non venderla. Grazie
RispondiGentile Alice, non intendo giudicarla ma vorrei cogliere l'occasione per ribadire una volta di più quanta attenzione si debba avere quando si acquista casa con un convivente. Ogni cosa va messa nero su bianco e affrontata con la necessaria prudenza perchè purtroppo casi come il suo sembrano essere molto numerosi. Detto questo, le consiglierei di rivolgersi ad un avvocato per ottenere, al posto del mantenimento di suo figlio, la sospensione da parte sua dal pagamento della rata del mutuo. Credo sia l'unico baratto possibile, dal momento che in effetti, avendo lei firmato un contratto, è tenuta ad onorare il pagamento delle rate e potrebbe vedersi chiedere il dovuto, anche se di fatto lei non è nemmeno intestataria della casa. Si potrebbe infatti chiedere la sostituzione del mutuo, riscrivendolo in modo che il suo ex convivente risulti il solo intestatario, ma a quanto capisco lui non mi sembra propenso a collaborare. Dato quindi che , non essendo sposata, non può reclamare alcun diritto per se stessa, l'unica speranza è agire in favore del bambino, che, se è stato riconosciuto, è sicuramente responsabilità anche del padre mantenere.
RispondiBuongiorno, con la mia quasi ex moglie siamo proprietari ciascuno del 50% della casa coniugale (mutuo residuo € 40.000 per i prossimi 8 anni). Siamo giunti ad un accordo per il quale lei mi venderebbe il suo 50% a € 80.000 e in più io mi accollerei tutto il mutuo residuo. La banca presso la quale c'è il vecchio mutuo cointestato inizialmente mi ha comunicato che potevano emettere un mutuo complessivo dei due importi (totale € 120.000) per poi comunicare che i mutui sarebbero stati due: quello vecchio e uno nuovo per la cifra che mi serve per acquistare la quota casa di mia moglie, entrambi gestiti come mutuo prima casa e con tutte le agevolazioni fiscali per la detrazione degli interessi. Ma come possono aprire una nuova ipoteca senza chiudere il vecchio mutuo? In questo modo, con due mutui, potrò chiedere la surroga ad un'altra banca? I tassi attuali della mia banca non sono convenienti e altri istituti di credito mi hanno comunicato che se spostassi adesso il mutuo attuale la rimanenza di € 80.000 risulterebbe come liquidità e non come mutuo prima casa. Come posso uscirne? Premetto che non abbiamo la possibiltà di estinguere totalmente il mutuo in essere e che il nuovo ipotetico mutuo di € 120.000 sarebbe stato utilizzato per estinguere quello precedente e acquistare il rimanente 50% di proprietà di mia moglie. Grazie
RispondiGentile Daniele, probabilmente l'offerta che le è stata fatta dalla sua banca attuale è possibile perché, appunto, si tratta della stessa banca, che può gestire il tutto internamente. Nel momento in cui lei dovesse spostarsi su una nuova banca in effetti il discorso cambierebbe; ma non mi è chiaro come mai gli istituti di credito da lei consultati non siano disposti a farle aprire un mutuo prima casa. Questo può accadere per due motivi: o lei non offre sufficienti garanzie, oppure lei non ha intenzione di fare della casa la sua abitazione principale (ipotizzo, nella sua domanda lei non lo specifica). In quest'ultimo caso, se lei volesse restare proprietario della casa ma dentro ci abitasse ancora la sua ex moglie, è chiaro che la finalità non sarebbe di acquisto di una "prima casa" e quindi cadrebbero le agevolazioni del caso.
RispondiBuongiorno, vorrei vederci chiaro sulla storia che le racconto. Ho un immobile che dovrei regalare a mia figlia con atto di donazione. Oggi è spuntata dicendomi che devo farle l'atto di vendita così lei insieme al compagno possono richiedere il mutuo con acquisto prima casa dove lei è l’intestataria dell’immobile con mutuo cointestato e dove lui andrà a pagare le rate. Io poi piano piano le dovrei restituire i soldi per non lasciare traccia. La mia domanda è: se domani questi si lasciano, lui può richiedere l'importo delle cifre versate? A rischio che diventa proprietario della casa?
