Mutui liquidità: un'alternativa al prestito

Un mutuo per chi la casa ce l’ha già. E’ una contraddizione? No, è il mutuo liquidità, un genere di finanziamento ricomparso di recente nei menu proposti dagli istituti di credito dopo un periodo di assenza. Vediamo insieme di che si tratta.
Un mutuo liquidità o mutuo cash è un finanziamento garantito da un immobile. Chi lo richiede deve essere già proprietario di un edificio che deve fungere da garanzia al prestito stesso, e che perciò deve essere non gravato da altre ipoteche. Dietro queste condizioni si possono ottenere prestiti solitamente per un massimo del 70% del valore dell’immobile, con piani di rimborso che possono andare dai 5 ai 30 anni.
Perché chiedere questo tipo di prestito? Il mutuo liquidità è una buona alternativa al prestito personale o al prestito finalizzato, con il vantaggio che le somme richiedibili sono superiori in quanto commisurate al valore dell’immobile ipotecato. L’entità erogabile è infatti solitamente come minimo di 30 mila euro (cifra che invece difficilmente viene raggiunta da altri tipi di prestiti). Può richiederlo quindi chi abbia necessità di finanziamenti da dedicare a spese di qualsiasi tipo, senza necessità di specificarle: studi dei figli, spese impreviste di grossa entità. Si può inoltre approfittare di tempi di rimborso più lunghi. Per rimborsare un prestito di solito i piani dei prestiti personali non vanno infatti oltre i 10 anni mentre, come detto sopra, un mutuo liquidità può avere piani di rimborso che durano diversi decenni. Di conseguenza anche le rate saranno più “leggere” e sostenibili di quelle da rimborsare nell’ambito di un altro tipo di finanziamento. Inoltre, i tassi di interesse per un mutuo cash solitamente sono inferiori a quelli applicati in altri tipi di prestito, anche se, rispetto a quelli applicati in caso di mutuo per acquisto di un immobile, risultano lievemente più “pesanti”. In genere i tassi previsti per questo tipo di mutui sono, come per i mutui tradizionali, fissi, variabili o misti. Come sempre vale la raccomandazione di consultare il tasso Taeg per rendersi conto degli effettivi costi del mutuo.
Naturalmente, come per un mutuo normale, per contrarre un mutuo liquidità è necessario sostenere spese notarili per l’iscrizione dell’ipoteca, costi di istruttoria e perizia per la valutazione del valore dell’immobile e costi per le assicurazioni obbligatorie legate ai mutui. Bisogna poi presentare apposita documentazione che permetta alla banca di valutare, secondo i propri criteri, la fattibilità del prestito. Prima di erogare il mutuo, documenti alla mano, la banca dovrà valutare requisiti quali la sostenibilità della rata rispetto al reddito, il merito creditizio e la presenza di altri finanziamenti in capo al richiedente. Un altro inconveniente da valutare sono le tempistiche di erogazione del prestito che, in considerazione dell’istruttoria necessaria per l’accettazione della pratica, si allungano parecchio rispetto a quelle necessarie per l’erogazione di un prestito, solitamente più brevi. Da ultimo, trattandosi di un mutuo a tutti gli effetti, vale anche in questo caso la possibilità di pignoramento dell’immobile in caso di significativi ritardi nei rimborsi delle rate.
5 September 2017 di Floriana Liuni
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