Mutui con il tasso euribor, la cassazione apre ai risarcimenti

Con una ordinanza dello scorso dicembre la Corte di Cassazione ha riconosciuto la possibilità di chiedere il risarcimento per i finanziamenti ancorati al tasso euribor considerando quel tasso parametrato all’euribor nullo.

Lo scenario

È aperta da quasi vent’anni una indagine della commissione europea che ha rivelato come tra il 2005 e il 2008 alcune banche hanno manipolato il tasso euribor nella determinazione dei tassi variabili. La fine dell’indagine Ue è arrivata a dicembre 2016 con la sanzione a questi 4 istituti.

La commissione ha riconosciuto che nel periodo esaminato queste banche si sono messe d’accordo per influenzare il tasso variabile tanto che la commissione nella sua decisione ha aperto la strada al risarcimento danni. In che senso? Chiunque si sia sentito vittima di comportamenti anticoncorrenziale puo’ intentare una causa davanti ai giudici degli stati membri per ottenere un risarcimento dei danni.

Quindi in virtù di questa decisione la clausola con il tasso di interesse così calcolato potrebbe essere dichiarata nulla per i seguenti motivi: il tasso corrispettivo manipolato è indeterminato per la contrarietà dell’oggetto del contratto all’ordine pubblico e, nel caso dei mutui ancorati a quei tassi, per nullità di negozio secondo la legge 287/90.

La Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione applica dunque le conclusioni e le trasferisce al caso che ha esaminato. Si tratta di un contratto di leasing stipulato con una banca con il tasso euribor. La decisione presa però potrà trovare un appiglio per tutti i casi in cui si contesterà in maniera retroattiva l’applicazione di quel parametro di tasso euribor a tutti i contratti di finanziamenti stipulati tra il 2005 e il 2008.

La Cassazione nella disamina del caso ritiene di considerare la decisione della commissione Ue come prova privilegiata di un accordo manipolativo della concorrenza posto a sostegno della domanda di nullità di tassi manipolati e di rideterminazione degli interessi. La Cassazione stressa il concetto di prova privilegiata assumendola a prescindere che nella causa esaminata all’intesa illecita abbia partecipato la banca finanziatrice del caso.

Gli effetti

Sebbene le decisioni della Corte di Cassazione non abbiano valenza nei confronti di tutti i casi ma solo del caso giudicato, la decisione pone una breccia per tutti coloro che d’ora in avanti volessero impugnare e portare in giudizio mutui stipulati in quegli anni con quel tasso variabile ancorato all’euribor.

La prescrizione per andare in giudizio è decennale dunque tutti i mutui stipulati e ancora in vigore possono essere oggetto di ricalcolo così come i contratti di finanziamenti prima del 30 maggio 2008 e estinti nei dieci anni precedenti a oggi.

30 January 2024 di

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