RispondiGentile Lea, per trasferire la proprietà dell’immobile a sua figlia può ricorrere alternativamente alla donazione oppure alla compravendita. Tuttavia, le ricordo che nella compravendita è necessario il pagamento del prezzo. Per come prospettata, l’operazione descritta potrebbe presentare i requisiti per essere considerata una vendita simulata, a seguito delle contestazioni mosse da eventuali creditori o dall'amministrazione finanziaria. Peraltro, le ricordo che le due soluzioni presentano carichi fiscali differenti (nel passaggio tra genitori e figli si applica la franchigia sulle donazioni di un milione di euro). Vista la particolarità della fattispecie, le consiglio di valutare con un professionista di fiducia la soluzione più idonea.
RispondiHo comprato con mia moglie una casa dieci anni fa, gravata di mutuo trentennale di 800€. Abbiamo due figli minorenni. Ci stiamo separando, ed io vorrei comprare l'altra metà della casa. Diciamo che la casa allo stato attuale vale 200.000€ e ci sono ancora 20 anni di mutuo da pagare. Quanto dovrei dare all'altro diventando io proprietario al 100%. Oppure viene calcolato anche la quota degli eredi? Grazie.
RispondiL’ipotesi descritta da Cristina nel suo quesito è quella dell’accollo esterno del mutuo. In caso di separazione e in presenza di un mutuo possono essere diverse le soluzioni da porsi soprattutto in presenza di figli. Nel caso prospettato dell’accollo esterno, la banca è coinvolta perché uno dei due coniugi acquista dall'altro la parte della proprietà del bene cointestato con la conseguente attribuzione su di sé (accollo) delle restanti rate del mutuo. In questo caso anche la banca dovrà dire la sua accettando le condizioni economiche di chi si va avanti per pagare il mutuo. E questa può’ essere l’occasione anche per rinegoziare le condizioni del mutuo, rappresentando i valori riportati nel quesito.
RispondiMia figlia si sta separando con figlio a carico e deve pagare la metà del mutuo, ma non ha un lavoro stabile. Lui dice che vuole togliere la casa e il figlio a mia figlia se lei non riuscirà a pagare la metà del mutuo; può mandarla via avendo l'affidamento del minorenne?
RispondiNel caso di separazione sarà il giudice a valutare anche gli aspetti relativi al mutuo e alla casa dove vive la famiglia. Nelle decisioni si tende a privilegiare la tutela del minore ed è frequente che la casa sia assegnata al coniuge a cui è affidato il figlio, anche se ad esempio la casa è di proprietà dell’altro. Sarà dunque il giudice messo a conoscenza delle situazioni a delimitare e stabilire il da farsi, tenendo conto primariamente dell’interesse del minore. Se si dovessero raggiungere degli accordi consensuali tra le parti, potrebbero essere prese in considerazioni alcune ipotesi. In caso di mutuo cointestato e separazione si possono prospettare diverse soluzioni per la gestione del contratto di mutuo, dalla vendita dell’immobile alla possibilità per uno dei coniugi di subentrare al posto dell’altro nel mutuo per la sua quota, oppure la scelta per un solo coniuge di continuare a pagare la propria parte di rata e andare in tal modo abbattere l’importo dell’assegno di mantenimento. Sono diverse soluzioni che dovrebbero essere attentamente esaminate ponendo davanti a tutto l’interesse della prole.
RispondiSalve, avrei bisogno di un'informazione. Io e il mio compagno conviviamo da 3 anni e abbiamo deciso di acquistare una casa, la quale è intestata solo alla sottoscritta, mentre il mutuo è cointestato. Abbiamo fatto questa scelta perché lui è divorziato e ha un figlio. Ora volevamo aprire un conto corrente cointestato. Premetto che io ho un'azienda. La mia domanda è: se dovesse succedere qualcosa a me o al mio compagno, come funziona in caso di successione? L'ex moglie potrebbe avere accesso al nostro conto cointestato e pretendere dei soldi? Grazie.
RispondiSe il tuo compagno ha divorziato, cara Vale, nell'asse ereditario subentrerebbe solo il figlio per la sua quota del 50%. Per quanto riguarda la tua linea di successione, il figlio non entrerebbe in quanto non siete legati da alcun vincolo.
RispondiSalve, vorrei sapere cortesemente come posso bloccare le spese di affitto e utenze con il mio coniuge, avendo un contratto cointestato di affitto, e per il quale il mio coniuge non intende più pagare, in quanto vorrei separarmi. L'avvocato che si sta occupando dello sfratto mi ha scritto dicendomi che le spese legali e di arretrati si continueranno ad accumulare anche per me finché la casa non sarà completamente libera, ma in questo caso cosa si può fare? Io ho già lasciato casa da 2 mesi, riconsegnato le chiavi al proprietario e spedito con bonifico la mia parte di spese, ma il mio coniuge non intende lasciare l'immobile per farmi un dispetto. Che posso fare? Grazie
RispondiData la delicatezza della situazione le consiglierei di chiedere al suo avvocato di percorrere la strada per trovare un accordo con il suo ex marito e trovare una risoluzione consensuale della questione superando l’elemento emotivo del dispetto. Lei potrebbe continuare a pagare e fare poi causa a suo marito con un decreto ingiuntivo.
RispondiSalve, ho un immobile cointestato con il mio coniuge con relativo mutuo e per alcuni problemi vorrei separarmi. In passato ho venduto un immobile donatomi da mia madre con mutuo cointestato per ristrutturazione e poi estinto dalla stessa vendita. Il valore restante per il contante versato da me equivale a 70.000 euro per l'acquisto della nuova casa, mentre lui ad oggi avrebbe versato quasi 28.000 euro. Io potrei accollarmi il mutuo e diventare unico proprietario vista la liquidità messa da me (70.000 più o meno) in 11 anni che paghiamo o dovrei restituirgli qualcosa? Grazie.
RispondiPuò percorrere la strada dell’accollo del mutuo, contratto con il quale subentra nel pagamento delle rate anche a nome dell’altro cointestatario. Potrebbe proporre un accollo liberatorio, liberandolo da un eventuale subentro delle rate future. Inoltre le spese notarili sarebbero più contenute rispetto a un nuovo mutuo.
RispondiSalve, vorrei esporre questa situazione per conto del mio fidanzato che non riesce a trovare una soluzione. Sono separati in casa in un immobile cointestato con mutuo cointestato, ma in effetti è solo lui che lo paga in quanto lei risulta disoccupata. Nessuno dei due vuole lasciare la casa all'altro. Le chiedo: dal momento che è dimostrabile che è solo lui che paga, in quale maniera si può sganciare da tutto questo? Lei pretende che lui paghi il mutuo e il mantenimento per lei e le due figlie. Lui può avere potere decisionale sulla messa in vendita dell'immobile in quanto paga solo lui? Grazie.
RispondiCara Alice, se ci sono dei minori si tende a riconoscere la casa in cui abitano questi ultimi come casa familiare anche se chi sostiene le spese è separato. Se i rapporti sono buoni si potrebbe considerare di vendere la casa e ripartire la liquidità ottenuta, ma la decisione deve essere validata da un giudice.
RispondiSalve, io e il mio ex marito abbiano una casa cointestata. Dal momento della separazione le rate le sto pagando solo io come di accordo in atto di separazione. Sto procedendo per portare la sua parte di proprietà solo a me. Dato che riuscirò a estinguere il mutuo anticipatamente solo a nome mio, quando faremo l'atto di proprietà, il mio ex marito può cedermi la sua parte "gratuitamente" (ovviamente da decisione sua)? Grazie mille.
RispondiCara Angela, rientra negli accordi e nei rapporti che avete instaurato e mantenuto. Se per gratuitamente intende con una donazione, valuti se conviene perché trattandosi di un immobile potrebbe avere successivamente problemi nella vendita.
RispondiSalve volevo chiedere un'informazione: se io e il mio fidanzato facciamo un mutuo cointestato e la casa è intestata esclusivamente a lui e in un futuro ci lasciamo, io sarò obbligata a pagare il mutuo comunque anche se mi tolgo dal suo conto corrente? E se mi sposo e faccio la comunione dei beni, la casa diventa anche mia? Ho testa sua se dovessimo divorziare? Grazie.
RispondiCara Marina, rispondo alla prima domanda: sì a meno che non chiedete la sostituzione del mutuo che prevede un nuovo contratto da un notaio, o un accollo (subentro) da parte del suo fidanzato nel mutuo con una liquidazione sempre da parte del suo fidanzato per gli importi che ha versato anche lei, o altra ipotesi vendete la casa che è di sua proprietà e dividete i soldi del mutuo. Se si sposa in regime di comunione di beni, le cose acquistate dopo il matrimonio sono appunto in comproprietà, quelle acquistate prima no, restano quindi nella disponibilità patrimoniale dei singoli titolari. Buona fortuna.
RispondiBuongiorno, sono preoccupata per una questione delicata che sta affrontando mio fratello. Lui, attualmente, convive con una ragazza con la quale ha comprato una casa, che è intestata solo a mio fratello, mentre il mutuo risulta essere cointestato. Sono riusciti ad ottenere il mutuo grazie ad un’ipoteca fatta su una casa di proprietà della convivente. Se questa ragazza dovesse lasciarlo, quali diritti avrebbe sull’immobile? Lavorano entrambi ed il conto bancario dal quale viene pagato il mutuo è cointestato. Grazie.
RispondiIntanto, Elisa, potrebbe chiedere a suo fratello di subentrare per intero nel mutuo liquidandole le rate già versate attraverso poi la modifica del contratto presso il notaio. Hanno posto a garanzia dell’immobile acquistato un’ipoteca sull’immobile di proprietà della ragazza. Anche in questo caso ipotizzo che lei possa chiedere una cancellazione di ipoteca con conseguente modifica delle condizioni di mutuo. La cosa sarebbe da ponderare bene.
RispondiSalve, i miei genitori si sono separati 1 anno fa e stanno per divorziare; sono in comunione dei beni e mio padre paga il mutuo più 350 euro per mio fratello minore che frequenta ancora il liceo. Oggi ha detto assieme al suo avvocato che vuole vendere la casa e continuare a dare solo 350 euro al mese di mantenimento, può farlo? Da premettere che il mutuo è aperto da tre anni e io ho proposto a lui di uscire dal mutuo permettendo a mia madre di rilevare l'immobile. Il problema é che al momento non abbiamo un contratto di lavoro che dia garanzie alla banca, ma c'è una persona cara che ci farebbe da garante, questo potrebbe bastare? Grazie.
RispondiBuongiorno, mia moglie ed io ci siamo separati due anni fa; da due anni lei si è fatta carico del mutuo perché è rimasta con la casa che avevamo comprato con il mutuo cointestato. Lei ha la casa logicamente perché paga il mutuo, mentre io sto pagando l'affitto. Non vogliamo vendere la casa perché abbiamo una figlia piccola e abbiamo fatto la carta di separazione. Non posso accendere un altro mutuo perché sono cointestatario dell'altro; devo pagare l'affitto fino a quando non finisco di pagare il mutuo? Non importa che ci siamo separati due anni fa? Grazie.
RispondiCaro Andrea, le condizioni economiche del divorzio saranno decise dal giudice che terrà conto delle richieste di suo padre anche ai fini dell’eventuale vendita della casa e liquidazione della parte alla sua mamma. Portate avanti la propria proposta e verificate se sia possibile rilevare il mutuo.
RispondiPotreste valutare con una procedura di accollo del contratto di mutuo di intestare tutto il mutuo a sua moglie che subentrerebbe nella sua quota (mi pare di capire che materialmente è già così) e lei potrebbe accedere ad un altro finanziamento immobiliare. La procedura si fa davanti al notaio e con questo contratto una parte (sua moglie) subentra anche nella sua quota di mutuo con relativa compensazione di rate e spese; queste cose poi dovranno essere aggiornate negli accordi di separazione.
RispondiBuongiorno, mio figlio si sta separando; è in comunione dei beni con la moglie e hanno stipulato l’hanno scorso un mutuo al 50% per 30 anni. Lei non vuole uscire di casa e non vuole nemmeno venderla. Può mio figlio non pagare più il mutuo, rinunciando al suo 50% di proprietà, e farsi liquidare la sua parte pagata fino ad adesso? Visto che lui è fuori di casa, le spese condominiali a chi competono? Grazie per la risposta.
RispondiCara Roberta, una delle soluzioni a cui potrebbero addivenire i coniugi in separazione è quella dell’accollo del mutuo per intero da parte della moglie con una regolazione dei rapporti dare avere sulle rate pagate e quelle future. L’accordo presuppone il consenso di entrambi e magari davanti ad un professionista potrebbero trovare una soluzione che sia equamente soddisfacente per entrambi anche sul fronte delle spese condominiali da inserire nella massa di debiti e crediti che hanno l’uno nei confronti dell’altro.
RispondiBuongiorno, il mio compagno ha 2 figli avuti da un precedente matrimonio. In caso di acquisto cointestato di prima casa, qualora venisse a mancare il mio compagno, cosa mi succederebbe? Ho il diritto di abitazione, ma devo liquidare i figli? Grazie.
RispondiCara Letizia, la giurisprudenza ritiene di sì, questo vuol dire però che sono sentenze affrontate da giudici per l’esame di casi singoli e hanno effetto solo per quei casi, non hanno cioè valore per tutti. La normativa in tema di successione per il convivente non prevede alcun diritto. Si può prevedere nel testamento disposizioni specifiche ma in questo caso non devono ledere i diritti dei legittimi eredi, i figli. Sarebbe il caso dunque di pianificare le questioni e non lasciarle sospese per evitare dolorose situazioni. La legge che ha regolato le unioni civili dispone che in caso di morte del proprietario della casa di comune residenza, il convivente superstite ha diritto di continuare ad abitare nella stessa per due anni, o per un periodo pari alla convivenza se superiore a due anni, e comunque non oltre i cinque anni.
RispondiBuongiorno, io e mia moglie abbiamo un mutuo cointestato su una casa cointestata. Vorremmo separarci consensualmente lasciando l'immobile a me contestualmente al pagamento delle restanti rate del mutuo. Come converrebbe procedere? Posso chiedere la sostituzione del mutuo con un'altra banca intestandolo solo a me lasciando la comproprietà della casa invariata (da risolvere magari successivamente in sede di separazione? Oppure bisogna prima effettuare la separazione e poi sostituire il mutuo? Grazie.
RispondiCaro Antonio, sì può procedere alla sostituzione del mutuo cambiando banca così come, se c’è accordo tra le parti, si può perseguire la strada dell’accollo. In questo caso dovreste comunque rivolgervi ad un notaio che attraverso la procedura dell’accollo provvederà al trasferimento in capo a lei della titolarità del mutuo per poi avere una nuova intestazione e il pagamento delle rate. In sede di accollo si specificherà anche l’aspetto relativo alla proprietà anche se ipotizzo possa essere lasciato invariato intervenendo al momento solo sul contratto di mutuo.
RispondiBuongiorno, una nostra amica ha sposato il fratello di mia moglie. Con la sua ex moglie aveva un mutuo. Non pagavano più mutuo e la casa è andata all'asta. La nostra amica rischia qualcosa a causa di quel mutuo? Grazie.
RispondiCaro Andrea, se la casa è andata all’asta ipotizzo che in questo modo si sia estinto il debito. Qualora ci fosse un debito residuo è necessario capire quale fosse il regime dei coniugi: se in separazione, i debiti e i crediti vanno ciascuno per la propria strada, se in comunione - qualora dovesse sorgere il debito successivamente alla data del matrimonio - potrebbe essere chiamata anche la nuova moglie.
RispondiSalve, la banca come fa a capire che sono sposato? Se non glielo dicessi io, come farebbe a saperlo? Grazie.
RispondiCaro Manuel, nel richiedere ad esempio un mutuo la banca - accanto a documenti reddituali -chiede i documenti anagrafici, dalla carta di identità allo stato di famiglia; in quel caso, se è sposato, compare.
RispondiBuongiorno, divorziato da due anni, continuo a pagare il mutuo cointestato con la mia ex moglie. Dopo sono andato in affitto ma era più conveniente comprare un appartamento a accendere un altro mutuo. Nel frattempo mi sono risposato per seconda volta. Col 730 e gli interessi passivi, come mi devo comportare, rispetto al primo mutuo ed al secondo mutuo (relativo alla casa in cui ci abito)? Grazie mille.
RispondiCaro Fernando, lo sgravio del mutuo è applicato alla prima casa quindi innanzitutto bisogna capire quale sia la abitazione come prima casa. Se come immagino è la seconda bisogna che lei risieda lì, oltre a esserne il proprietario; se queste due condizioni, ovvero proprietà e mutuo, si sono verificate potrà scontare gli interessi della sua nuova prima casa anche se paga il mutuo cointestato con la sua ex moglie.
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